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    Esperti chiedono un gruppo regionale multidisciplinare contro le catastrofi

     

     

    Esperti chiedono un gruppo regionale multidisciplinare contro le catastrofi

    13 giu 12 "In Calabria la legge 19 ottobre 2009, n. 35, che riorganizza e disciplina i procedimenti per la vigilanza sulle norme sismiche e la legge urbanistica n.19 del 2002 dimostrano, ancora una volta, che l'iter legislativo è sempre lungo e travagliato perché i Governi che si alternano ed ancor più l'elastica e polivalente burocrazia regionale trovano più vantaggioso rivolgere la loro attenzione alle esigenze particolari anziché spendersi per promuovere quell'approccio multidisciplinare che è necessario quando si affrontano materie così complesse". E' quanto si afferma nel documento approvato al termine dei lavori, svoltisi all'Unical, che hanno interessato geologi, ingegneri, pianificatori, studenti, liberi professionisti, ricercatori, operatori nella pubblica amministrazione e uomini di legge. L'iniziativa ha riguardato una riflessione ampia dalla tragedia del Vajont alle catastrofi che spesso colpiscono l'Italia. "I fenomeni che interessano e colpiscono il suolo ed il sottosuolo nazionale - è scritto nel documento - sono frequenti e non fanno distinzione tra nord, centro e sud del Paese. Eventi disastrosi, che mietono vittime incolpevoli, producono danni economici di dimensioni crescenti alle reti infrastrutturali, agli insediamenti produttivi e abitativi, al patrimonio storico e artistico italiano e richiedono assunzioni di responsabilità non più differibili a partire dagli operatori tecnici, dalle libere professioni, dalle università e dai centri di ricerca nelle discipline di scienza della terra, di difesa del suolo, delle materie ambientali, dei presidi sul territorio degli uffici dello Stato a ciò preposti, fino ai decisori politico-amministrativi a vario livello. "Non è pensabile nel 2012 - prosegue il testo - non siano presenti in Calabria risorse culturali in grado di contribuire alla crescita della nostra regione. Chi governa ha la responsabilità di sintetizzare tutte le sollecitazioni e gli apporti che provengono da categorie ed ambienti sociali differenti, quali imprenditori, professionisti, ricercatori e studiosi, una dote che è essenziale per assumere ruoli dirigenziali e strategici per la tutela degli interessi collettivi; bisogna, però, constatare con amarezza che nella nostra regione, fino ad oggi, questa capacità è merce rara. E così ci troviamo ancora in attesa della carta geologica, che dovrebbe vedere la luce al più presto, così come quella delle diverse aree di rischio, che necessita di una revisione ed ampliamento a tutto il territorio regionale. La costituzione di un Gruppo regionale calabrese contro le catastrofi idrogeologiche potrebbe costituire l'anello di congiunzione efficace tra mondo dei saperi, mondo delle professioni, ambiti politico-amministrativi: la sua nascita sarebbe salutata come momento di vera e propria svolta per fronteggiare emergenze ormai quotidiane e avviarci, invece, verso e moderne azioni di tutela e sviluppo". L'Università della Calabria, insieme agli Ordini dei Geologi e degli Ingegneri - conclude il testo - intende avviare un primo gruppo di lavoro multidisciplinare che avrà il compito di redigere un programma operativo da sottoporre all'attenzione degli altri operatori che dovranno costituire il Gruppo regionale contro le catastrofi idrogeologiche.

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