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    Apertura anno giudiziario Catanzaro: allarme truffe UE, avvocati disertano

     

     

    Apertura anno giudiziario Catanzaro: allarme truffe UE, avvocati disertano

    28 gen 12 E' allarmante, nel distretto giudiziario di Catanzaro, l'aumento delle truffe legate all'indebita percezione dei fondi statali e dell'Unione Europea, ma non meno trascurabile è la situazione relativa ai reati di associazione per delinquere di tipo mafioso. Sono questi i principali elementi che emergono dalla relazione del Presidente della Corte d'appello del capoluogo calabrese, Gianfranco Migliaccio, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Stamane a Catanzaro si è svolta la tradizionale cerimonia alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli uffici giudiziari del distretto di Catanzaro, i vertici delle forze dell'ordine ed esponenti politici. Quest'anno gli avvocati hanno deciso di disertare la cerimonia per protesta contro le liberalizzazioni attuate dal Governo Monti. Il Presidente dell'Ordine degli avvocati, Giuseppe Iannello, ha letto una breve nota e successivamente ha abbandonato l'aula. La relazione di Migliaccio è stata particolarmente dettagliata ed ha affrontato tutti i temi della giustizia. Il primo problema affrontato è stato quello della carenza degli organici che, secondo il presidente della Corte d'appello, sono "assolutamente inadeguati. Le scoperture di organico sono state e continuano ad essere assai consistenti". Sul fronte della giustizia penale la situazione che desta maggiore preoccupazione è quella dei reati di truffa per i fondi nazionali e comunitari. "In un territorio - ha aggiunto - caratterizzato da un tessuto imprenditoriale di tipo parassitario, avvezzo culturalmente a trarre vantaggio illecito e facile da erogazioni e finanziamenti pubblici, gli uffici del distretto hanno registrato l'aumento delle indagini per fatti-reato in violazione della legge 488/92 e fatto emergere un diffuso programma criminoso che vede interagire imprenditori, professionisti e funzionari pubblici per l'illecita intercettazione di ingenti risorse pubbliche da destinare a fini esclusivamente privati di facile arricchimento". Non meno preoccupante è la situazione della criminalità organizzata. "E' costante - ha proseguito Migliaccio - il numero di reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, a dimostrazione della persistente presenza di tale fenomeno sull'intero territorio e nonostante i periodici interventi repressivi". Durante la cerimonia sono stati poi forniti alcuni dati statistici sulla situazione dei processi d'appello pendenti. Al 30 giugno dell'anno scorso i processi pendenti davanti ai giudici della prima e seconda sezione erano complessivamente 5.470 rispetto ai 4.466 dell'anno precedente. Davanti alla Corte d'assise d'appello, invece, i processi pendenti sono 66 rispetto ai 59 dell'anno precedente. Migliaccio ha definito "particolarmente grave" la situazione della giustizia civile. Al 30 giugno dell'anno scorso erano pendenti 10.714 procedimenti, di cui 8.217 contenzioni e 2.493 non contenzioni. La situazione degli organici è stato il tema affrontato dal Procuratore generale, Santi Consolo, il quale ha evidenziato che "sono consapevole che l'obbligazione di risultato per uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia in questo distretto incombe anche sulla magistratura requirente. Ma ciò è esigibile con un organico della Procura di Catanzaro di solo 18 unità che ricomprende i 7 magistrati addetti alla Dda? Il distretto di Catanzaro, capoluogo di regione, per vastità territoriale e numero di abitanti nel relativo bacino d'utenza é la Calabria, ma l'organico della Procura è nettamente sottodimensionato"

    "Nel distretto giudiziario di Catanzaro sono in aumento i reati relativi all'indebita percezione di contributi e finanziamenti dello Stato e della Comunità Europea". Lo ha detto il Presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Gianfranco Migliaccio, nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. "In un territorio - ha aggiunto - caratterizzato da un tessuto imprenditoriale di tipo parassitario, avvezzo culturalmente a trarre vantaggio illecito e facile da erogazioni e finanziamenti pubblici, gli uffici del distretto hanno registrato l'aumento delle indagini per fatti-reato in violazione della legge 488/92 e fatto emergere un diffuso programma criminoso che vede interagire imprenditori, professionisti e funzionari pubblici per l'illecita intercettazione di ingenti risorse pubbliche da destinare a fini esclusivamente privati di facile arricchimento". Nel corso della relazione Migliaccio ha evidenziato anche che "é costante il numero di reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, a dimostrazione della persistente presenza di tale fenomeno sull'intero territorio e nonostante i periodici interventi repressivi. A tale segnalazione fanno eco gli allarmanti rapporti dei procuratori della Repubblica di tutto il distretto".

    Procuratore Migliaccio

    Organici sottodimensionati. Gli organici del distretto giudiziario di Catanzaro sono sottodimensionati rispetto alla vastità territoriale ed alla mole di reati che vengono perseguiti. A lanciare l'allarme è stato il procuratore generale del capoluogo calabrese, Santi Consolo, nel corso del suo intervento durante la cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Sono consapevole - ha detto - che l'obbligazione di risultato per uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia in questo distretto incombe anche sulla magistratura requirente. Ma ciò è esigibile con un organico della Procura di Catanzaro di solo 18 unità che ricomprende i 7 magistrati addetti alla Dda? Il distretto di Catanzaro, capoluogo di regione, per vastità territoriale e numero di abitanti nel relativo bacino d'utenza é la Calabria, ma l'organico della Procura è nettamente sottodimensionato". "E se è vero che la 'ndrangheta - ha aggiunti Consolo - e' diventata l'organizzazione criminale più potente, la strategia di contrasto necessita di una consistente implementazione dell'organico della magistratura requirente da parametrare almeno a quello di procure con caratteristiche similari, quali Catania e Palermo. Urge presso le sedi competenti una immediata rivisitazione non più procrastinabile per i carichi inesigibili che gravano sui singoli magistrati ai quali non si può certo sopperire con le frequenti applicazioni a cui sovente ricorro".

    Procuratore Consolo

     

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