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    Non gli venne comunicata scarcerazione detenuto si suicidò a Palmi

     

     

    Non gli venne comunicata scarcerazione detenuto si suicidò a Palmi, Gip riapre caso

    03 lug 12 Il giudice per le indagini preliminari Paolo Ramondino ha deciso di riaprire il caso di Giovanni Lorusso, morto suicida nel carcere di Palmi (Reggio Calabria) il 17 novembre del 2009. Lo ha reso noto, Martina Montanari, l'avvocato riminese che rappresentata i familiari di Lorusso. "A fine maggio - ha detto il legale - il gip di Palmi ha accolto le nostre tesi e pur disponendo l'archiviazione del procedimento nei confronti dei due agenti di polizia penitenziaria ha deciso la prosecuzione delle indagini disponendo nuovi approfondimenti tecnici". Per il legale vi sono delle responsabilità da appurare nei confronti del direttore del carcere, dei medici della struttura e quindi "in questo caso deve essere chiamato in causa anche lo Stato". Lorusso quando si tolse la vita, usando il gas del fornellino da cucina in dotazione nella cella in cui era rinchiuso, era già stato formalmente scarcerato con la concessione dei domiciliari, ma l'ordinanza emessa dalla Corte di Appello di Bologna, non gli era stata comunicata. "Va meglio chiarita - scrive il gip di Palmi riaprendo l'indagine - la ragione per cui l'ordinanza concessiva degli arresti domiciliari trasmessa alla Cc di Palmi nel pomeriggio del 16 novembre non sia stata comunicata nella giornata del 17 novembre: non solo nei confronti del detenuto ma anche nei confronti del personale sanitario deputato alla sorveglianza medica del detenuto". Il gip rimette l'attenzione anche sulle condizioni cliniche di Lorusso al momento dell' ingresso nel carcere di Palmi. Lorusso, quarantunenne di Bari, era stato condannato a Rimini nell'agosto 2008 per il furto di uno zaino in spiaggia. Gli erano stati comminati 4 anni e 5 mesi di pena. Due settimane prima del suicidio era stato trasferito dal carcere di Ariano Irpino a quello di Palmi, dopo aver lamentato nei colloqui con i propri familiari di essere stato maltrattato all'interno del precedente istituto che lo ospitava, mentre a Rimini era rimasto solo i primi mesi. La Procura della Repubblica di Palmi aveva aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità connesse alla morte, il Pm ne aveva chiesto l' archiviazione ma la famiglia di Lorusso si era opposta.

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