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    Protesta Tir, domani Coldiretti regala frutta e verdura. La UE chiede azioni

     

     

    Protesta Tir, domani Coldiretti regala frutta e verdura. La UE chiede azioni. Chiusi i mercati rionali

    24 gen 12 Gli agricoltori della Coldiretti domani regaleranno a pensionati e famiglie, frutta e verdura bloccata nei campi e nei magazzini a causa dello sciopero dei tir. Lo annuncia l'organizzazione agricola indicando che l'iniziativa si svolgerà a partire da Roma, a piazzale Flaminio ore 10,00, per interessare molte altre città italiane. "Gli agricoltori perdono 50 milioni al giorno per l'impossibilità di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori - sottolinea la Coldiretti - sono sempre più difficili gli approvvigionamenti e i prezzi aumentano". La distribuzione gratuita nella Capitale sarà fatta anche a Ponte Lungo (Alberone) presso la fermata della Metro A, ma appuntamenti sono previsti alla stessa ora a Milano in Piazzale Lodi presso uscita Metropolitana gialla, a Catania in via Etnea nei pressi di villa Bellini, a Bari dinanzi alle Chiese di San Giuseppe in Corso Sonnino (quartiere Madonnella) e San Ferdinando in Via Sparano (quartiere Murat) e in altre città. Obiettivo della Coldiretti, "denunciare le perdite subite dagli agricoltori ma anche combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi".

    Chiusi i mercati rionali. Le proteste degli autotrasportatori hanno fatto saltare i tradizionali mercati in molte città, in Sicilia, Campania e anche al Nord, in Piemonte. Lo segnalano i venditori ambulanti aderenti all'Anva-Confesercenti che chiede al ministero degli Interni di intervenire urgentemente per garantire il normale svolgimento del lavoro per la categoria. "La mancanza di approvvigionamento, principalmente per i prodotti ortofrutticoli provenienti dalla Sicilia - sottolinea il presidente dell'organizzazione, Maurizio Innocenti - i conseguenti costi crescenti, gli interventi scriteriati che hanno provocato anche l'annullamento di alcuni mercati settimanali, stanno creando gravi problemi all'intera categoria dell'ambulantato. Ed in questo contesto, aumenta il rischio che le tensioni sociali provochino gravi scontri, facendo lievitare la pericolosità della situazione". "L'associazione - conclude Innocenti - pur comprendendo le ragioni degli autotrasportatori, chiede allo Stato di garantire il diritto al lavoro ad una categoria, come quella del commercio su area pubblica, già stremata dalla crisi".

    La UE chiede azioni allo Stato. Dopo un'altra mattinata di disagi, contrassegnata da problemi per l'approvvigionamento di carburante e anche di scorte di cibo, il ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, ha assicurato al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, in una telefonata, che il governo italiano intraprenderà tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi, causati dallo sciopero dei Tir. Cominciano a muoversi anche le prefetture. Un'ordinanza del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha imposto lo stop agli assembramenti di mezzi pesanti presso i caselli autostradali all'entrata della Capitale. L'ordinanza, valida da oggi fino a venerdì, prevede una sanzione amministrativa pari a circa 200 euro, il ritiro della patente, della carta di circolazione ed il fermo amministrativo del mezzo. Se dovessero verificarsi strascichi della protesta dei tir che compromettano la sicurezza della circolazione e l'incolumità delle persone, "i prefetti potranno, come avvenuto oggi a Roma, far ricorso all'adozione di apposite, mirate ordinanze contingibili e urgentì, ha assicurato il ministro dell'Interno, richiamando gli autotrasportatori al senso di responsabilità. Cancellieri ha inoltre riferito che sono in corso indagini per accertare la presenza di elementi della criminalità organizzata tra i manifestanti in Sicilia. Intanto, c'é una svolta sul caso del manifestante travolto ad Asti da una collega tedesca. La donna è stata arrestata per omicidio colposo, dopo essere stata sentita per quasi due ore dal procuratore capo Vitari e dal sostituto Vincenzo Paone. Stamani un altro manifestante è rimasto lievemente ferito a Fidenza (Parma) durante il presidio al casello sull'A1. Migliora comunque, secondo l'aggiornamento della Polizia di Stato, la situazione della circolazione autostradale e "non sono segnalate particolari turbative o criticità". La maggior parte dei punti di aggregazione dei manifestanti è sulla viabilità ordinaria, nei pressi degli accessi in autostrada. Per questo la Polizia, vista la presenza di persone che potrebbero effettuare azioni di volantinaggio sulla sede stradale, ha richiamato gli automobilisti in transito alla massima prudenza e a mantenere una velocità moderata. Tra le conseguenze dello sciopero dei bisonti della strada, come annunciato, c'é stato lo stop forzato degli stabilimenti della Fiat con il fermo, a ruota, anche di aziende dell'indotto. In Sicilia, se non riprendono i rifornimenti, potrebbero scarseggiare le scorte dei medicinali. Gli autotrasportatori comunque sembrano intenzionati a sospendere i blocchi nelle prossime ore come annunciato dal segretario generale di Trasporto Unito, Maurizio Longo. Alla protesta dei tir si è sommata anche quella dei pescatori. Nelle Marche, dopo le marinerie di San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche, anche quella di Ancona ha deciso "all'unanimità" di aderire alla protesta. Barche ferme anche nel Napoletano.

