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    Il 55% degli anziani vive con meno di mille euro

     

     

    Il 55% degli anziani vive con meno di mille euro

    03 lug 12 Nel Paese più "vecchio" d'Europa, gli anziani sono poco protetti e tutelati e pagano più di altre categorie le spese della crisi: il 55% degli over 65 italiani è costretto a vivere con un reddito inferiore ai mille euro al mese, e tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500 euro al mese. I dati, relativi al 2011, sono contenuti nel quinto Rapporto nazionale di Auser-Filo d'argento, presentato oggi. Gli anziani in Italia, sottolinea il documento, sono sempre più a rischio solitudine e povertà. Due gravi emergenze sociali emergono dal Rapporto: l'isolamento fisico e relazionale e i redditi bassi e la povertà che investono fasce sempre più ampie di ultrasessantacinquenni. Gli anziani sono sempre più soli, soprattutto nelle grandi città del nord e vivono una quotidianità difficile e faticosa, devono fare i conti con la disgregazione delle reti parentali e amicali e con i ridotti servizi socio-assistenziali garantiti dagli enti locali. Sono quasi 450.000 gli anziani seguiti nel corso del 2011 dai volontari del Filo d'Argento (il servizio di telefonia sociale di Auser), più 3,5% rispetto all'anno precedente, mentre i servizi resi agli utenti sono arrivati a quota 2 milioni e 360 mila, con un una crescita del 7,3% rispetto al 2010. Il 2011 è stato l'anno delle emergenze sociali. Siamo il Paese che detiene la percentuale più alta di over 80 (5,8% della popolazione nel 2011); siamo secondi dopo la Germania per quanto riguarda la percentuale di over 65 (20,3% contro il 20,6% della Germania). La regione più vecchia è la Liguria dove gli over 55 sono il 40% della popolazione residente. Siamo il Paese dove il 30% degli anziani con più di 65 anni vive da solo e il record spetta alle donne, con il 37,5% contro il 14,5% degli uomini. In 5 regioni - Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria e Sicilia - la quota di donne anziane che vivono sole supera la soglia del 40%. Nel triennio 2009/2011 la crisi economica ha accentuato ulteriormente l'isolamento e il disagio di una quota importante di anziani e la loro necessità di sostegno, dice il rapporto che ritiene il sistema di protezione sociale "fortemente inadeguato" anche alla luce delle recenti misure varate con il decreto Salva Italia: nel 2011 ben il 55% degli anziani italiani è costretto a vivere con un reddito inferiore ai 1000 euro al mese. Tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500 euro al mese. Almeno 4 miliardi di euro di prestazioni sociali a favore degli anziani sono stati "bruciati" (soppressione fondo non autosufficienza, blocco indicizzazioni delle pensioni superiori a 1400 euro, raffreddamento della spesa regionale, taglio ai trasferimenti statali agli enti territoriali). In questo contesto ha operato nel 2011 il Filo d'Argento: le persone assistite sono soprattutto donne (69%), con un'età media superiore ai 65 anni e vivono in grande maggioranza nel Nord del Paese (87%) specie in Lombardia, Piemonte, Veneto. I servizi erogati consistono principalmente in interventi di compagnia telefonica all'anziano solo, realizzazione di attività sociali e culturali per promuovere il benessere, trasporto per visite e controlli medici, spesa a domicilio. Circa il 65% dei servizi erogati è stato attivato con risorse proprie dai volontari del Filo d'Argento, il restante 35% attraverso la sottoscrizione di 2.050 convenzioni con gli enti locali nel triennio 2009/2010.

    Non si può delegare a volontariato. L'aumento delle richieste di intervento alle associazioni di volontariato, da parte degli enti pubblici, per l'assistenza agli anziani è un cattivo segnale per il presidente dell'Auser, Michele Mangano. "Gli enti locali - ha detto presentando stamani il quinto Rapporto nazionale dell'Auser sulla condizione degli anziani - non sono più in grado di fornire servizi e devono rivolgersi alle associazioni. Ma noi non siamo in grado di sostenere un aumento così imponente della domanda sociale. Non possiamo sostituirci al servizio pubblico. Non si può chiedere ai volontari di fornire servizi sociali con regolarità e in modo strutturale. Non si può, insomma, delegare attività che devono essere garantite dal servizio pubblico". Mangano ha puntato il dito contro i tagli di spesa e agli organici nel sistema sanitario, previsti dalla spending review: "é molto pericoloso, ridurre drasticamente il fondo sanitario nazionale avrà ripercussioni sul tema della non autosufficienza". "Non siamo contro i tagli agli sprechi - ha precisato - ma occorre avere attenzione ai bisogni reali dei cittadini, soprattutto di quelli che non possono pagare di tasca propria i servizi".

    Auser potenzia servizio telefonico. Estate stagione difficile per gli anziani, tra caldo, servizi chiusi e solitudine. Anche quest'anno l'Auser, storica associazione di volontariato dedicata alla terza età, ha approntato un piano di emergenza estivo per aiutare gli anziani, soprattutto quelli che vivono da soli. Lo ha reso noto il presidente dell'Auser, Michele Mangano, nel corso della presentazione del Rapporto nazionale. Punto di forza del piano estate è il potenziamento del Filo d'Argento, il servizio di telefonia sociale (numero verde 800-995988) attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20. Chiamando il Filo d'Argento si può richiedere la consegna della spesa, dei pasti o dei farmaci a casa, compagnia domiciliare, servizi di "trasporto protetto" verso centri socio-sanitari per visite o terapie; partecipare a iniziative di svago e intrattenimento, gite ed escursioni; avere informazioni sui servizi attivi nel proprio territorio. Auser ha anche preparato la guida "Tutti al mare? Auser resta sempre con te", realizzata in collaborazione con il geriatra Marco Ferretti dell'Unità di Geriatria Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Raccoglie tutte quelle informazioni utili per affrontare una calda estate sicuri e sereni, spiegando agli anziani cosa è un'eccesso di calore, quali sintomi procura, come affrontarlo, ma soprattutto come prevenirlo. Fornisce inoltre indicazione pratiche sulle corrette abitudini alimentari da tenere durante il gran caldo e tutti i numeri utili. Le sedi dell'associazione restano "aperte per ferie", offrendo agli anziani un programma di iniziative di svago e socializzazione per contrastare la solitudine. E ci sono infine i "pony della solidarietà": nelle principali città italiane centinaia di giovani muniti di motorino o biciclette aiutano gli anziani nel disbrigo delle pratiche, nella consegna della spesa e dei farmaci e portano un sorriso a casa di chi vive solo.

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