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    A Riace dal 5 all'8 torna il Festival delle Migrazioni

     

     

    A Riace dal 5 all'8 torna il Festival delle Migrazioni

    02 lug 12 Dopo un anno di pausa torna il festival delle migrazioni e delle culture locali di Riace, manifestazione nata sull'onda della politica di accoglienza e reinsediamento dei rifugiati e richiedenti asilo politico che l'amministrazione comunale del paese dei Bronzi sta attuando da diversi anni con risultati molto positivi insieme al comune di Caulonia. Tra il 5 e l'8 luglio, oltre alla proiezione delle opere in concorso saranno organizzati altri eventi tra arte, letteratura, cinema, teatro e impegno civile. Sarà ospite d'eccezione di questa edizione il regista Emanuele Crialese che ha dedicato i suoi ultimi film ai temi della libertà, dell'immigrazione e dell'accoglienza vincendo il Premio della Critica a Venezia con "Terraferma", il suo ultimo film dedicato al dramma dell'emigrazione africana via mare e alla cultura del soccorso e dell'aiuto degli solani che si scontra con le assurde leggi italiane sul respingimento. Il 7 luglio Crialese consegnerà i premi ai vincitori del concorso e sarà protagonista di un incontro con il pubblico insieme alla giornalista Valentina Loiero per presentare la sua esperienza in tema di migrazione ed i film "Terraferma" e "Nuovomondo" in programma al festival il 7 e l'8 luglio. Parteciperà all'incontro anche Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che ha patrocinato Terraferma; grazie alla Boldrini, Crialese è riuscito a rintracciare Timnit T., una delle cinque persone sopravvissute in una barca della disperazione arrivata a Lampedusa nell'estate del 2009 e che ha deciso di accogliere l'invito del regista italiano nel reinterpretare in Terraferma alcuni momenti della sua storia. Gli altri film fuori concorso sono "Il sangue verde" di Andrea Segre, "Emigranti" di Marco Ottavio Graziano, "Benvenuti in Italia" di Aluk Amiri, Zakaria Mohamed Ali, Hevi Dilara, Mahamady Dera e Dagmawi Yimer e "Il popolo che manca" di Andrea Fenoglio e Diego Mometti. Il concorso cinematografico, per il quale sono arrivate 100 opere dall'Italia e dall'estero, dà visibilità a produzioni indipendenti legate ai temi delle migrazioni, della multiculturalità, della società plurale e del rapporto tra paesi ricchi e paesi poveri con una particolare attenzione a opere ambientate nel bacino del Mediterraneo. Durante il festival verranno proiettate le opere finaliste delle tre sezioni: "Migranti e culture locali", "Cortometraggi sul tema della felicità" e "Videoclip musicali". I vincitori di quest'ultima sezione verranno scelti direttamente dal pubblico. Alcune opere parteciperanno ad una sezione che è stata aggiunta al di fuori del bando intitolata "Occhio alla Calabria. Premio Gianluca Congiusta" e che raggruppa opere pervenute sulle realtà calabresi con problematiche legate alle migrazioni e al territorio; questo premio è stato istituito anche per ricordare Gianluca Congiusta, giovane commerciante della Locride ucciso dalla 'ndrangheta nel 2005. Il 5 e 6 luglio e' in programma il Corso di formazione per legali e operatori a cura dell'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) sui temi dei diritti e della tutela dei migranti con analisi delle vigenti normative nazionali e internazionali con una particolare attenzione alla situazione dei minori. Tra i dibattiti, il 6 luglio si svolgerà "Tra emigrazione e immigrazione, Storie di emigrazioni in Argentina" ed il 7 luglio "Ripartire dai 'margini', un ruolo possibile dei dis-abitati di ieri e di oggi. Dalla Locride, un manifesto per l'ospitalità dignitosa e sostenibile". Il 5 luglio sarà inaugurata la mostra "Contaminazioni mediterranee" curata da Diego Cataldo con opere di Dario Passafaro, Emanuele Murdaca, Demetrio Giuffré e Andrea Bono. L'8 luglio ci sarà la presentazione del libro "Sulla pelle viva - la lotta auto-organizzata dei braccianti agricoli" di Devi Sacchetto, Gianluca Nigro, Mimmo Perrotta e Yvan Sagnet Nardò con la presenza di quest'ultimo autore. Riace e Caulonia sono due comuni virtuosi che puntano sull'integrazione tra culture diverse, la valorizzazione della cultura materiale e l'eco-sostenibilità che negli ultimi anni hanno saputo coniugare accoglienza dei migranti e rilancio del territorio dando l'immagine di una Calabria diversa da quella salita alle ribalte delle cronache con la rivolta di Rosarno. L'esperienza di questi comuni ha avuto una eco importante anche grazie Wim Wenders che nel 2010 ha realizzato il primo cortometraggio di produzione italiana in 3D intitolato "Il Volo", primo filmato italiano in 3D girato tra Riace e Caulonia ed ispirato alle esperienze di accoglienza ed integrazione di queste amministrazioni. Wim Wenders ne ha parlato anche all'interno del X summit dei Premi Nobel per la pace organizzato nel Municipio Rosso di Berlino in occasione delle celebrazioni per il ventennale della caduta del muro, dicendo: "La vera utopia non è la caduta del muro, ma quello che è stato realizzato in alcun paesi della Calabria, Riace in testa. Il vero miracolo non è qui, ma in Calabria, dove per la prima volta ho davvero visto un mondo migliore".

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