Avvocati Corte Catanzaro aderiscono a protesta nazionale: assenti a inaugurazione anno e astensione udienze

27 gen 12 Gli avvocati di Catanzaro diserteranno domani l'inaugurazione dell'anno giudiziario e attueranno, il 23 e 24 febbraio, l'astensione dalle udienze per protestare contro le liberalizzazioni attuate dal governo che vengono definite "un atto contro la categoria". Le iniziative sono state illustrate stamane dal presidente dell'Ordine degli avvocati di Catanzaro, Giuseppe Iannello, nel corso di una conferenza alla quale hanno partecipato anche il presidente della camera penale, Aldo Casalinuovo, ed il rappresentante dell'organismo unitario dell'avvocatura, Achille Consarino, ed il segretario dell'associazione civilisti, Pasquale Barbiere. "La nostra - ha detto Iannello - sarà una protesta garbata e non violenta. Per questo motivo domani mattina gli avvocati diserteranno l'inaugurazione dell'anno giudiziaria ed io sarò presente per leggere un documento per poi abbandonare l'aula. E' finita l'era delle piccole schermaglie e quindi scendiamo in campo perché sul provvedimento sulle liberalizzazioni non c'é stata nessuna consultazione della categoria professionale. Dal governo c'é stato un comportamento becero che noi vogliamo contrastare". Il presidente della camera penale di Catanzaro, ha evidenziato che "al centro di questo provvedimento c'é sempre un aspetto economico. Però questo non può accadere nella nostra professione. La nostra funzione è direttamente inserita nella costituzione e quindi non possiamo accettare le norme varate dal governo. Con le liberalizzazioni, inoltre, c'é il rischio, con un notevole aumento dei diritti, che la giustizia diventi una prerogativa dei soli ricchi". Per il rappresentante dell'organismo unitario dell'avvocato la protesta che sarà attuata non è "corporativa perché i problemi della giustizia non si risolvono solamente con queste norme. La giustizia rischia di diventare sempre più costosa e sempre meno accessibile a tutti i cittadini". Secondo Barbiere l'intento delle liberalizzazioni sono per "rottamare la giustizia. Si stanno adottando provvedimenti che danneggiano il cittadino".

La protesta: Gli avvocati diserteranno le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario che si terranno domani nei vari tribunali sparsi per l'Italia per protestare contro il decreto del governo sulle liberalizzazioni, che riguarda anche la professione forense. Lo ha spiegato il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano, Paolo Giuggioli, nel corso di una conferenza stampa, precisando che nelle varie sedi ci saranno solo gli interventi condivisi dei presidenti degli Ordini distrettuali che poi abbandoneranno la cerimonia. "Vorrei in primo luogo sottolineare - ha spiegato il presidente degli avvocati milanesi Giuggioli - l'importanza del fatto che l'intera avvocatura italiana si sia mobilitata in questi giorni per spiegare le ragioni della propria contrarietà agli interventi di liberalizzazione del settore professionale compiuti a partire dall'estate scorsa, quando era ancora in carica il governo Berlusconi, fino al decreto legge entrato in vigore martedì scorso". Giuggioli ha contestato "l'esistenza di un'esigenza di liberalizzazione da parte delle istituzioni, considerando che in Italia si contano oltre 300.000 avvocati iscritti all'Albo". La protesta, ha proseguito, "culminerà domani nel giorno della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario", a cui i legali in tutta Italia non parteciperanno. Secondo Giuggioli, le norme di liberalizzazione potrebbero ledere i principali diritti che gli avvocati devono rispettare nei confronti dei propri assistiti. Secondo il Consiglio nazionale forense, infatti, "i cittadini hanno diritto ad essere difesi da avvocati indipendenti dai poteri economici e finanziari" e "da avvocati competenti e qualificati".