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    Sciopero tir: enormi danni all'agricoltura, mancano merci, stop al turismo

     

     

    Sciopero tir: enormi danni all'agricoltura, mancano merci, stop al turismo. Autista in croce

    25 gen 12 E' il settore agroalimentare, uno dei pilastri dell'economia regionale, a pagare le prime conseguenze a causa del protrarsi della protesta degli autotrasportatori in Calabria dove rimangono attivi tutti i presidi lungo gli svincoli dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, sulla statale jonica 106 e agli imbarcaderi per la Sicilia. A lanciare l'allarme è la Coldiretti Calabria che stima in poco meno di un milione di chilogrammi i prodotti agricoli persi in campo o bloccati in magazzino per ogni giorno di stop forzato dell'autotrasporto. Anche per questo l'organizzazione agricola domani avvierà a Lamezia Terme, Cosenza e Reggio Calabria una distribuzione gratuita di latte, agrumi e verdura a bisognosi e pensionati. "L'obiettivo - afferma il presidente regionale Pietro Molinaro - è quello di denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi". A rincarare la dose è l'azienda Torre di Mezzo di Castrovillari dove, in tre giorni di fermo, sono stati distrutti 150 quintali di latte. "Abbiamo lasciato senza latte - scrive la titolare in una lettera al prefetto di Cosenza - supermercati, bar, pasticcerie ma soprattutto ospedali, mense e istituti". Se vengono meno le forniture di prodotti alimentari, come sta accadendo ormai da giorni, a pagare serie conseguenze sono anche i consumatori sempre più alle prese con scaffali di negozi e supermercati desolatamente vuoti e dove farina, latte e uova sono diventati introvabili. "Le prefetture calabresi - garantisce il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, che coordina l'emergenza a livello regionale - sono in grado di garantire le scorte delle forze dell'ordine per consentire approvvigionamenti di beni ma, tuttavia, nessuno però ce le chiede". L'altro fronte caldo è quello dei carburanti. A preoccupare migliaia di calabresi che utilizzano l'auto per lavoro sono le colonnine che espongono tutte ormai il cartello 'esaurito'. "Allo stato - dice Antonino Pedà della Figisc Confcommercio - non ci sono novità e c'é il rischio che l'esasperazione degli automobilisti possa degenerare in problemi di ordine pubblico". Dai presidi sulle strade dove il blocco è un po' allentato intanto l'intenzione è quella di non mollare, almeno fino a venerdì 27 gennaio. "Nessuno si interessa ai nostri problemi - dice Girolamo Giovinazzo, titolare di una società di autotrasporti e tra i referenti calabresi di Trasportounito Fiap - eppure anche noi abbiamo famiglia e siamo ridotti ai minimi termini dal caro gasolio". Da tre giorni è nel presidio in atto nei pressi dello svincolo autostradale di Gioia Tauro. "C'é chi parla di cifre - prosegue Giovinazzo - ma nessuno si chiede come mai, se un'organizzazione come Trasportounito è tra le meno rappresentative, c'é il 70% dei mezzi fermi nel Paese?". Autotrasportatori, ma non solo. A manifestare contro il caro gasolio che pregiudica il loro futuro ci sono anche i pescatori calabresi. Da Bagnara Calabra, Gioia Tauro, Nicotera, Catanzaro Lido, Soverato e Roccella Jonica si sono dati appuntamento oggi nella darsena di Gioia Tauro per manifestare il loro disagio per le conseguenze del caro gasolio e degli interventi sulla carta licenza a punti.

    Trasportatore si mette in croce. Si è spogliato a torso nudo per poi legarsi per alcuni minuti ad una croce di legno. E' la singolare protesta attuata da uno degli autotrasportatori che protestano contro i provvedimenti del governo ne presidio di Taverna di Montalto Uffugo in Calabria. L'autotrasportatore ha piazzato la croce di legno nel terreno della rotatoria posta a ridosso dello svincolo di Montalto Uffugo dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria e si è fatto confortare da un falò acceso per sfuggire al freddo di queste ore. Per motivare le ragioni della protesta plateale l'uomo parlando con alcune persone che si sono avvicinate ha detto "questo è il nostro calvario". L'uomo è rimasto al freddo gelido per circa un ora dopo di che si è sentito male ed è stato accompagnato da un autombulanza in ospedale.

