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    Festival Trame: rischio infiltrazioni mafie in antimafia

     

     

    Festival Trame: rischio infiltrazioni mafie in antimafia

    19 giu 12 "Bisogna stare attenti a come la mafia si infiltra nell'antimafia. Molti, attraverso il paravento della finta antimafia, cercano solo di allontanare i sospetti e le inchieste della magistratura". A dirlo è stato il giornalista e direttore di "Trame", Lirio Abbate, presentando, insieme al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, la seconda edizione del festival dedicato ai libri sulle mafie che si apre domani a Lamezia per concludersi il 24. "Spesso - ha continuato Abbate - vedo la politica e gli imprenditori riempirsi la bocca con le parole legalità e antimafia, ormai inflazionate, che poi nei fatti non si concretizzano. Ancora oggi in Calabria si vedono i politici che vanno a braccetto con gli 'ndranghetisti e che fanno affari con imprenditori collusi. Al riguardo vorremmo fare nostra una frase che l'ex procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone ha scritto nel libro realizzato insieme all'aggiunto Michele Prestipino: le persone devono imparare a non stringere la mano a chi è coinvolto in fatti di mafia". Il festival si aprirà con l'incontro Il coraggio delle donne, dedicato alle donne che denunciano la 'ndrangheta. In serata, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso presentera' il suo libro "Liberi tutti". Al festival anche i magistrati Raffaele Cantone per "Operazione Penelope" e Michele Prestipino per "Il contagio. Come la 'ndrangheta ha infettato l'Italia", che sarà presentato per la prima volta in Calabria. Durante il Festival si terranno anche workshop per gli studenti universitari su editoria e sul cinema, un segno e un impegno concreto per fare di questo momento l'inizio di un processo di riqualificazione dell'offerta culturale in Calabria e per creare concrete possibilità di lavoro. "La seconda edizione del festival dei libri sulle mafie, primo del genere in Italia - ha sostenuto Gianni Speranza - si inserisce in un lavoro duraturo fatto in questi anni da parte dell'Amministrazione: la cultura, un'arma contro le mafie. Lamezia è un pezzo della Calabria e del Sud che ha intrapreso la via del riscatto civile e democratico. Qui è nata l'associazione antiracket più attiva della Calabria, c'é stata la prima serrata dei commercianti contro le estorsioni fatta nella regione, la mobilitazione dei nostri giovani, il Comune si é costituito parte civile nei processi di mafia. Nei mesi scorsi Lamezia è stata protagonista della splendida manifestazione 'del giorno che non c'e" che ha sfilato per le strade di uno dei quartieri più esposti, ha dedicato le iniziative per la festa della donna a Lea Garofalo, Giuseppina Pesce e Maria Concetta Cacciola, tre donne vittime della 'ndrangheta ma che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e che hanno pagato duramente. La Giunta ha deciso di intitolare il lungomare ai giudici Falcone e Borsellino e altri nuovi luoghi a Placido Rizzotto, Peppino Impastato e Lea Garofalo. La circostanza che questa seconda edizione si svolga mentre la citta' si interroga sul futuro del suo tribunale, a rischio chiusura per i tagli alla 'giustizia', rende 'Trame' ancora di più una ribalta preziosa".

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