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    Sciopero Tir, tolti i presidi rimangono disagi per automobilisti

     

     

    Sciopero Tir, tolti i presidi rimangono disagi per automobilisti. Code ai distributori

    27 gen 12 Sono stati tolti in giornata in Calabria i presidi degli autotrasportatori che hanno manifestato per cinque giorni contro i provvedimenti del Governo. Dopo il lungo fermo forzato dei tir, la conta dei danni e delle perdite economiche appare di notevole entità soprattutto per il settore agroalimentare che è una delle voci più importanti dell'economia della regione. E questo malgrado la solidarietà concreta che i manifestanti hanno sostenuto a più riprese di avere ricevuto dai cittadini calabresi. In giornata, dopo i "rompete le righe" di ieri a Crotone e la rimozione forzata disposta nel catanzarese, gli autotrasportatori hanno gradualmente lasciato la postazioni occupate ininterrottamente da domenica notte. Da Frascineto agli imbarcarderi per la Sicilia di Villa San Giovanni e dalla locride fino alla statale 18, nel cosentino, i tir parcheggiati ai bordi delle carreggiate e nei pressi degli svincoli dell'A3 sono rientrati nelle loro sedi. "A mezzanotte così come previsto la nostra protesta si concluderà - ha confermato Tommaso Alessi, coordinatore regionale di Trasportounito Faip - ma il governo deve ascoltare e capire il popolo dell'autotrasporto, diversamente siamo pronti ad attuare un nuovo fermo a febbraio.Per questo il Governo deve capire la nostra situazione e provvedere. Diversamente saremo costretti a mobilitarci nuovamente e non solo nel prossimo mese ma anche in tutti i mesi a venire". Dopo cinque giorni di stop per le forniture di gasolio e benzina, restano, per gli automobilisti calabresi, i disagi legati al reperimento del carburante. Da stamane le prime autocisterne da 37 mila litri ciascuna, delle società petrolifere hanno ripreso a viaggiare sulle strade calabresi per rifornire alcune stazioni di servizio con priorità per i mezzi di soccorso e di pubblica utilità. In pochi minuti, nelle pompe aperte, grazie al tam tam spontaneo, si sono formate file chilometriche e incolonnamenti. La guardia di finanza, a Catanzaro, ha disposto una serie di controlli per evitare il verificarsi di episodi di aumento ingiustificato dei prezzi da parte di gestori di impianti. Non sono mancati nemmeno momenti di tensione tra gli automobilisti in attesa e rallentamenti al traffico soprattutto a Catanzaro, Reggio e Cosenza. Sull'autostrada dove già nel pomeriggio sono stati rimossi tutti i presidi le aree di servizio hanno ottenuto i rifornimenti di carburante. La situazione è, al momento, in via di lento ma graduale miglioramento. Per il ritorno completo alla normalità l'Eni ha offerto la propria disponibilità a rifornire gli impianti anche sabato e domenica. Con la rimozione dei presidi anche la situazione degli approvvigionamenti di prodotti alimentari dovrebbe migliorare in tutta la regione.

    Tolto presidio a Villa. Ripristinata pienamente la viabilità agli imbarcaderi di Villa San Giovanni per la Sicilia dopo che da circa un'ora i tir che hanno dato vita alla protesta iniziata domenica notte hanno tolto il presidio. Già dalla notte scorsa alcuni mezzi avevano lasciato l'area e nelle ultime ore, in vista della fine dei blocchi fissata dai promotori per la prossima mezzanotte, gli ultimi manifestanti hanno lasciato l'area.

    Domenica viaggiano mezzi pesanti. Decisamente migliorata, secondo il continuo monitoraggio di Viabilità Italia, la situazione della circolazione in corrispondenza dei punti della rete viaria nazionale dove sono allestiti i presidi di protesta degli autotrasportatori. I presidi si stanno lentamente sciogliendo e la circolazione dei veicoli commerciali è regolare su tutta la viabilità principale del Paese. Sulla rete autostradale, nel tratto campano dell'A1 resta chiuso il casello di Caserta sud per chi è diretto a Napoli. Completamente ripristinata la circolazione anche in prossimità delle aree portuali di Livorno, Olbia e Villa San Giovanni. Le aree di servizio che ancora registrano carenza di carburanti sono in progressiva diminuzione secondo Viabilità Italia: in molti casi la polizia ha scortato le autocisterne fino ai distributori per favorire il rifornimento di carburante. E proprio per favorire la ripresa delle attività produttive e il rifornimento delle merci su tutto il territorio nazionale è stata disposta la revoca del divieto di circolazione per la giornata di domenica 29 gennaio per i veicoli per il trasporto di cose con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate, che di conseguenza dalle ore 08.00 alle 22.00 potranno viaggiare regolarmente. Lo si legge in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha modificato il calendario delle limitazioni alla circolazione stradale fuori dai centri abitati, disponendo la revoca del divieto di circolazione ai veicoli di massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate per la giornata di domenica 29 gennaio.

