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    Federfarma Calabria: protesta inevitabile, disattese promesse

     

     

    Federfarma Calabria: protesta inevitabile, disattese promesse

    20 gen 12 Il Presidente di Federfarma di Catanzaro, Vincenzo Defilippo, in una nota evidenzia che "il problema dei ritardati pagamenti dei farmacisti della Provincia di Catanzaro torna tragicamente attuale". "Dopo l'ultimo incontro - prosegue - avvenuto il 16 novembre scorso presso la Presidenza della Giunta Regionale, le promesse sono state nuovamente disattese. Nulla di nuovo rispetto al passato, un copione già scritto e pertanto prevedibile. Se non fosse che in occasione del medesimo incontro c'era stato un impegno preciso questa volta da parte dei massimi vertici della sanità calabrese. Dopo gli ennesimi inutili confronti, siamo indignati dalla mancanza di iniziative costruttive provenienti dalla Parte pubblica e furente dinanzi al meccanismo di finanziamento che l'Azienda ha unilateralmente instaurato per risolvere i propri problemi di liquidità: ritardare i pagamenti ai farmacisti a tempo indeterminato con il solo onere dell'interesse al saggio legale (attualmente all'2,5%) costituisce di fatto una forma di 'finanziamento' che i farmacisti attuano nei confronti dell'Azienda che gestendo i fondi destinati alla copertura della spesa farmaceutica ad un tasso di interesse di gran lunga inferiore a quello che dovrebbe sostenere se facesse ricorso al credito bancario, produce per se stessa un risparmio di spesa. Certamente tale risparmio sarà anch'esso gestito in maniera impropria ma, sta di fatto, che ad oggi e da qualche anno, segnatamente da quando il tasso di interesse legale è all'2,50% i farmacisti titolari di farmacia privata 'finanziano' l'Azienda Sanitaria". "Questa situazione - prosegue Defilippo - è inaccettabile e fortemente osteggiata dai farmacisti che per primi subiscono oneri più elevati per fare ricorso al sostegno bancario a causa di una mala gestio che non è quella della loro attività bensì quella delle Aziende sanitarie da cui attendono i rimborsi. I farmacisti della Provincia di Catanzaro, tornano a farsi sentire per evitare di fare la fine della Sanità calabrese e di essere trascinati nel suo calderone. Lo hanno in parte già fatto con l'inizio delle azioni legali, già pendenti dinanzi al Tribunale di Lamezia Terme, con i Ricorsi per decreto ingiuntivo, a fronte dei quali i responsabili dell'azienda sanitaria provinciale continuano a celarsi dietro il meccanismo del 'blocco dei pignoramenti', come se lo stesso fosse risolutivo di problemi che, al contrario, nelle more si aggraveranno; lo faranno con nuove e più significative iniziative giudiziarie, con lo sciopero e con quanto altro si riterrà necessario a tutelare gli interessi della categoria"

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