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    Associazioni "Non trasferire pazienti Papa Giovanni"

     

     

    Associazioni "Non trasferire pazienti Papa Giovanni"

    31 gen 12 Il trasferimento dei trentadue pazienti dell'ex Istituto Papa Giovanni di Cosenza é al centro di una lettera inviata al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, al direttore generale dell'Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, e per conoscenza al prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, ed al giudice tutelare Paola Caserta, da Nunzia Coppedé (Fish Calabria), Giuseppina Salvino (amministratori di sostegno dell'associazione "In direzione ostinata e contraria), e don Giacomo Panizza (amministratori di sostegno incaricati dal giudice tutelare). Nella lettera si chiede la sospensione del provvedimento di trasferimento e l'avvio di un tavolo di confronto. "Dopo innumerevoli traumi subiti - è scritto nella lettera - a seguito, prima per lo sgombero subito con vergognose modalità, poi per i successivi destabilizzanti spostamenti in vista di una definitiva 'stabilizzazione' purtroppo non ancora avvenuta, considerato che a distanza di circa tre anni ancora si parla di mobilità, queste persone sono continuamente sottoposte a stress, che certamente non giova alla loro salute psicofisica. Attualmente, per quanto ci risulta, esse hanno comunque raggiunto un certo equilibrio che pensiamo debba essere salvaguardato al di sopra di qualsiasi altra 'priorita'' che non sia di natura di salute e benessere. Infatti, ulteriori disagi esistenziali e di adattamento a relazioni di cura e benessere potrebbero mettere seriamente a rischio la loro già precaria condizione di salute psicofisica e di decessi ne abbiamo registrati già tanti". "Nel corso di questi tre anni - proseguono - noi ci saremmo aspettati una migliore ricollocazione presso piccole case famiglia appositamente predisposte a salvaguardia di una più idonea cura sia riabilitativa sia relazionale e associativa, nel rispetto dei loro diritti e della loro dignità umana; per altro ciò sarebbe avvenuto con un costo molto inferiore a carico della spesa Sanitaria che, come sappiamo tutti, in questo momento non gode certo di 'buona salute'. Chiediamo di sospendere qualsiasi iniziativa di trasferimento avviata e proponiamo l'attivazione di un Tavolo di Confronto con tutti i soggetti competenti e coinvolti, al fine di poter arrivare a una soluzione condivisa rispettosa del diritto dei nostri tutelati a una vita dignitosa e senza ulteriori eventi traumatici".

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