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    Intimidazione a Comune Isola Capo Rizzuto, incendiato portone

     

     

    Intimidazione a Comune Isola Capo Rizzuto, incendiato portone

    08 gen 12 ella tarda serata di ieri persone non identificate hanno incendiato il portone del Municipio di Isola Capo Rizzuto. L'intervento dei vigili del fuoco, avvertiti da alcuni passanti, ha consentito di evitare che le fiamme si estendessero all'interno del palazzo comunale. Il sindaco, Carolina Girasole, ha detto che l'intimidazione "rappresenta un messaggio lanciato da determinati poteri occulti che si oppongono alla crescita di Isola Capo Rizzuto. Sono poteri ai quali, evidentemente, danno fastidio la continuità amministrativa che stiamo assicurando ed il nostro impegno sul concetto di bene comune che stiamo tentando di diffondere soprattutto tra i giovani. Proprio venerdì scorso avevamo dato notizia di alcuni progetti del Comune destinati ai giovani per l'utilizzo a fini sociali di quattro immobili confiscati alla 'ndrangheta. Sono poteri che vogliono indebolire le Amministrazioni perche' solo così possono governare gli enti locali sostituendosi al popolo". "Tutti devono capire, invece - ha detto ancora il sindaco Girasole - che nessuno può permettersi di intimidire un'Amministrazione locale con lo scopo di farla dimettere. La verità è che la stabilità delle amministrazioni comunali consente una crescita del territorio che, evidentemente, ad Isola Capo Rizzuto qualcuno non vuole. Questa stabilità ed il concetto di bene comune, sul quale stiamo insistendo, rappresentano due momenti fondamentali per la crescita del nostro paese ed è evidente che l'intimidazione che abbiamo subito ha lo scopo di fare in modo che tutto questo non avvenga".

    "Nel condannare fermamente il vile atto perpretato ai danni del Comune di Isola Capo Rizzuto, esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco, Carolina Girasole". Lo afferma, in una nota, Adriana Musella, presidente del coordinamento nazionale antimafia Riferimenti. "Carolina Girasole - aggiunge Musella - si batte, con grande coraggio, contro la criminalità, amministrando tra non poche difficoltà. Le rinnoviamo affetto e stima e le confermiamo la nostra vicinanza".

    Don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, ha telefonato al sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, esprimendole solidarietà per l'attentato incendiario fatto contro il Municipio. "Don Luigi - ha detto Carolina Girasole - mi ha espresso anche la sua vicinanza invitandomi a non mollare e ad andare avanti. Sei nei nostri pensieri, ha aggiunto, e ci sentiamo molto vicini ad Isola Capo Rizzuto". "Io - ha detto ancora il sindaco di Isola Capo Rizzuto - l'ho ringraziato per la solidarietà e l'ho rassicurato che il nostro impegno sarà quello di sempre". Girasole ha riferito anche di avere ricevuto telefonate di solidarietà da alcuni sindaci calabresi, dalla deputata Doris Lo Moro e dal presidente di Legautonomie della Calabria, Mario Maiolo.

    "Iniziare l'anno con un nuovo attacco da parte della criminalità organizzata alle istituzioni democratiche del territorio non è certo facile, ma non per questo bisogna mollare la presa. Anzi, è necessario proseguire nel lavoro di ripristino della legalità sui territori a più alto rischio mafioso come nel caso di Isola Capo Rizzuto". Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale Salvatore Pacenza, del Pdl, segretario della Commissione contro la 'ndrangheta, facendo riferimento all'incendio appiccato contro il portone d'ingresso del Municipio di Isola Capo Rizzuto. "Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Carolina Girasole - aggiunge - sono coraggiose e soprattutto puntano il dito verso quelli che lei stessa definisce poteri occulti in opposizione alla crescita sociale e civile di Isola Capo Rizzuto. Fa specie che questo atto intimidatorio avvenga a solo un giorno di distanza, come ricordato sempre dal sindaco, dalla notizia che quattro immobili confiscati alla 'ndrangheta sarebbero stati destinati all'utilizzo per fini sociali attraverso alcuni progetti del Comune rivolti ai giovani. Ecco, proprio questi potrebbero essere i cosiddetti poteri occulti di cui parlava il sindaco". "Noi confidiamo adesso - conclude Pacenza - nella forza stabilizzante della democrazia e nel tempestivo intervento di forze dell'ordine e magistratura per fare chiarezza sull'accaduto, ma auspichiamo anche e soprattutto una massiccia reazione da parte della società civile di Isola Capo Rizzuto così come ha già fatto altre volte in casi simili".

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