    Ultimatum dei padroncini. Tir all'ultima fermata. Si conclude a mezzanotte lo sciopero dei camionisti che ha paralizzato l'Italia per una settimana. Oggi sono diminuiti i disagi e gli incidenti, è stata rimossa la maggior parte dei presidi e la circolazione è tornata quasi alla normalità. Per favorire la ripresa delle attività produttive e il rifornimento delle merci su tutto il territorio nazionale è stata disposta la revoca del divieto di circolazione dei mezzi pesanti per domenica prossima. Ma Trasporto Unito, la sigla che ha organizzato la protesta, avverte: "il Governo ci ascolti altrimenti faremo un nuovo fermo a febbraio". Oggi ancora fermi gli stabilimenti Fiat di Mirafiori, Cassino, Sevel e Melfi. L'attività riprenderà lunedì. E c'é chi fa la conta dei danni. Federcoopesca-Confcooperative li quantifica in 25 milioni di euro per il settore pesca. Coldiretti parla di oltre 100mila tonnellate di frutta, verdura, fiori e latte buttati o rovinati, 200mila ore di lavoro perse nella raccolta, magazzinaggio e lavorazione dei prodotti e 200 milioni di euro di danni nella filiera agroalimentare, mentre i consumatori in una settimana hanno tagliato del 30% gli acquisti di frutta e verdura venuti a mancare dagli scaffali. A Napoli sono 480 le tonnellate di rifiuti non raccolti per le strade, come conseguenza del blocco dei tir. Sul fronte presidi, 95 persone sono state denunciate dai carabinieri per aver organizzato nel ragusano tra il 17 ed il 24 gennaio scorso, manifestazioni non autorizzate nell'ambito della protesta del 'Movimento dei forconi'. A Gela sei dimostranti sono stati denunciati per sequestro di persona: avevano bloccato un autotrasportatore di 37 anni, che aveva appena completato un carico di carciofi sul suo tir, a Niscemi, e stava per portarlo a destinazione al mercato ortofrutticolo di Bari. Intanto, concessi gli arresti domiciliari a Jiuttakarin Weckerle, la camionista tedesca di 52 anni che tre giorni fa, alla guida di un tir, nel tentativo di superare il posto di blocco degli autotrasportatori ad Asti, ha travolto e ucciso un manifestante. Sulla protesta è intervenuto anche il segretario generale delle Cei, Mariano Crociata. C'é, ha detto, "da cogliere il disagio sociale di cui soffrono in particolare le regioni del Sud"; bisogna "raccogliere l'espressione di questo disagio, ma ciò non legittima in alcun modo gli abusi che mettono in pericolo la vita della collettività e di tutti". Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha incontrato oggi a Potenza una delegazione di autotrasportatori che hanno aderito allo sciopero in Basilicata. "Credo -. ha osservato - che le categorie abbiamo ben compreso la necessità di dialogare con il Governo, e ora con il Parlamento, senza determinare disagi attraverso i blocchi e senza ulteriori situazioni di conflittualità". Ma il settore resta sul piede di guerra. "A mezzanotte - rileva Trasporto Unito - la nostra protesta si concluderà, ma il Governo deve capire la nostra situazione e provvedere. Diversamente saremo costretti a mobilitarci nuovamente e non solo nel prossimo mese ma anche in tutti i mesi a venire".

    Manifestanti Cirò incontrano Prefetto. il Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico, ha ricevuto nel pomeriggio una delegazione degli autotrasportatori che avevano dato vita ad una manifestazione di protesta sulla Strada statale 106, all'altezza di Cirò Marina. La delegazione ha rappresentato i motivi della protesta, determinati dai costi eccessivi del gasolio e delle polizze assicurative, evidenziando le difficoltà economiche della categoria che derivano, anche, dalla crisi in cui versa il sistema economico nazionale e quello regionale, auspicando altresì un rinnovato interesse delle istituzioni locali. Il Prefetto ha posto l'accento sulle iniziative già in corso di adozione da parte del Governo in favore dell'autotrasporto ed ha evidenziato la rinnovata attenzione dell'opinione pubblica sulle problematiche del settore. La delegazione dei manifestanti, accettando l'invito del Prefetto, ha assicurato la rimozione del blocco degli automezzi in serata.

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