    Disagi a Lamezia e Rossano. Raccolta rifiuti a rischio anche nelle aree urbane di Corigliano-Rossano e Lamezia Terme a causa della protesta degli autotrasportatori. Nelle prossime ore potrebbero verificarsi seri problemi per l'insufficienza delle scorte di carburante necessarie a garantire la circolazione degli ecocompattatori. "La società Ecoross, che gestisce il servizio - riferisce un comunicato - sta cercando di garantire la raccolta nei punti più sensibili come scuole e presidi ospedalieri. La società si scusa per gli eventuali disagi ed invita la cittadinanza alla massima collaborazione". La società Multiservizi Lamezia informa i cittadini di "rallentamenti e possibili sospensioni temporanee. Già nella giornata odierna, la raccolta dei rifiuti solidi urbani si sta effettuando con modalità ridotte conseguenti alla chiusura dell'impianto di selezione Daneco sito nell'area industriale che risente, ovviamente, delle stesse difficoltà di alimentazione che stanno caratterizzando gli impianti di questo tipo. Persistendo anche nelle prossime ore l'impossibilità di approvvigionamento di carburante per gli automezzi adibiti alla raccolta - prosegue la nota - saremo costretti a sospendere il servizio. Minori difficoltà dovrebbero essere registrate, invece, per quanto attiene la raccolta differenziata sia stradale che porta a porta". Multiservizi Lamezia invita i cittadini "ad adottare comportamenti corretti e di maggiore collaborazione al fine di evitare di peggiorare dal punto di vista igienico-ambientale la situazione complessiva". Problemi potrebbero verificarsi a Lamezia Terme anche per il servizio di trasporto urbano.

    Disdette in località sciistiche. Lo sciopero dei tir si fa sentire anche sul settore turistico invernale calabrese. Negli ultimi due giorni, infatti, sono state disdette numerose prenotazioni fatte per il fine settimana nelle strutture ricettive di Gambarie d'Aspromonte, a causa della mancanza di carburante. "Soprattutto dalla Sicilia - ha detto un'operatore - le disdette sono state numerose. La neve sulle piste c'é, ma molti chiamano per dire che non avendo carburante non possono raggiungere Gambarie"

    A Catanzaro PS scorta gasolio per mezzi pubblici. Non ci saranno interruzioni domani a Catanzaro per il trasporto pubblico urbano e tutte le corse previste si svolgeranno regolarmente. Il gasolio per autotrazione - fa sapere l'azienda di trasporto cittadino Amc - è stato consegnato nel pomeriggio nei depositi aziendali da un'autobotte scortata da Crotone da mezzi della polizia di Stato. La decisione di scortare il carburante da utilizzare per il funzionamento dei servizi di trasporto dell'Amc è stata adottata, in esecuzione di una determinazione assunta dal comitato regionale per l'ordine pubblico, dalla Questura di concerto con Prefettura e commissione straordinaria del Comune.

    Difficoltà raccolta rifiuti a Villa. "Lo sciopero degli autotrasportatori dopo quello siciliano, che ha bloccato l'Italia intera, continua in continente causando notevoli disagi a Villa San Giovanni, con particolare riguardo all'aspetto igienico sanitario che mai aveva visto la città in sofferenza". E' quanto afferma, in una nota, il vicesindaco di Villa San Giovanni, Antonio Messina, assessore ai servizi esterni. "L'indisponibilità di carburante per autotrazione e la contestuale impossibilità, cosi come riferisce Piana Ambiente, di conferire presso gli impianti di destinazione dei rifiuti, chiusi contemporaneamente, rifiuti già raccolti da lunedì scorso - prosegue Messina - ha fatto si che i sacchetti di immondizia si accumulassero anche fuori dai cassonetti già stracolmi. Pertanto, nello scusarci con la cittadinanza per il disagio che non dipende dalla volontà dell'Amministrazione comunale, né da Piana Ambiente, chiediamo ai cittadini la massima collaborazione evitando in questi giorni di conferire i rifiuti al di fuori dei cassonetti vista l'impossibilità di poter proseguire i servizi di raccolta di rifiuti solidi urbani e raccolta differenziata"

