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    Forum cattolici: Troppa precarietà, male trasporti, sanità e credito

     

     

    Forum cattolici: Troppa precarietà, male trasporti, sanità e credito

    30 gen 12 La precarietà economica e sociale della Calabria viene sottolineata dal Forum regionale delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro. "Una situazione - sostiene il Forum - che si ripercuote sulle famiglie, sul sistema produttivo e sul futuro delle nuove generazioni. La regione rappresenta un territorio fragile nel quale la già scarsa occupazione è diminuita nel corso del 2010, portando un aumento del 3,5% della disoccupazione". Il Forum parla anche di "una Calabria tagliata fuori anche sul versante dei collegamenti: mancati investimenti su qualità lavoro-servizi e tagli lineari dei trasporti in riferimento alle tratte sud-nord appartenenti al gruppo Ferrovie dello Stato, dovuti alle ultime manovre economiche, stanno comportando conseguenze insopportabili nei territori meridionali; infrastrutture materiali obsolete ed inadatte a sostenere un progetto di crescita e sviluppo. Un profilo quali-quantitativo e un funzionamento dei servizi sanitari che, in costanza di attuazione del piano di riordino, ancora evidenziano un significativo tasso emigrazione, fuori regione, della popolazione calabrese". A questo, sostiene ancora il Forum, si aggiunge "l'allarme rimborso crediti in cui versano le imprese artigianali, agricole, di produzione, cooperative, esposte con gli istituti di credito, per i ritardi di pagamento della pubblica amministrazione, a cui conseguono blocchi di pagamenti ai fornitori e conseguenti licenziamenti dei lavoratori dipendenti delle imprese. Realtà produttive segnate da una economia debole e a cui si aggiunge adesso la crisi economica globale". Il Forum, che si dice sensibile agli appelli delle aziende in difficoltà, offre "uno spunto di riflessione collettiva per cercare una via di uscita, rapida, alla crisi e all'immobilismo che condiziona le imprese. Intanto il Governo Monti lavora: il decreto legge sulle liberalizzazioni conterebbe, infatti, una normativa che rimborsa per circa 6 miliardi, di cui circa 4 rimborsabili con titoli di stato, i crediti vantati dalle imprese verso le amministrazioni pubbliche, in attesa di applicare la normativa europea in merito, un primo segnale importante, dunque, ma secondo un calcolo di Confindustria i crediti che le imprese vantano con lo Stato ammonterebbero a circa 60 miliardi di euro. Bloccare l'attività delle imprese significa bloccare qualsiasi progetto di occupazione, tarpare le ali ai giovani, vessare le famiglie sfiorate appena da parziali politiche a loro sostegno ed il cui indebitamento medio, dati Cgia, è aumentato del 36,4% dal 2008 al 2011 e sfiora i 20 mila euro, significa scoraggiare la crescita e lo sviluppo della Calabria al quale il Forum vuole contribuire attraverso lo stimolo degli attori sociali e politici per cercare di offrire opportunità e mezzi a coloro che per varie ragioni sono esclusi dal mercato". Il Forum rivolge un appello a tutte le istituzioni calabresi affinché "progettino ed attuino, nel breve, politiche per la crescita e lo sviluppo della regione legando il sostegno allo sviluppo delle attività produttive, alla politica del credito, alle politiche per il lavoro, per il bene della collettività".

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