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    Impastato "Rassegnazione spalanca porte alla mafia"

     

     

    Impastato "Rassegnazione spalanca porte alla mafia"

    08 giu 12 "Fanno paura le persone rassegnate perché non hanno bisogno della verità e così spalancano le porte alla mafia". Lo ha detto Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978, nel corso di un incontro a Reggio Calabria organizzato dai giovani di Italia dei valori. All'incontro, ospitato nella sala 'Giuditta Levato' del Consiglio regionale, ha partecipato il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano, che ha promosso l'iniziativa. "Dalla politica - ha aggiunto Impastato - c'é poco da aspettarsi, ma non bisogna generalizzare. Non siamo tutti uguali e i giovani devono rivendicare le loro idee. La mafia è forte perché non c'é la volontà politica di sconfiggerla. Se vogliamo ristabilire la legalità in Italia occorre un progetto di sviluppo economico e morale . Purtroppo la cultura mafiosa è profondamente radicata in noi ma su questo dobbiamo segnare una rottura come fece Peppino. Battere la mafia si può e io ci credo. Raccontare la storia di Peppino credo sia importante - ha detto Giovanni Impastato - perché il suo è un messaggio di rottura in grado di stimolare i giovani verso un impegno civile contro la mafia e un sistema politico sbagliato. L'esperienza di mio fratello oggi è di grandissima attualità vista la grave emergenza che si registra sul fronte della legalità, sia sotto il profilo democratico che costituzionale. Bisogna disarticolare le organizzazioni criminali partendo dalla sensibilizzazione quotidiana di buone prassi". Nel corso dell'incontro si è parlato del recente episodio di Ponteranica, il paesino del bergamasco il cui sindaco ha deciso di togliere l'intitolazione della biblioteca a Peppino Impastato. Dell'episodio ha parlato Giordano lanciando la proposta di "far sorgere cento nuove targhe commemorative". Lo stesso consigliere regionale ha anche messo in rilievo "l'importanza di certi simboli che devono essere sempre onorati specie in una terra come la nostra assetata non solo di legalità ma anche di etica della responsabilità che deve partire dal basso contaminando società civile e istituzioni. Con Giovanni Impastato da Reggio vogliamo lanciare un ampio momento di confronto su idee e proposte sui cui stanno lavorano con grande impegno i nostri giovani. Per una targa staccata ne proporremo altre cento per onorare la memoria di Peppino Impastato. La legalità deve diventare un'azione quotidiana svolgendo il proprio dovere ed è importante la gestione virtuosa dei beni confiscati su cui il partito presenterà un disegno di legge in Parlamento. Siamo impegnati per l'affermazione della legalità dei diritti e questi nostri giovani vogliono costruire un futuro per Reggio che altri hanno tentato di negare con azioni nefaste".

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