NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Crisi Italcementi Vibo, reazioni a rischio chiusura

     

     

    Crisi Italcementi Vibo, reazioni

    09 giu 12 "Forte preoccupazione" per l'annuncio della direzione di Italcementi di voler chiudere gli stabilimenti di Vibo Valentia e Porto Empedocle che occupano 180 addetti oltre all'indotto, viene espressa dal segretario nazionale Fillea Cgil Mauro Livi. Livi ritiene "giusta e sacrosanta la risposta di mobilitazione dei lavoratori a difesa del lavoro e di una dignitosa prospettiva di vita. Ancora una volta si chiede di pagare un prezzo altissimo al Sud". "Chiederemo - annuncia la Fillea in una nota - un immediato incontro alla direzione Italcementi per capire le reali scelte industriali e le prospettive dei lavoratori, a cominciare da questi due stabilimenti" e successivamente "andremo anche al Ministero del Lavoro e a quello dello Sviluppo Economico". Nei prossimi giorni "proporremo a Filca e Feneal una mobilitazione nazionale dei lavoratori del gruppo Italcementi" prosegue il segretario Fillea "perché la nostra preoccupazione va ben oltre quella dei due stabilimenti di cui oggi si annuncia la chiusura. Siamo preoccupati per la tenuta occupazionale del comparto che in tre anni ha visto ridotto la domanda del 30%, conseguenza della crisi dell'edilizia, dove si sono già persi oltre 300.000 posti di lavoro". Per ridare ossigeno al settore, secondo Livi, "occorrono immediati investimenti nel settore e il Governo deve dare subito un segnale preciso, varando provvedimenti per l'apertura dei cantieri già progettati e finanziati".

    Il consigliere regionale del Pd Bruno Censore ha partecipato stamattina all'iniziativa promossa dai lavoratori dell'Italcementi di Vibo Marina per protestare contro la decisione della società di chiudere definitivamente lo stabilimento vibonese. "Condivido - ha detto Censore - le preoccupazioni degli 82 lavoratori dell'Italcementi messi in mobilità. Sono preoccupazioni fondate che non lasciano margini ad interpretazioni e che si pongono in maniera più dura rispetto alle prime voci che parlavano di un ridimensionamento dell'impianto. Oggi, purtroppo, siamo costretti a subire le decisioni scandite nella lapidaria nota diffusa dalla sede centrale della società che cancella, di fatto, il rapporto di lavoro con i dipendenti ed annulla il legame con il territorio di Vibo che per decenni ha offerto professionalità, logistica ed un mercato per la commercializzazione dei suoi prodotti. Il livello di disappunto non può che essere elevato specie in un momento in cui il territorio vibonese soffre, più di altri, per la mancanza di prospettive occupazionali. La chiusura del cementificio di Vibo Marina rappresenterebbe una sciagura economica non solo per il vibonese, ma per tutta la Calabria che così rimarrebbe sempre più marginale nello scenario produttivo del sistema Paese. Ciò che fa più male è che l'azienda si è assunta il carico di decidere unilateralmente sul destino delle decine di lavoratori e sulle sorti di quest'impianto". "A questo punto - ha aggiunto il consigliere regionale - ritengo improrogabile la costituzione di una tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo economico e delle Attività produttive che porti all'individuazione di nuovi obiettivi utili al rafforzamento dell'idea che è necessario mantenere i posti di lavoro ed aumentare la capacità produttiva dello stabilimento delle Marinate, così come è stato fatte per altre aree di crisi della Calabria. Insieme al collega Ottavio Gaetano Bruni abbiamo già sottoposto al Consiglio regionale l'approvazione di un ordine del giorno per impegnare, fin dalle prossime ore, il Presidente della Giunta e tutto il Governo regionale alla costituzione di un tavolo di crisi intorno al quale trovino posto i vertici dell'azienda e le parti sociali e che abbia come immediata conseguenza il mantenimento del livello occupazionale insieme a nuove prospettive produttive di un'azienda che è storicamente legata a doppio filo con il territorio vibonese". "Proporremo - ha concluso Censore - un'approfondita discussione nel Consiglio regionale di lunedì 11 giugno dove chiederemo maggiore decisionismo ed il coinvolgimento attivo di tutte le forze politiche in quanto c'é in gioco il futuro di decine di famiglie a cui bisogna garantire dignità sociale ed adeguata occupazione".

    Il deputato del Partito Democratico Franco Laratta ha incontrato alcuni consiglieri comunali partito di Vibo Valentia per informarsi sulla possibile chiusura dello stabilimento Italcementi di Vibo Marina. "Se la notizia fosse confermata - afferma Laratta in una nota - sarebbe un durissimo colpo per la Calabria e non solo per la città di Vibo, dove opera da decenni lo stabilimento. Non si tratta solo della perdita di oltre 80 posti di lavoro e di decine di altri posti legati al l'indotto, ma è in realtà un corpo fortissimo per l'economia e l'occupazione dell'intera provincia vibonese". "Chiederò al Ministro del Lavoro - aggiunge il deputato del Pd - un intervento immediato per scongiurare la chiusura di Italcementi di Vibo. Rivolgo un appello anche al presidente della Giunta regionale perché compia tutti i passi necessari a sostegno dello stabilimento".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore