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    Gestivano spaccio droga a Catanzaro operazione di Polizia in Calabria, 25 arresti

     

     

    Gestivano spaccio droga a Catanzaro operazione di Polizia in Calabria, 25 arresti

    11 gen 12 E' in corso un'operazione della squadra mobile di Catanzaro per l'esecuzione di 25 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip, su richiesta della Dda, a carico di componenti di due organizzazioni criminali che gestivano un vasto traffico di droga nel capoluogo calabrese. Le due organizzazioni erano collegate a cosche della 'ndrangheta delle province di Reggio Calabria e di Vibo Valentia che provvedevano a fornire la droga. Nel vibonese, in particolare, i collegamenti delle due organizzazioni erano con la cosca Mancuso, una delle piu' note e potenti della 'ndrangheta. Alle persone coinvolte nell'operazione viene contestata l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, oltre a innumerevoli episodi di spaccio.

    Gli arrestati. Le persone arrestate nell'operazione Doppio Canale sono i catanzaresi Salvatore Caserma, di 64 anni; Vittorio Gentile (37), Vittorio Nicoletta (30),Nuccio Berlingieri (31) (già detenuto), Nino Passalacqua (37) (già detenuto); Gaetano Muscia (47) di Tropea; Rocco Pasqualone (42) di Taurianova e Giovanna Calciano, di 49 anni, di Matera (già detenuta). Altre due persone resesi irreperibili sono ricercate. Disposti gli arresti domiciliari a carico di Valentino Biamonte di 32 anni, Antonio Giorgianni (33), Enzo Lamanna (37) Carmine Mauro (34), Giuseppe Procopio (29), Rocco Stranieri(31), Giuseppe Zaffino (34), Ivan Corapi (36) (già detenuto), Nicola Passalacqua (49) (già detenuto), tutti catanzaresi; di Domenico Ruga, di Monasterace, (54), Maurizio Citraro (49) ed Emanuele Iannazzo (30) di Lamezia Terme. Obbligo di dimora per Renato Marcello di 52 anni di Zagarise, Sergio Marino (36) di Simeri Crichi, e Emanuele Nicoletta, (22) di Catanzaro. Calciano, Caserma, Gentile, Muscia, Nicoletta, Pasqualone, Citraro, Giorgianni, Ruga e Zaffino sono ritenuti responsabili di traffico di sostanze stupefacenti, mentre gli altri sono accusati di una serie di reati di spaccio. Una delle due persone indagate resesi irreperibili deve rispondere di vendita illegale di 10 bombe a mano e armi da guerra, mentre Berlingieri e Bevilacqua di furto aggravato ed estorsione.

    Cosche si erano divise la piazza. Agivano in maniera pienamente autonoma ma si erano divise la 'piazza' di Catanzaro le due organizzazioni criminali specializzate nello spaccio della droga sgominate dalla squadra mobile della Questura di Catanzaro con l'operazione 'Doppio Canale'. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro Livio Sabatini a conclusione delle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro che hanno evidenziato la presenza di un'organizzazione dedita al narcotraffico con diverse ramificazioni sia in fase di approvvigionamento che di smercio delle sostanze stupefacenti. Da qui il doppio canale di approvvigionamento con referente Rocco Pasqualone sul versante tirrenico reggino nella zona della Piana di Gioia Tauro, mentre nella zona ionica a Monasterace il riferimento era Domenico Ruga. Tra i due gruppi criminali esistevano contatti in particolare a livello di intermediari. Nel corso di una conferenza stampa, presenti il procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo, il vice Giuseppe Borrelli, il questore di Catanzaro Vincenzo Roca e il capo della mobile Rodolfo Ruperti, è stato messo in rilievo il ruolo di Gaetano Muscia, ritenuto un elemento di spicco della criminalità vibonese, collegato con la cosca Mancuso di Limbadi, che smerciava stupefacenti sia nel capoluogo calabrese che in Basilicata e Puglia. Nell'ambito delle indagini sono state effettuati sequestri di cocaina, marijuana e hashish. "Pensiamo - ha detto il procuratore Lombardo - di avere messo ai margini e in condizioni di non nuocere un buon numero di soggetti molto attivi nell'ambito dello spaccio delle sostanze stupefacenti".

    L'operazione effettuata oggi dalla Squadra Mobile di Catanzaro contro un'organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti "costituisce nuova conferma dell'efficacia dell'azione di contrasto di autorità giudiziaria e forze di polizia al crimine mafioso del territorio, in ogni sua articolazione". Lo afferma il sottosegretario all'Interno, Carlo De Stefano. "Perché la lotta alla 'ndrangheta sia sempre piu' incisiva, tuttavia - aggiunge De Stefano - è indispensabile che le Istituzioni possano contare sul supporto determinante degli onesti. Al questore di Catanzaro e ai suoi uomini esprimo vive congratulazioni per l'esito dell'intervento".

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