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    198° Arma dei Carabinieri, ricorrenza a Palazzo Arnone

     

     

    198° anniversario Arma dei Carabinieri a Cosenza, ricorrenza sobria a Palazzo Arnone

    05 giu 12 Una festa sobria, così come il Capo dello Stato ha suggerito per tutti gli eventi che in questo particolare momento si sono svolti con il pensiero alle vittime del terremoto. Così il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Cosenza, il col. Francesco Ferace, ha condotto i festeggiamenti del 198° annniversario dell'Arma. Alla presenza dei Proicuratori dei Tribunali di Cosenza, Consigliere Dario Granieri, Paola, Consigliere Bruno Giordano, Castrovillari Consigliere Francesco Giacomantonio e Rossano, del Presidente della Provincia Oliverio, del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di tutti i sindaci della provincia di Cosenza dai comandanti delle Stazioni e delle Compagnie della provincia, ai tanti magistrati e imprenditori presenti, ai militari dell'esercito e della Finanza, al Questore Anzalone, il col. Ferace ha voluto sottolineare il particilare momento con un minuto di raccoglimento per tutet le vittime del terremoto e per tutti i carabinieri scomparsi. "L'arma ha fatto pe rintero il suo dovere infierendo colpi durissimi al malaffare. Sono molto soddisfatto per quanto i carabinieri hanno fatto" ha spiegato Ferace presnetando l'attività dell'anno appena concluso. "Una manifestazioen sobria con una grande tristezza nel cuore per le vittime del terremoto". Un saluto particolare, particolarmente commosso, il colonnello Ferace ha voluto dedicarlo al COl. Francesco Curcio che da Comandante provinciale della Provincia di Cosenza è stato incaricato COmandate delal regione Basilicata del Corpo Forestale dello Stato. La manifestazione si è conclusa con una visita alle esposizioni di Palazzo Arnone

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    "I carabinieri, con la loro presenza capillare sul territorio e con la professionalità e l'impegno con cui svolgono i propri compiti, rappresentano un baluardo di legalità per tutti i cittadini". Lo ha affermato Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, a margine delle manifestazioni svoltesi a Cosenza in occasione della Festa dell'Arma dei Carabinieri. "Gli uomini della Benemerita - ha aggiunto - sono un punto di riferimento in grandi e piccoli comuni, validi interlocutori anche per le istituzioni locali, cui siamo grati per il quotidiano contributo che apportano alla lotta contro il crimine. Desidero congratularmi con il colonnello Francesco Ferace, comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, e con tutti i suoi uomini per l'importante azione repressiva condotta dai militari dell'Arma sul nostro territorio e che ha consentito negli ultimi due anni di assestare duri colpi alla malavita organizzata".

    "Dal 1 giugno 2011 al 31 maggio scorso, i carabinieri hanno arrestato in Calabria e Sicilia complessivamente 10.886 persone, di cui 279 mafiosi, hanno catturato 9 latitanti di spicco, hanno denunciato altre 60.592 per vari reati e hanno sequestrato beni per un valore di 293.752.100 euro".Lo ha detto il comandante del comando Culqualber, che ha competenza su Sicilia e Calabria, generale Leonardo Leso durante la cerimonia per i 198 anni della Fondazione dell'Arma alla caserma Bonsignore a Messina. "In particolare i reparti dei carabinieri che operano nella provincia di Messina, al comando del bravo Colonnello Claudio Domizi, - ha aggiunto - hanno concluso importanti operazioni. Tra queste ricordo 'Pista di sabbia' con la quale sono stati assicurati alla giustizia i responsabili di competizioni di cavalli clandestine, disputate in modo quasi sfrontato in pieno centro a Messina; 'Gotha' e 'Pozzo 2' che hanno permesso di far luce sui vertici e sull'intero organigramma dell'agguerrito sodalizio mafioso 'dei Barcellonesi', riconducibile a Cosa Nostra". Infine Leso ha ricordato: "Dalla fine della guerra ad oggi i carabinieri di ogni grado, caduti in Sicilia e Calabria nella lotta al crimine e alla mafia, sono 149, un numero impressionante".

