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    Legale De Masi annuncia nuovi processi a banche per usura

     

     

    Legale De Masi annuncia nuovi processi a banche per usura

    22 gen 12 - Il 26 gennaio ed il 2 febbraio prossimi cominceranno, davanti al Tribunale di Palmi, due processi riguardanti la presunta usura ai danni del gruppo De Masi ad opera di alcune banche. Lo rende noto l'avv. Giacomo Saccomanno (legale del gruppo insieme a Antonio Mazzone) secondo il quale si tratta di "processi di grande rilevanza dopo la emissione della sentenza della Corte di Cassazione che ha definito il primo procedimento sull'usura bancaria, fissando una serie di principi che devono essere applicati dai giudici di merito". "Ed i due procedimenti - ha aggiunto Saccomanno - saranno il primo vero banco di prova per i Giudici di merito. La Cassazione ha evidenziato e riconosciuto la esistenza dell'usura bancaria, l'applicazione del principio sancito dall'articolo 644 c.p. per il calcolo del Teg (tutti i costi e le spese parte integrante degli interessi, compresa la Commissione Massimo Scoperto), la non rilevanza delle istruzioni della Banca d'Italia, la possibile responsabilità penale e personale dei presidenti e di tutti gli organi apicali, se dimostrato il dolo specifico. Una sentenza di grande evidenza per far chiarezza sulla materia che ha tanto impegnato la magistratura del Tribunale di Palmi". "In tale contesto - ha sostenuto Saccomanno - le parti civili, Gruppo De Masi, al quale la Corte di Cassazione ha già riconosciuto il diritto ad ottenere il risarcimento dei danni in sede civile per l'usura bancaria subita, dopo la grande soddisfazione per il riconoscimento della fondatezza della battaglia portata avanti da oltre otto anni, intendono dimostrare che non si è trattato di un fatto isolato, ma di un sistema nazionale che ha approfittato dello stato di debolezza delle imprese e dei cittadini, specialmente al Sud ed in Calabria. Un sistema per ottenere i maggiori ricavi da parte delle Banche che, conseguentemente, facevano lievitare incredibilmente le indennità dovute ai manager o presidenti degli Istituti, legati, spesso, ai risultati di bilancio. Quindi, un sistema non involontario, ma realizzato, coscientemente, con la consapevolezza di ottenere i maggiori ritorni dagli interessi applicati ai cittadini ed all'imprese. Il legale ha anche reso noto di avere presentato, insieme all'avv. Mazzone, la lista testi nella quale figurano anche "i presidenti della Banca nazionale del lavoro, Luigi Abete, e della Banca Antonveneta, Dino Giovanni Maria Marchiorello, che potranno precisare i loro comportamenti e quelli dei colleghi di vertice".

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