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    Falsi certificati per aiutare i boss, 6 arresti dei Ros, tra loro medici

     

     

    Falsi certificati per aiutare i boss, 6 arresti dei Ros, tra loro medici. Sequestrata Villa degli Oleandri

    20 gen 12 Un'operazione dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria é in corso per l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone accusate di concorso in falsa attestazione in atti destinati all'autorità giudiziaria e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, aggravati dalle finalità mafiose. Tra gli arrestati vi sarebbero anche alcuni medici. Al centro dell'indagine, denominata "Reale-Ippocrate" i rapporti tra la cosca Pelle di San Luca e medici dell'Azienda sanitaria di Locri e di una casa di cura privata calabrese, finalizzati ad evitare il carcere agli affiliati. Dalle indagini è stato accertato, in particolare, il rilascio al capo cosca Giuseppe Pelle di certificazioni sanitarie diagnosticanti false patologie neuropsichiatriche, ritenute incompatibili con il regime detentivo.

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    In manette il dott. Quartucci. Tra gli arrestati due medici ed un avvocato. Si tratta di Guglielmo Quartucci, di 59 anni, di Celio (Cosenza), medico responsabile della casa di cura privata per malattie neuropsichiatriche ''Villa degli Oleandri" di Mendicino (Cosenza), di Francesco Moro (57), di Reggio Calabria, in servizio al 118 di Locri, e un avvocato di Cosenza, che ha ottenuto i domiciliari. Inoltre i provvedimenti restrittivi sono stati notificati al boss di San Luca Giuseppe Pelle (53), al figlio Antonio (25), entrambi già detenuti, ed alla moglie di Giuseppe, Marianna Barbaro (45). I Carabinieri hanno anche sequestrato le quote facenti capo a Quartucci della casa di cura Villa degli Oleandri.

    Quartucci aiutò Pelle anche nel 2008. ''Un film ... bello pulito!". Così Francesco Moro, medico del 118 di Locri, si rendeva disponibile ad assecondare la richiesta del boss Giuseppe Pelle di inscenare un finto malore dovuto ad uno stato d'ansia simulato. Il colloquio è stato intercettato il 27 febbraio 2010 dai Carabinieri nell'ambito dell'inchiesta della Dda che stamani ha portato all'arresto di sei persone. L'intesa, secondo gli investigatori è andata effettivamente a buon fine, dal momento che la sera del 2 marzo, Giuseppe Pelle, con la complicità della moglie Marianna barbaro e del figlio Antonio, ha contattato il 118 facendo arrivare un'equipe medica coordinata da Francesco Moro. L'inchiesta è uno sviluppo delle indagini "Reale" condotte negli anni scorsi dai Carabinieri. Dalle intercettazioni a carico di Pelle, gli investigatori hanno scoperto che il boss si rivolgeva a due medici che producevano false certificazioni in cui si attestava che il boss era affetto da "depressione maggiore", grazie alla quale, in passato, Pelle era già stato scarcerato. L'attenzione si è concentrata su Moro e Guglielmo Quartucci, titolare della casa di cura "Villa degli Oleandri" di Mendicino (Cosenza). Secondo l'accusa, Quartucci aveva aiutato Pelle già nel 2008 favorendo un suo ricovero al termine del quale aveva certificato falsamente che era "affetto da sindrome depressiva maggiore con tratti psicotici".

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