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    Individuata a Rosarno area per i migranti. Ministero manda container

     

     

    Individuata a Rosarno area per i migranti. Ministero manda container

    13 gen 12 Una tendopoli per l'accoglienza di circa 300 extracomunitari che si trovano nella Piana di Gioia Tauro per lavorare alla raccolta degli agrumi sarà allestita su un'area di circa 20 mila metri quadri individuata a San Ferdinando già dotata di allacciamenti alle reti elettrica ed idrica. A tale scopo, la Prefettura di Reggio Calabria ha disposto l'immediata acquisizione di una porzione di terreno pari a quattromila metri quadrati. La decisione è stata presa a conclusione della riunione del Tavolo permanente costituito presso la Prefettura per seguire la problematica connessa all'accoglienza di lavoratori extracomunitari presenti nella Piana di Gioia Tauro. Nel corso della riunione, è scritto in una nota della Prefettura, "si è proceduto ad una verifica dello stato di attuazione delle iniziative concordate per far fronte all'accresciuta presenza di lavoratori extracomunitari registratasi nella Piana in concomitanza della campagna agrumicola". All'incontro, presieduto dal prefetto Luigi Varratta, hanno partecipato il sottosegretario alla Protezione civile della Regione, Franco Torchia, il presidente della Provincia di Reggio, Giuseppe Raffa, i sindaci di Rosarno, Elisabetta Tripodi, e di San Ferdinando, Domenico Madafferi, il questore Carmelo Casabona, il comandante provinciale dei carabinieri Pasquale Angelosanto, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Emanuele Franculli, ed il vicario generale della Diocesi di Oppido-Palmi, mons. Giuseppe De Masi. Nelle precedenti riunioni del Tavolo si era infatti evidenziato che i lavoratori si erano concentrati progressivamente in consistenti aggregazioni in alcuni siti, tra i quali in particolare la ex fabbrica Pomona ed il centro storico del Comune di Rosarno, ove vivono in precarie condizioni igienico-sanitarie". Nelle precedenti riunioni era stato anche "sottolineato che nelle ultime settimane erano stati colti segnali di un preoccupante innalzamento del livello di tensione culminato alla fine di dicembre in un'aggressione compiuta a Rosarno, per futili motivi, ai danni di due extracomunitari, facendo temere che si potesse innescare una sequela di atti violenti analoghi a quelli verificatisi nello stesso Comune nel gennaio di due anni addietro. Si era ancora preso atto che le tensioni sociali erano aggravate dalle scarse opportunità occupazionali offerte ai cittadini extracomunitari a causa della complessiva crisi del mercato agrumicolo, che costringe questi ultimi ad una forzata inattività e alla conseguente indisponibilità di risorse finanziare da destinare alle loro esigenze alloggiative". Alla luce di questa situazione, era stata evidenziata la necessità di urgenti interventi per implementare il sistema di accoglienza affiancando altre strutture a quella già attiva in località Testa dell'Acqua di Rosarno, "che da sola non può soddisfare le accresciute esigenze alloggiative essendo attualmente occupata nella sua capienza totale". Da qui la decisione di avviare una ricognizione per individuare un'area idonea all'ubicazione di una tendopoli con una capienza di circa trecento posti. I sopralluoghi effettuati nei giorni scorsi da funzionari della Prefettura, dei vigili del fuoco e dell'Asireg di Reggio Calabria hanno portato all'individuazione del terreno di proprietà della stessa Asireg situato a San Ferdinando.

    Ministero manda container. Una delegazione di cinque persone, in rappresentanza degli immigrati che stanno manifestando in piazza dell'Esquilino, è stati ricevuti al ministero dell'Interno. Tra loro Elio Zappone, legale dell'associazione Progetto Diritti che annuncia: "Siamo stati ricevuti dal prefetto Pria. Ci ha garantito che sono pronti container per cento immigrati di Rosarno e che stanno lavorando con il Comune sul territorio altre aree per l'accoglienza". Tre le istanze principali portate dall'associazione Progetto Diritti all'attenzione del Ministero: "il rinnovo anche nel 2012 dei permessi di soggiorno per motivi umanitari concessi agli immigrati di Rosarno, indipendentemente da un contratto di lavoro; l'allungamento da sei mesi ad un anno del permesso per attesa occupazione; la regolarizzazione generalizzata dei lavoratori immigrati, non limitata a colf e badanti". L'associazione Africalabria invece invece richiesto che "venga istituito un campo con dei container in grado di accogliere i tanti immigrati che non hanno un tetto sotto cui dormire e vivono in condizioni disumane", stimati dall'associazione in 1500 persone. "Oltre alle rassicurazioni sui container - prosegue Zappone - il prefetto Pria si è detto d'accordo con il prolungamento del permesso per attesa occuapazione da sei mesi ad un anno, peraltro avanzato in prima istanza dal ministro Riccardi".

    Martedì arriva il Ministro Riccardi. Il ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, sarà in visita martedì 17 a Rosarno, in Calabria, per occuparsi della "grave situazione sociale e umanitaria determinata anche quest'anno dal massiccio afflusso nella zona di lavoratori stranieri in cerca di occupazione stagionale per la raccolta degli agrumi". Ne dà notizia una nota del Ministero. Il ministro nella mattinata presiederà un vertice in prefettura a Reggio Calabria. Successivamente si recherà a Rosarno per incontrare il sindaco, Elisabetta Tripodi, la cittadinanza e gli immigrati. La grave situazione nella cittadina calabrese è stata al centro oggi di manifestazioni dei migranti che da Rosarno e Foggia sono arrivati a Roma per chiedere aiuto al Governo. E nei giorni scorsi lo stesso sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, aveva scritto al ministro Riccardi per segnalargli la difficile situazione che sta vivendo la comunità, con la stagione della raccolta degli agrumi che attira in quella zona centinaia di lavoratori di origine africana per lavorare nelle campagne. "Per un periodo di 4-5 mesi ci troviamo ad affrontare un notevole afflusso di persone - ha scritto il sindaco - prove di alloggio e mezzi adeguati, che si aggiungono alla comunità di migranti stanziali provenienti dall'est Europa presenti sul territorio, in un Paese di 16 mila abitanti afflitto da una fortissima crisi economica quasi esclusivamente agricola e caratterizzato da una forte presenza della criminalità organizzata". "Per noi - scrive ancora - è molto importante uno sforzo congiunto di tutte le istituzioni perché il Comune non venga lasciato solo con le associazioni di volontariato a dare risposta ai migranti". Il sindaco chiede quindi al ministro un suo intervento a sostegno della comunità, "anche attraverso risorse straordinarie da attivare con urgenza per prevenire disagi e conflitti".

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