    Migliora circolazione autostradale. Migliora la situazione della circolazione autostradale in seguito alle manifestazioni degli autotrasportatori in vari punti della rete viaria nazionale e "non sono segnalate particolari turbative o criticità". Lo rende noto Viabilità Italia della Polizia di Stato nel suo ultimo aggiornamento della situazione sulle strade italiane. La maggior parte dei punti di aggregazione dei manifestanti é sulla viabilità ordinaria, nei pressi degli accessi in autostrada. Per questo la Polizia, vista la presenza di persone che potrebbero effettuare azioni di volantinaggio sulla sede stradale, richiama gli automobilisti in transito alla massima prudenza e a mantenere una velocità moderata. E' stata riaperta l'autostrada A4 in prossimità dell'ingresso a Torino, precedentemente chiusa per una manifestazione. Gli imbarchi da e per la Sicilia dal porto di Villa San Giovanni sono regolarmente fruibili. Si stanno invece registrando difficoltà sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria e sulle autostrade A14 e A16 in Puglia ma per il rifornimento di carburante per gli automobilisti in transito. La Polizia ricorda che la lista completa delle aree di servizio con problemi di approvvigionamento è disponibile attraverso i canali del CCISS e sui siti www.stradenanas.it e www.autostrade.it. Da stamane anche in Sardegna sono stati allestiti dei presidi in provincia di Cagliari ed Oristano, nel porto di Cagliari, sulle SS130 "Cagliari Iglesias", SS131 "Carlo Felice" temporaneamente bloccata al km104 tra Tramatza ed il bivio per Massama, SS195 "Teulada - Carbonia" e sulla SS 293 "di Giba" dove il traffico è rallentato. Sul versante delle strade statali, traffico rallentato sulla SS652 Fondo Valle Sangro in Abruzzo tra Archi e Val di Sangro. Rallentamenti significativi ancora in Emilia Romagna all'altezza di Ravenna sulla SS309, in Calabria sulle SS106, 18, 280, 182 e 283; in Campania SS7, Raccordo di Benevento; in Basilicata SS106 e sulle statali in Puglia.

