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    Protesta dei sindaci del Pollino contro chiusura tirbunale Castrovillari

     

     

    Protesta dei sindaci del Pollino contro chiusura tirbunale "Abbandoniamo schede elettorali"

    02 lug 12 No alla chiusura del tribunale di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Questo il senso che anima la protesta dei sindaci del territorio della zona e di molti cittadini - circa 500 persone salite nella notte a Roma, dalla Calabria, per partecipare alla manifestazione pro-tribunale - davanti al ministero della Giustizia. Il presidente del Comitato di agitazione nato per evitare la chiusura del tribunale, Alfredo Ceccherini, spiega di aver chiesto un incontro con il ministro Paola Severino e che "non ci sia una chiusura in questo senso. Probabilmente a riceverci sarà il capo dipartimento Luigi Pillitteri". I manifestanti hanno portato le schede elettorali dei cittadini raccolte in alcuni scatoloni che - avvertono - "sono pronte per essere abbandonate in via Arenula". A sostenere la protesta, il senatore del Pdl Battista Caligiuri, il consigliere regionale dell'Udc, Gianluca Gallo, il presidente del parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, e il sindaco del comune di Cassano allo Jonio. Il tribunale di Castrovillari rientra tra quelli che la la bozza sulla riorganizzazione del sistema giudiziario intenderebbe 'tagliare'. Sono state lasciate davanti al ministero della Giustizia gli scatoloni con oltre 1.000 tessere elettorali dei cittadini di Castrovillari, in provincia di Cosenza, per dire 'no' alla chiusura del tribunale calabrese così come sarebbe previsto dalla bozza sulla riorganizzazione del sistema giudiziario. Da questa mattina, infatti, circa 500 persone, partite nella notte dalla cittadina calabrese, hanno dato vita a una manifestazione davanti al ministero di via Arenula dopo aver sfilato con striscioni e slogan lungo le vie della capitale. A guidare la pacifica manifestazione, il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, per il quale la "battaglia ora andrà avanti. Queste sono soltanto le prime schede elettorali dei tanti cittadini che non vogliono vedere chiuso il tribunale. Le prossime saranno pronte nei prossimi giorni". Per il consigliere regionale dell'Udc, Gianluca Gallo, si tratta di "una battaglia di tutta la Calabria, e quindi anche di Castrovillari: si deve evitare di andare in emergenza specie quando parliamo di legalità, sicurezza e lotta alla criminalità organizzata. La chiusura del tribunale sarebbe un segnale devastante, significherebbe l'arretramento dello Stato di fronte alle forze dell'anti-Stato". Molti gli avvocati saliti per far sentire la propria voce: "Il tribunale non si tocca", il claim che campeggiava su uno degli striscioni al seguito del presidente degll'ordine degli avvocati di Castrovillari, Roberto Laghi.

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