    Padroncino: costretto a licenziare. "Nessuno si interessa ai nostri problemi, eppure anche noi abbiamo famiglia e siamo ridotti ai minimi termini dal caro gasolio". Girolamo Giovinazzo, di Trasportounito Fiap, titolare di azienda del settore autotrasporti, è da tre giorni nel presidio in atto nei pressi dello svincolo autostradale di Gioia Tauro. Il blocco è un po' allentato ma l'intenzione è quella di portare avanti la protesta fino alla mezzanotte di venerdì 27 gennaio. "Capisco che da qualche giorno a questa parte - aggiunge - non godiamo di buona stampa ma nessuno, ripeto, si interessa delle problematiche che stiamo sollevando. I problemi per il settore ci sono e sono davvero molto pesanti. Da un anno sono stato costretto a mandare casa sette persone, sette padri di famiglia come me, e se le cose rimarranno nello stato in cui sono adesso c'é il rischio reale di dover licenziare altre due persone. Altre aziende hanno chiuso i battenti". "Ancora c'é chi parla di cifre - prosegue Giovinazzo - ma nessuno si chiede come mai, se un'organizzazione come Trasportounito è tra le meno rappresentative, c'é il 70% dei mezzi fermi nel Paese?".

    Distrutti 150 qli di latte. "Abbiamo lasciato senza latte supermercati, bar, pasticcerie ma soprattutto ospedali, mense e istituti". E' quanto scrive in una lettera inviata al Prefetto di Cosenza, Fulvia Caligiuri titolare dell'azienda "Torre di Mezzo" con sede in Castrovillari. "In tre giorni di blocco - afferma Caligiuri - abbiamo distrutto 150 quintali di latte. E' il caso di dire oltre al danno la beffa. Anche noi diciamo basta al caro gasolio, perché anche noi ne subiamo le conseguenze, ma se a questo aggiungiamo l'impossibilità di distribuire il prodotto, non facciamo altro che peggiorare la già pesante situazione in cui versano le aziende agricole. Mi rivolgo a lei - prosegue la lettera - nella speranza di avere fattive risposte e soluzioni immediate".

    Coldiretti "A rischio 1 mln di kg di prodotti". "Lo sciopero dei tir in Calabria mette a rischio poco meno di un milione di chili di prodotti alimentari deperibili al giorno tra frutta, verdura, latte". E' l'allarme di Coldiretti Calabria lanciato sulla base di una prima analisi degli effetti del blocco dei trasporti sul territorio calabrese. "Un problema che inizia a farsi sentire - fa sapere Coldiretti - soprattutto per quelle imprese agricole che producono ortaggi o latte e che rischiano di vederli andare a male se il blocco dovesse proseguire ancora. Un danno economico rilevante in un momento già difficile per il settore. Gli agricoltori di Coldiretti Calabria domani regaleranno latte, agrumi e verdura a bisognosi e pensionati. Iniziative si terranno a Lamezia Terme, Cosenza, Reggio Calabria. "L'obiettivo della Coldiretti - afferma il presidente di Coldiretti Calabria Pietro Molinaro - è quello di denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi".

