Verifica certificati Pronto Soccorso Catanzaro

04 lug 12 Il personale del Nucleo investigativo sanità ambiente (Nisa) della Procura della Repubblica ha avviato una serie di accertamenti sul rilascio dei certificati e delle ricette per i farmaci da parte dei medici del pronto soccorso di Catanzaro. Le verifiche sono iniziate dopo la denuncia di due persone che hanno lamentato il mancato rilascio di certificato e della ricetta con la prescrizione di farmaci. Le due persone che hanno presentato la denuncia, infatti, lamentano di essersi recati nel pronto soccorso per malori e dopo gli accertamenti sanitari sono stati dimessi senza che il medico abbia rilasciato una ricetta con la prescrizione degli appositi farmaci. Il personale del Nisa ha acquisito le due denunce ed ora ha iniziato le verifiche per accertare le motivazioni del mancato rilascio di certificati o ricette per la prescrizione di farmaci.

Il neoeletto consiglio direttivo della Fimmg, ha confermato Gennaro De Nardo segretario generale della sezione catanzarese, ed ha affrontato il nodo del ricettario, prendendo le distanze dal "grave comportamento del direttore sanitario del Pugliese-Ciaccio, Alfonso Ciacci, che ancora non ha firmato il protocollo attuativo". L'invito che la Fimmg rivolge al direttore sanitario del Pugliese-Ciaccio si basa sulla "realtà dei fatti - è scritto in una nota - perché tante volte i cittadini sono costretti a chiedere al medico di famiglia ricette da compilare direttamente negli ospedali e negli ambulatori. Si tratta di fatti verificabili attraverso le testimonianze dei malati e attraverso le segnalazioni che diversi medici di base hanno presentato in forma scritta agli organi competenti". "Il protocollo attuativo, in linea con la normativa vigente, é stato sottoscritto - prosegue la nota - il 6 giugno dal direttore sanitario dell'Asp di Catanzaro, dal direttore sanitario dell'azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini e dalle organizzazioni di categoria, tra cui la Fimmg per i medici di base. Il protocollo contiene una serie di dettagliate indicazioni operative utili a evitare conflitti tra i professionisti, obbligati a vario titolo all'uso del ricettario per la prescrizione di farmaci e di accertamenti specialistici. Nel protocollo, ad esempio, si chiarisce che dopo una visita specialistica, se lo specialista ritiene necessarie determinate terapie o esami aggiuntivi, deve essere egli stesso a prescriverli, con apposito ricettario, senza delegare il compito al medico di famiglia e senza costringere il paziente a fare la spola dall'ambulatorio allo studio del medico curante". "Il collegio - prosegue la nota - di direzione del Pugliese-Ciaccio fa sapere di aver sottoposto il protocollo alla Regione, al dipartimento Tutela della salute. La Fimmg spera che questa scelta sia dettata non dalla volontà di rimandare il problema, ma dall'obiettivo di risolverlo in tempi rapidissimi"