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    Scaffali vuoti, Calabria stretta nella morsa dei Tir

     

     

    Scaffali vuoti, Calabria stretta nella morsa dei Tir

    24 gen 12 La Calabria è stretta nella morsa dei tir che con i loro blocchi stanno creando problemi a non finire alla popolazione più che al traffico veicolare. Dopo la benzina, terminata già nelle prime ore del giorno, anche i generi alimentari cominciano a scarseggiare ed in diversi supermercati e negozi calabresi già si vedono i primi scaffali vuoti. Per adesso, è l'analisi di Confcommercio, restano ancora disponibili i prodotti più costosi, ma col passare dei giorni finiranno anche quelli, mentre i negozi non saranno riforniti. E se la protesta andrà avanti, così come pare probabile, almeno ad oggi, nei prossimi giorni sarà molto peggio, con conseguenze pesanti per gran parte delle famiglie. I presidi attuati dai camionisti in sciopero, con il blocco dei mezzi pesanti in transito, sono decine ed interessano tutte le principali vie di comunicazione della regione. Oltre che presidiare tutti gli svincoli dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, i tir stazionano anche sulla statale 106 a Grotteria Mare, all'imbocco della statale Ionio-Tirreno, ed in località Passovecchio, a cinque chilometri a nord di Crotone dove si trova anche il raccordo con l'innesto della statale 107 Silana-Crotonese che conduce a Cosenza; sulla statale 280 "dei due mari", tra Catanzaro e Lamezia, nei pressi dello svincolo di Settingiano; sulla statale 18, a Guardia Piemontese, dove si trova l'innesto della statale 283 che conduce alla A3, Scalea e Tortora. Oltre 200 tir, invece, sono fermi nelle aree di sosta degli imbarcaderi, dove il blocco dei camionisti impedisce il traghettamento dei mezzi pesanti verso la Sicilia. A fare le spese di questa situazione sono anche gli agricoltori, che vedono i loro raccolti marcire per l'impossibilità di trasportarli verso i mercati, ed i produttori di latte che non possono rimandare la mungitura e sono poi costretti a distruggere tutto il latte prodotto. L'esaurimento delle scorte di carburante, poi, ha anche gravi ripercussioni sulla raccolta dei rifiuti. Dopo Cosenza, anche a Reggio Calabria, oggi, è stata annunciata la sospensione della raccolta per l'impossibilità di trasportare i rifiuti in discarica. Ma negli altri comuni calabresi la situazione non è migliore. Ed altri problemi li vivranno da giovedì gli abitanti di Catanzaro che già alle prese con le auto con i serbatoi vuoti, si troveranno anche senza mezzi pubblici. Il mancato approvvigionamento di gasolio, infatti, costringerà la municipalizzata a fermare autobus e scuolabus. Per ovviare alla mancanza di carburante in tutta la regione, il presidente della Figisc, la federazione dei gestori degli impianti stradali di carburante aderente alla Confcommercio, calabrese, Antonino Pedà, che è anche amministratore nazionale della federazione, ha invocato la precettazione. "Abbiamo le autobotti ferme negli impianti - ha spiegato - e non possono muoversi per via dei blocchi. Abbiamo fatto i nostri passi, ma il Governo non ci ascolta. Se la situazione si sblocca, in una giornata possiamo rifornire i vari distributori". Ma che la protesta possa rientrare, almeno a breve, non pare pronosticabile allo stato. In altre regioni italiane la morsa dei tir sembra allentarsi, ma in Calabria il pugno duro dei camionisti va avanti. Sino a quando non si sa.

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