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    Imprenditore calabrese. consuocero dei Condello, arrestato a Cesena

     

     

    Imprenditore calabrese. consuocero dei Condello, arrestato a Cesena

    13 gen 12 Avrebbe dovuto essere in soggiorno obbligato a Cesena ma contemporaneamente, secondo l'accusa, continuava a gestire gli affari della cosca calabrese Pasquale Condello, suo consuocero. L'imprenditore calabrese Alfredo Ionetti, 79 anni, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì, insieme ai figli Daniele e Paolo, con l'accusa di associazione mafiosa finalizzata al riciclaggio di denaro proveniente da estorsioni ed usura. Ionetti nel 2009 era stato assolto dalle accuse, ma il tribunale aveva poi disposto con un nuovo provvedimento la confisca dei beni e l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l'obbligo di soggiorno a Cesena. Ma di fatto, secondo gli investigatori, Alfredo Ionetti continuava ad avere pieno potere decisionale all'interno delle imprese che il tribunale di Reggio Calabria aveva affidato ai custodi giudiziali. Per questo è stato arrestato all'alba di oggi dalla squadra Mobile di Forlì, su ordinanza di custodia cautelare in carcere ottenuta dai Pm Fabio Di Vizio, Marco Forte e Sergio Sottani della Procura di Forlì. Oltre ai due figli, di 28 e 27 anni, è stata arrestata anche la "storica" segretaria 45enne di Ionetti. Secondo quanto raccolto dalle indagini, i custodi giudiziali avevano di fatto lasciato nelle mani di Ionetti e dei figli la gestione delle imprese e dei rapporti con i clienti, quasi tutti pregiudicati e alcuni con reati legati alla malavita organizzata.

    Tesoriere della cosca. Alfredo Ionetti, arrestato dalla squadra Mobile di Forlì con i figli Paolo (31) e Daniele (29) e la segretaria Catia Lucchi Casadei, 44 anni, è amministratore di fatto della Sor-Nova, società specializzata nella vendita di camion e tir in Calabria. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip di Forlì Rita Chierici per associazione a delinquere finalizzata "alla commissione di una serie indeterminata di reati di appropriazione indebita, abusivismo finanziario e violazioni agli obblighi e alle prescrizioni inerenti la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza". Nell'operazione, denominata 'Trasporto scelto', è indagato anche un 67enne funzionario di una nota banca locale. La vicenda prese il via nel 2006, quando Ionetti fu colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria. Secondo gli inquirenti l'imprenditore, originario di Reggio Calabria ma residente a Cesena, era il tesoriere della cosca capeggiata da Pasquale Condello, e nella città romagnola, attraverso un istituto di credito locale, riciclava i soldi 'sporchi' delle varie attività illecite, per poi riversarli nei conti correnti della cosca. Nel 2008 Ionetti fu prosciolto dalle ipotesi d'accusa, rimanendo solo l'obbligo della dimora a Cesena. Inoltre due aziende, fra cui la Sor-Nova, a lui riconducibili, vennero messe in amministrazione giudiziaria, in quanto beni sottoposti a confisca non definitiva. L'operazione in corso parte da una recente segnalazione della Banca d'Italia su presunte operazioni sospette su un conto corrente intestato ad Alfredo Ionetti utilizzato per l'incasso di cambiali provenienti da Calabria e Sicilia per conto di imprese di autotrasporti. Secondo i magistrati, come riportato nell'ordinanza, dalle indagini sarebbe emerso come Ionetti "conservava un pieno potere decisionale e di direzione dell' impresa, nell'esercizio del quale si appropriava dei titoli e delle somme di denaro". In sostanza i due amministratori giudiziali avrebbero di fatto lasciato continuare a Ionetti e figli la gestione dell'azienda e dei clienti (tutti calabresi e in gran parte con precedenti di mafia). Particolarmente approfondite, e ancora in corso, le indagini nel settore dell' autotrasporto, un settore, secondo quanto emerso, particolarmente a rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

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