    Ministro Passera propone soluzioni. La terza giornata di sciopero dei tir porta ancora disagi, tensioni e scontri in tutta Italia. Nonché i primi 5 manifestanti arrestati. Il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, prova a rassicurare i camionisti: nel 2012 godranno di 170 milioni di euro di riduzione dei pedaggi autostradali ed "in tempi brevissimi" un decreto assegnerà 400 milioni di euro al settore. Ma scoppia anche la protesta dei pescatori, sempre contro il caro-gasolio: un centinaio di persone ha presidiato la Camera facendo anche esplodere petardi. Due manifestanti sono rimasti feriti dopo scontri con le forze dell'ordine. Palermo è stata 'invasa' da 10mila 'forconi', in attesa del vertice a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti ed il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, che alla fine ha parlato di "incontro positivo", ha apprezzato "la disponibilità del Governo" ed ha auspicato "la cessazione di forme di protesta che creano danni". E domani il leader della Lega, Umberto Bossi, riceverà una delegazione di Trasporto Unito, la sigla che sta attuando il fermo.
    PASSERA, ECCO FONDI PER AUTOTRASPORTO - Passera ha ricordato che il Governo ha "ampiamente affrontato le problematiche del settore e ha già individuato possibili soluzioni". L' autotrasporto sarà infatti destinatario di "una riduzione compensata dei pedaggi autostradali pari, per il 2012, a 170 milioni di euro". Inoltre, ha sottolineato, il decreto di ripartizione dei fondi a favore del settore, pari a 400 milioni di euro, "sarà firmato in tempi brevissimi". Nel provvedimento "saranno garantite le risorse per la proroga degli incentivi agli autotrasportatori per l'utilizzo delle vie del mare per un importo pari a 30 milioni di euro". Da parte sua, il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha definito l' emergenza dei tir "il risultato del grande deficit infrastrutturale del nostro Paese, perché il fatto che oltre l'85% delle merci in Italia viaggi su gomma, mette l'Italia in una condizione di grande vulnerabilità, come stanno dimostrando gli eventi di queste ore".
    ANCORA TENSIONI A PRESIDI, ARRESTI - Dopo il morto di ieri, anche oggi non sono mancate le tensioni e gli incidenti ai presidi. E sono arrivati i primi arresti. A Caserta manette a cinque camionisti che inseguito un tir entrato sull'A30 stringendolo verso la carreggiata esterna per costringerlo a fermarsi. Altri due autotrasportatori sono stati arrestati nel tarantino dopo aver aggredito un loro collega che aveva tentato di eludere un blocco. Sulla Pontina, in provincia di Latina, un autista è stato fermato e aggredito perché tentava di superare un blocco organizzato dai camionisti. Dall'aggressione è nata una colluttazione. Due persone sono rimaste ferite. A Livorno, un manifestante si è aggrappato alla portiera di un tir in movimento per convincere l'autista a fermarsi, ma è caduto e si é ferito. Al presidio davanti al casello dell'A14 di Termoli due persone sono state arrestate dopo un violento litigio. Al presidio di Carmagnola (Torino) un manifestante ha subito la frattura di una gamba dopo essere stato investito da un collega che non intendeva rispettare il blocco. Intanto, i prefetti di Ravenna e di Bari hanno seguito l'esempio di quello di Roma firmando un'ordinanza per vietare gli assembramenti di camion.
    PREZZI SU, +21 EURO A FAMIGLIA - Sul fronte spesa, allarme Coldiretti: 50mila tonnellate di prodotti alimentari deperibili al giorno tra latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciano le aziende agricole e le stalle rischiano di essere buttati mentre nei negozi e supermercati le ultime scorte saranno esaurite entro un paio di giorni. L'associazione ha quindi lanciato la mobilitazione 'Coraggio Italia' per regalare prodotti alimentari nelle piazze. Sono quantificati in 100 milioni di euro i danni subiti dall'agroalimentare made in Italy a seguito del blocco della circolazione. E continua la salita dei prezzi: per alcuni ortaggi sono aumentati anche del 40%. Secondo le associazioni dei consumatori, questi pochi giorni di sciopero sarebbero già costati circa 21 euro alle famiglie italiane, ma "la ricaduta sulla spesa mensile di una famiglia potrebbe arrivare a 144 euro in più alla seconda settimana di blocco totale".

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