Processo ndrangheta a Torino: boss interrompe avvocato "Sono innocente" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Processo ndrangheta a Torino: boss interrompe avvocato "Sono innocente"

25 gen 12 Pur di proclamare subito la sua innocenza un presunto boss della 'ndrangheta torinese è arrivato a interrompere seccamente uno degli avvocati che, in aula, tentavano di parlare nell'interesse di tutti gli imputati. E' successo oggi in tribunale alla ripresa del processo "Crimine", dove Giuseppe Catalano, considerato dagli inquirenti al vertice del "locale" di Siderno-Torino, ha preso all'improvviso la parola e, con severità, ha affermato di "non avere fatto niente". Con ogni probabilità Catalano ha frainteso il senso dell'intervento dell'avvocato. In quel momento si stava discutendo la richiesta delle difese di trasferire il processo a Reggio Calabria e il penalista, che è stato apostrofato con un "dica le cose giuste", si stava limitando a ripercorrere i fatti e i personaggi elencati nel capo d'accusa. Gli imputati sono, oltre a Giuseppe Catalano, il fratello Giovanni con Carmelo Cataldo e Rocco Zangrà, arrestati nel 2010 nel quadro di una serie di inchieste che portarono al coinvolgimento di trecento persone. Il procedimento principale, chiamato "Minotauro", è sfociato nei giorni scorsi all'invio dell'avviso di chiusura indagini a 184 soggetti.