    Emergenza rifiuti a Reggio e Polistena. A causa dello sciopero degli autotrasportatori, è attualmente bloccata la raccolta dei rifiuti a Reggio per l'impossibilità di inviare i rifiuti nella discarica di Pianopoli (Catanzaro). Analoga problematica si è registrata all'impianto commissariale di Siderno dove è impossibile scaricare i rifiuti organici di provenienza dalla raccolta differenziata. Lo rende noto il Comune. "Ci scusiamo con la cittadinanza per il momentaneo disagio - ha sostenuto l'assessore all'Ambiente Tilde Minasi - ma purtroppo ciò non è dovuto alla volontà dell'Amministrazione né a quella della Leonia i cui operatori, con grande abnegazione e dedizione stanno proseguendo nel loro lavoro garantendo la pulizia delle aree mercatali in attesa che la situazione si sblocchi definitivamente". Lo stesso accade a Polistena dove la fragilità del sistema dei rifiuti calabrese, ci costringe, ogni qualvolta ci sia un intoppo anche esterno al ciclo di smaltimento e stoccaggio dei rifiuti, a dover vedere cumuli di rifiuti per le strade. Oggi è la giusta protesta in atto degli autotrasportatori a determinare una nuova emergenza rifiuti sul territorio". Lo afferma in una nota il sindaco di Polistena, Michele Tripodi. "L'emergenza - aggiunge - è determinata dal fatto che vengono bloccati gli autoarticolati carichi di scarti dei rifiuti lavorati che dall'impianto di Gioia Tauro, dove il nostro comune conferisce, si recano giornalmente alla discarica di Pianopoli in provincia di Catanzaro. Un meccanismo monopolista, questo che fa ruotare tutto attorno alla ad una grande discarica gestita da un privato, che non può reggere a lungo e che presenta gravi lacune e disfunzioni". "Nella speranza - prosegue Tripodi - che la situazione migliori nei prossimi giorni invitiamo i cittadini a non gettare rifiuti per strada; ad evitare consumi abnormi di rifiuto generico e dunque a produrre meno rifiuti possibili; a separare la frazione secca dei rifiuti in casa; limitarsi a gettare rifiuti nei cassonetti generici almeno per tutta la settimana in corso fino a domenica 29 gennaio".

    Confagri Reggio: rischio speculazione sui prezzi. "Come Confagricoltura stiamo seguendo con grande preoccupazione l'evolversi della protesta degli autotrasportatori, che dalla Sicilia è dilagata anche nella nostra Provincia, oltre che in altre realtà del Paese. Protesta che rischia di generare determinati meccanismi speculativi sui prezzi dei prodotti freschi che danneggiano sia i produttori che i consumatori". Lo afferma, in una nota, il presidente di Confagricoltura Reggio Calabria, Antonio Lupini. "Comprendiamo - ha aggiunto - i motivi del dissenso degli autotrasportatori, che investono anche il nostro settore. Purtroppo le azioni di protesta messe in atto, in modo così radicale, stanno mettendo in ginocchio un comparto come quello agricolo già durissimamente provato dalla congiuntura negativa delle ricorrenti crisi di mercato. E questo come provincia di Reggio Calabria non ce lo possiamo assolutamente permettere. Siamo fortemente convinti che non si può rischiare di sottovalutare le conseguenze che una situazione così preoccupante potrebbe avere senza adeguate risposte politiche". "Gli agricoltori, ed in particolare i frutticoltori, dal blocco dei Tir in atto stanno subendo una tripla penalizzazione - ha sostenuto Lupini - sia in relazione alla deperibilità delle merci, sia ai problemi contrattuali derivanti dalla mancata consegna dei prodotti ortofrutticoli verso i mercati nazionali ed europei e verso la Gdo, nonché per il serio rischio che buyer e grande distribuzione rinuncino ad approvvigionarsi dei nostri prodotti, con conseguenze disastrose e irreparabili per le aziende produttrici e per l'intera economia reggina". "Tutto questo - prosegue Confagricoltura Reggio Calabria - in un quadro generale già estremamente critico per il settore primario, che sta subendo le conseguenze di una manovra pesantissima senza, al momento, misure di sviluppo destinate a risollevare l'agricoltura". Da uno studio effettuato dalla Confederazione degli imprenditori agricoli, prosegue la nota, si evidenzia che l'Imu costerà oltre un miliardo di euro solo per i fabbricati agricoli, mentre per i carburanti l'aumento di costi è previsto superiore ai 200 milioni di euro in un anno. "Come organizzazione - ha sostenuto Lupini - confidiamo in un autorevole intervento del governo per assicurare una rapida soluzione alla questione caro-carburanti che interessa tanto anche il settore primario, per evitare ulteriori e gravissimi danni agli agricoltori reggini. Pur sollecitando il comune senso di responsabilità degli autotrasportatori non possiamo essere insensibili ai motivi della protesta, legata alla questione cruciale dei rincari energetici che interessa tanto anche il nostro settore. Le nostre imprese agricole rischiano di essere costrette al fallimento e non intendiamo soccombere senza difenderci". "Se la strada del confronto costruttivo con il Governo non serve - ha concluso - solleciteremo la nostra Confederazione a scegliere altri percorsi per rivendicare il diritto di potere operare in un quadro di minore incertezza".

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