NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Cane morto nel catrame a Reggio, polemiche

     

     

    Cane morto nel catrame a Reggio, Asp declina responsabilità Scopelliti chiede chiarezza

    20 giu 12 "L'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha operato per quanto le compete, con tempestività, diligenza e professionalità. Se vi sono responsabilità esse vanno cercate in altre direzioni". Lo afferma in una nota il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Rosanna Squillacioti, circa la morte di un cane randagio intrappolato in un fusto colmo di catrame. Squillacioti ha reso noto la relazione del dirigente di Sanità Animale nella quale si evidenzia che "il 16 giugno scorso alle ore 12.00 circa venivo contattato dalla Polizia Municipale del Comune di Reggio Calabria che mi comunicava la presenza di un cane in località Sambatello. Giunto sul posto, in presenza di cinque persone del luogo, constatavo che un cane di razza meticcia, mantello fulvo era quasi completamente immerso in un fusto ricolmo di catrame da cui restava libera solamente la testa e parte del torace. L'animale già in deficit respiratorio appariva in grave stato di prostrazione e quasi del tutto privo di risposta neurologica; ho subito provato a estrarlo con i mezzi a mia disposizione ma i tentativi risultavano vanificati in quanto il catrame contenuto nel fusto aveva inglobato il corpo dell'animale solidificandosi ed esercitando maggiore pressione a carico del torace dell' animale. A questo punto, rendendosi necessari dei mezzi diversi in virtù della succitata solidificazione del catrame, tentavo di rivolgermi telefonicamente ai Vigili del Fuoco. Questa chiamata è stata inopinatamente rifiutata, senza darmi possibilità alcuna di esporre l'emergenza in corso. Dunque tentavo di contattare i Carabinieri, componendo il numero di emergenza, e la comunicazione si attivava con una postazione dei Carabinieri di Messina; questi ultimi tentavano, a loro volta, di mettermi in contatto con la postazione Carabinieri di Reggio Calabria con i quali malauguratamente perdevo la linea telefonica". "Da quanto dettagliatamente esposto - afferma Squillacioti - e da tutte le verifiche e i riscontri in possesso, risulta inconfutabilmente che il veterinario dell'Azienda sanitaria è stato chiamato dopo quasi ventiquattro ore dal verificarsi dell'evento; egli si è recato sul posto immediatamente; ha cercato di prestare soccorso per quanto possibile nonostante il cane fosse ormai allo stremo; ha chiesto aiuto ad altre Istituzioni deputate a questo tipo di intervento senza nessun riscontro". Intanto una delegazione dell'associazione Onlus 'Dacci una zampa', guidata dalla presidente Candita Naccarato e composta da Giulia Curci e da Valentina Fiorentini, è stata ricevuta dal presidente dell'Amministrazione Provinciale Giuseppe Raffa, al quale è stato chiesto l'intervento dell'Ente sul problema del randagismo per evitare anche vicende di maltrattamento degli animali come quella avvenuta nei giorni scorsi. "Abbiamo sentito il bisogno - ha detto il presidente Raffa - di incontrare i rappresentanti di un'associazione che svolge un delicato servizio sul territorio e, assolutamente, non può essere lasciata sola. Con l'associazione 'Dacci una zampa', vogliamo impostare dei percorsi futuri tesi non solo a valorizzare l'impegno e la professionalità degli associati, ma anche per eliminare un problema serio per il territorio. Il randagio rappresenta anche un pericolo sotto il profilo sanitario, che non può essere né sottaciuto né sottovalutato"

    Scopelliti chiede chiarezza. Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - appresa la notizia del decesso di un cane caduto in un fusto di catrame a Reggio Calabria, così come riportata oggi dagli organi di stampa, ha inviato una lettera al Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute, Antonino Orlando, chiedendo di avviare i dovuti accertamenti tramite l'asp di competenza. Secondo quanto riportano le testate giornalistiche e denunciano le associazioni animaliste, il veterinario, chiamato ad intervenire da alcuni cittadini, non avrebbe operato alcun soccorso poiché l'animale, a quanto pare, era privo di microchip. Trattandosi di un episodio che ha colpito la sensibilità di molti cittadini e non in linea con quella che dovrebbe essere una comune coscienza civile, Scopelliti, anche sulla scorta di numerose email di sollecitazione, ha ritenuto opportuno attivare il Dipartimento Tutela della Salute, investendo quindi anche le autorità sanitarie competenti del territorio, poiché facciano chiarezza sulla dinamica dei fatti.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore