NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Protesta Tir, disagi alla DDA. Prefettura invita aziende danneggiate alla denuncia

     

     

    Protesta Tir, disagi a processi DDA. Prefettura Cosenza invita aziende danneggiate a denuncia. Dipendenti poste in congedo. Barilla chiude 2 stabilimenti a Sud, operai in Cig

    26 gen 12 Si aggrava di ora in ora la protesta dei TIR sul settore ecnomico dell'Italia ed in particolar modo sul Mezzogiorno. Con le pompe completamente a secco in Calabria, di fatto tutto il sud è paralizzatoed è quello che paga il prezzo più alto. Tant'è che la Barilla ha messo in cassa integrazione gli operai e chiuso le fabbriche di Foggia e Caserta. Le poste sono bloccate e i dipendenti messi in congedo. La Prefettura di Cosenza, intanto, invita le aziende danneggiate alla denuncia.

    Disagi processi DDA. Disagi ai processi della DDA. La carenza di benzina provocata dallo sciopero degli autotrasportatori sta creando disagi allo svolgimento delle udienze dei processi nel distretto della Dda di Catanzaro. La Procura di Catanzaro sta cercando di razionalizzare le poche scorte di benzina a disposizione. Per far fronte ai processi nei tribunali del circondario del distretto di Catanzaro, la Dda ha chiesto l'applicazione dei pubblici ministeri del posto per evitare il rinvio delle udienze. Per risparmiare il carburante si sta cercando anche di ridurre gli spostamenti dei magistrati che sono sottoposti alle scorte.

    Prefettura Cosenza invita aziende danneggiate alla denuncia. "Non risultano avvenuti, in occasione della protesta, blocchi assoluti della circolazione ma semmai qualche rallentamento che ha riguardato la circolazione dei mezzi pesanti e non dei furgoni che sono utilizzati dalla sua azienda per la distribuzione dei prodotti alimentari". E' quanto afferma Demetrio Martino, coordinatore dell'Unità di crisi costituita nella prefettura di Cosenza in occasione della protesta degli autotrasportatori ha fatto pervenire a Fulvia Caligiuri titolare dell'azienda Torre di Mezzo. Ieri l'imprenditrice aveva scritto alla Prefettura evidenziando il danno subito dalla sua azienda a causa dei blocchi sulle strade a causa della distruzione di 250 quintali di latte. "Cionondimeno, anche al fine di procedere alle necessaria attività di indagini - prosegue Martino nella lettera - la invito formalmente a farmi pervenire una circostanziata denuncia dell'accaduto riportante località, orari e mezzi coinvolti che trasmetteremo alla locale Procura della Repubblica. Come ricorderà ieri le ho chiesto di farmi pervenire un elenco dettagliato degli itinerari di lavoro dei suoi mezzi al fine di porre comunque all'attenzione delle forze di polizia le attività di distribuzione dei suoi prodotti. Ebbene da un riscontro effettuato qualche ora fa non si è registrata alcuna criticità". Nella lettera il responsabile dell'unità di crisi della Prefettura di Cosenza rileva, inoltre, "che sia l'Assolac che la Coldiretti, relativamente a questo territorio provinciale, hanno confermato la regolare attività dei propri associati non mancando di esprimere al prefetto Raffaele Cannizzaro, apprezzamento per l'opera di monitoraggio e ausilio che questa prefettura ha svolto e continua a svolgere per ridurre al minimo i disagi che, come è facile intuire, la situazione comporta".

    Barilla chiude 2 stabilimenti a sud e mette in cassa integrazione. A causa del blocco dei Tir, particolarmente grave nel Sud dell'Italia, la Barilla è stata costretta ad avviare le procedure di cassa integrazione per i lavoratori degli stabilimenti di Foggia e Caserta. Lo rende noto la stessa azienda. Per lo stabilimento di Melfi, che da ieri ha dovuto fermare la produzione, la possibilità di avviare le procedure per la cig sarà valutata nei prossimi giorni. A causa del blocco, gli stabilimenti meridionali non riescono più a ricevere le materie prime necessarie alla produzione e hanno difficoltà a fare uscire il prodotto finito. Difficoltà ci sono anche nello stabilimento di Ascoli, con alcune linee ferme. Meglio va negli stabilimenti del Nord. L'evolversi della situazione è fondamentale. Se infatti i blocchi fossero tolti e il fermo della produzione riguardasse solo pochi giorni, questi - spiegano dall'azienda - potrebbero essere recuperati con la flessibilità interna, evitando così la cassa integrazione. Anche nello stabilimento più importante di Barilla Spa, quello di Pedrignano in provincia di Parma, la situazione è particolarmente difficile. Per oggi la lavorazione è stata confermata su tutti i turni, ma non si esclude la necessità di uno stop già nelle prossime ore viste le difficoltà non solo di approvvigionamento delle materie prime ma anche per le merci in uscita stoccate nei magazzini interni.

    Dipendenti poste messi in congedo. "Anche le Poste in Calabria sono pesantemente coinvolte dalla grave situazione del blocco dei trasporti e del rifornimento di carburanti: in molti centri ed uffici non arrivano corrispondenza e pacchi e l'Azienda ha 'pensato bene' di mettere in congedo parte del personale invece di preoccuparsi di riorganizzare una struttura autonoma di supporto agli autoveicoli, mentre gli spot di Poste spa magnificano le 'mitiche flotte aziendali'". E' quanto denuncia il segretario regionale della Cisl Slp Franco Sergio. "In una fase - prosegue Sergio - in cui le relazioni sindacali sono già congelate da oltre sei mesi sia a Roma che qui in Calabria dove dopo una diffida ufficiale, l'apertura del conflitto di lavoro, la cui procedura di raffreddamento ha dato esito negativo, non ci resta che attuare azioni di lotta, non escludendo il ricorso alla magistratura del lavoro per attività antisindacale, la dirigenza dell'Area Sud sia di Mercato privati che di Servizi postali, pensa di poter attuare progetti di riorganizzazione unilaterale in materie in cui è obbligatorio il confronto con le parti sociali"

    Discariche aperte sabato e domenica. Rimarranno aperti anche sabato e domenica gli uffici del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Calabria. La decisione fa seguito alla situazione venutasi a creare, riporta una nota, "per lo sciopero degli autotrasportatori e le conseguenti problematiche che si sono create nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Quest'Ufficio ha informato le Prefetture e le Questure della Calabria della situazione in atto ed ha messo in moto un circuito, in collaborazione con le aziende, per tenere aperte le discariche". "Dopo quattro giorni di fermo - prosegue la nota - è naturale che il settore faccia registrare delle situazioni particolari. Pur tuttavia, per agevolare la soluzione delle stesse, l'Ufficio del Commissario resterà aperto anche nelle giornate di sabato e domenica, presente il Commissario Vincenzo Speranza, per mettere in campo tutte le soluzioni finalizzate a risolvere i problemi. E' ovvio che per il ritorno alla normalità servirà qualche giorno, ma per quanto di competenza quest'Ufficio dà assicurazione ai cittadini calabresi che si sta lavorando con il massimo dell'impegno per fare fronte alle esigenze segnalate anche dai Comuni, in linea con il particolare input, a tal riguardo, del Governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti".

    Protesta continua. Presidi degli autotrasportatori ancora attivi in Calabria al quarto giorno di mobilitazione. Sono ancora fermi i tir in corrispondenza degli svincoli dell'A3 Salerno-Reggio Calabria, sulla statale 106, all'imbocco della strada Ionio-Tirreno e all'altezza di Grotteria Mare. Mezzi pesanti parcheggiati anche sulla statale 18, a Scalea, Tortora e Guardia Piemontese, nel cosentino e, nel catanzarese, a Settingiano sulla statale 280 Catanzaro-Lamezia e a Botricello. Situazione invariata rispetto ai giorni scorsi anche agli imbarcaderi di Villa San Giovanni. Si fa sempre più critica la situazione per quanto riguarda l'approvvigionamento da parte di negozi e supermercati di prodotti alimentari di prima necessità come latte, farina e uova.

    Pompe a secco in tutta la Calabria. A quattro giorni dall'attuazione dei presidi degli autotrasportatori in Calabria i distributori sono rimasti ormai senza carburante. La penuria di gasolio e benzina, da nord a sud della regione, riguarda sia la rete autostradale che le stazioni di servizio urbane e della rete stradale ordinaria. "Al momento - dice Antonino Pedà, presidente regionale della federazione gestori degli impianti stradali che aderisce a Confcommercio - la situazione è questa. Si spera in uno sblocco della situazione nelle prossime ore. Da parte delle società petrolifere c'é la massima disponibilità a venire incontro alle esigenze dei gestori e a rifornire nel giro di poche ore. Per quanto riguarda la provincia di Reggio Calabria abbiamo da tre giorni sollevato la questione inviando dei telegrammi al Prefetto, senza però ottenere fino ad ora alcuna risposta". "Abbiamo notizia - aggiunge Pedà - che da Vibo Valentia una prima autocisterna con 35 mila litri dovrebbe partire a breve per rifornire la stazione di servizio di Cosenza est scortata dalla forza pubblica. Speriamo che la cosa si possa ripetere anche per le altre strutture delle altre province della regione".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore