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    Nuova vita ai musei del sud con il progetto Mumex

     

     

    Nuova vita ai musei del sud con il progetto Mumex, tra questi Locri e Sibari

    26 giu 12 La ristrutturazione dell'ex Mattatoio comunale de L'Aquila per restituire alla città alcune delle opere del Museo nazionale d'Abruzzo. Nuova accessibilità al Museo di Capodimonte. Il miglioramento dei servizi a Castel del Monte, capolavoro urbanistico di Federico II. E ancora il potenziamento del MARTA di Taranto, nuovi allestimenti al Museo di Melfi dove dalla romanità si arriverà fino al Medioevo e la creazione di un Museo della Città a Palazzo Nieddu del Rio di Locri. Sono solo alcuni dei più di 120 interventi (diventeranno 200) per uno stanziamento di 300 milioni di euro, già pronti a partire in 16 poli museali d'eccellenza in tutto il sud, tra Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna e Molise nell'ambito del progetto pilota 'Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno'. Promosso dal Ministero dei Beni Culturali e dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e Invitalia e presentato oggi nel corso del convengo 'Mumex: culture d'Italià, il progetto nasce per migliorare (in alcuni casi riportare a nuova vita) parte dell'offerta museale del Mezzogiorno. Avviato nel 2008, il Mumex ha infatti prima analizzato le richieste di 126 istituti e ora, assegnate le risorse dal Comitato Interministeriale per la programmazione economica, è pronto a partire con i primi appalti, dal prestigioso Museo Nazionale di Napoli al piccolo ma pregevole Museo Archeologico della Locride. "Prima i progetti e poi i soldi: dovrebbe essere sempre così - commenta il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca - Il mondo è pieno di luoghi che hanno bisogno di inventarsi una storia. Noi invece il patrimonio lo abbiamo. Il problema dei nostri siti culturali non è la capacità di utilizzarli, ma la qualità dei modestissimi servizi di accompagnamento e accessibilità. La novità di quest'operazione è di adottare una logica nuova, che non parte dai soldi ma dai progetti". Gli obiettivi ora, prosegue, devono essere "centralità dei risultati, trasparenza con i cittadini in modo che ci stiano addosso e fare in modo che nemmeno un euro vada nelle mani della criminalità organizzata". Apripista di questa nuova fase, rilancia Barca, "é il sito di Pompei, dove attendiamo i primi risultati già prima dell'estate". Il Mezzogiorno, aggiunge il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, "deve esprimere autonomamente la propria eccellenza", anche in un ambito più ampio dello sviluppo imprenditoriale. Per l'Italia, insiste più volte, ora è il momento della "cooperazione e della collaborazione" e non "delle polemiche e del livore. Le sfide enormi che sono davanti all'amministrazione pubblica non vanno sottovalutate". Anzi, al sud, come in tutto il paese, ora bisogna puntare "sul ricambio delle classi dirigenti e sulla formazione". Alla vigilia del primo giorno di lavori nei poli museali, un segnale positivo arriva da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia. "Ottenere risultati concreti nel Mezzogiorno è possibile - conclude - Lo dimostra il fatto che abbiamo aperto la strada alla realizzazione degli interventi, nonostante le condizioni spesso difficili delle aree in cui andremo ad operare

    "Centoventi interventi, che diventeranno più di 200, per uno stanziamento complessivo di oltre 300 milioni di euro. Queste le cifre del Progetto pilota Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, promosso dal Ministero dei beni culturali, dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e Invitalia.

    Pronto a partire in 16 siti tra Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, coinvolgerà successivamente anche Sardegna e Molise. Tra i siti le cui richieste sono già state approvate, si contano l'ex Mattatoio comunale de L'Aquila (che ospiterà opere del Museo Nazionale d'Abruzzo), Castel del Monte, Taranto, Melfi-Venosa, Napoli (Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Museo di Capodimonte), Sibari (con la creazioni di nuovi percorsi alla scoperta della progettazione della Polis magnogreca), Locri (nascita nuovo Museo della città), Palermo, Trapani (anche con nuovi percorsi tra Segesta e Selinunte), Siracusa-Ragusa.

    Ecco in dettaglio il valore delle opere progettate nei primi poli museali designati al finanziamento.
    Palermo: 11 milioni di euro.
    Siracusa - Ragusa: 14 milioni di euro.
    Trapani: 10 milioni di euro.
    Castel del Monte: 3 milioni di euro.
    Taranto: 17 milioni di euro.
    Locri: 11 milioni di euro.
    Sibari: 23 milioni di euro.
    Napoli - Museo Archeologico nazionale: 15 milioni di euro.
    Città di Napoli - Museo di Capodimonte: 7 milioni
    Per Napoli - Palazzo Reale e Bari, la progettazione è ancora in corso.
    A questi si aggiungono le Aree di attrazione culturale dell'Atto di riprogrammazione del Piano di Azione Coesione (11/5/2012) e le Sedi museali di rilievo nazionale della Delibera CIPE del 23/3/2012.

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