    Sono state quasi 400 mila (398.846) le persone denunciate e 85.518 quelle arrestate dai reparti dei carabinieri in tutta Italia nel corso del 2011, un anno in cui i militari dell'Arma hanno perseguito 2 milioni 53.865 reati e dato risposta ad oltre 5 milioni di richieste di cittadini al '112', il numero unico di emergenza europeo. Sono alcuni dei dati del bilancio dell'attività operativa resi noti in occasione del 198/o anniversario della fondazione dell'Arma. Sul versante del contrasto alla criminalità organizzata, in particolare, l'azione congiunta del Ros e dei reparti territoriali ha portato all'arresto di 632 latitanti per vari reati, alla denuncia di 1.641 persone per associazione mafiosa e al sequestro di beni per circa 2 miliardi di euro. Anche nella lotta al terrorismo "significativi risultati" sono stati conseguiti con la creazione di un "sistema investigativo integrato", ma il cardine della struttura dell'Arma restano le 4.620 Stazioni (e le 53 tenenze) distribuite in tutta Italia, che nel 2011 hanno perseguito quasi 2 milioni di reati (1.979.585), pari al 69,6% delle denunce complessivamente presentate a tutte le Forze di polizia (305.927 le persone denunciate e 48.292 quelle arrestate). Una "polizia di prossimità", quella delle Stazioni, che viene attuata anche dai carabinieri che operano in 810 quartieri di 219 città (150 mila servizi svolti), mentre gli interventi dei Nuclei radiomobili sono stati oltre 205.000. Sul fronte della sicurezza stradale, i carabinieri hanno accertato circa 505.000 infrazioni al Codice della Strada, ma il potenziamento del controllo del territorio si è avvalso anche delle capacità di 24 Nuclei cinofili (che complessivamente hanno svolto 7.556 servizi), dei dei tiratori scelti e degli artificieri antisabotaggio, delle 1.713 pattuglie del Reggimento carabinieri a cavallo e degli Squadroni Eliportati "Cacciatori" Calabria e Sardegna, che nel 2011 hanno svolto complessivamente 3.811 servizi, con l'arresto di 205 persone. Le missioni di volo degli elicotteri dei 15 Nuclei presenti sul territorio nazionale sono state 4.278 e 89.666 le ore di navigazione delle motovedette, che hanno consentito, tra l'altro, il soccorso di 309 imbarcazioni e di 5.197 persone in difficoltà. Sempre nel 2011, carabinieri sciatori e rocciatori hanno assicurato 19.111 servizi, mentre i subacquei hanno effettuato 732 interventi di soccorso e di polizia giudiziaria. Nel 2011 - anno in cui gli esperti del Racis e dei Ris e Sis dipendenti hanno portato a termine, complessivamente, 18.325 accertamenti tecnico-scientifici - è stata "intensa" anche l'attività dei carabinieri dei vari reparti speciali: sono state oltre 58.000 le ispezioni effettuate dal Comando per la Tutela della Salute (38.000 le infrazioni accertate, con 144 arresti); oltre 73.000 le opere d'arte recuperate dal Comando Tutela Patrimonio Culturale; 2.234 i controlli del Comando Tutela Ambiente, (con 64 arresti e 1.448 denunce); 341 le persone arrestate e 403 quelle denunciate dai Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, che hanno sequestrato banconote, assegni e valori bollati falsificati per un ammontare complessivo di oltre 1.730.000 euro, e monete per 4.094 euro. "Importanti risultati" sono stati anche conseguiti dai Nuclei Ispettorato del Lavoro e dai Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, mentre per quanto riguarda l'impiego "fuori area" da sottolineare l'attività svolta dai 1.731 carabinieri impiegati in vari 'teatri', dall'Iraq alla Bosnia, dal Kosovo alla Cisgiordania, dall'Afghanistan al Libano. Anche nel 2011 l'Arma ha pagato un alto tributo di sangue: 13 i carabinieri caduti in servizio e 612 i feriti.

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