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    Intimidazione a coop Goel, reazioni e commenti

     

     

    Intimidazione a coop Goel, reazioni e commenti

    03 gen 12 "Esprimiamo la nostra solidarietà al Consorzio Goel e la nostra più ferma condanna per l'atto terroristico di cui è stato vittima ieri, quando un ordigno è stato fatto esplodere a Caulonia davanti all'ingresso del locale di prossima apertura destinato ad ospitare un ristorante multietnico". Lo afferma il presidente dell'Arci, Paolo Beni, in una dichiarazione congiunta col responsabile calabrese dell'associazione, Gennaro Di Cello. "Si tratta di un atto gravissimo - aggiunge - contro un importante progetto di inserimento lavorativo di immigrati rifugiati politici avviato a Caulonia dal Consorzio Goel. E' il secondo atto di violenza e di intimidazione mafiosa verificatosi in Calabria in pochi giorni contro organizzazioni di Terzo settore impegnate quotidianamente a lavorare per affermare percorsi di legalità, di accoglienza e di inclusione sociale. Nei giorni scorsi la nostra solidarietà era stata rivolta alla Comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza e al progetto Luna Rossa, centro di accoglienza per minori stranieri ospitato nella sede, oggetto dell'attentato, confiscata alla 'ndrangheta. Oggi la nostra vicinanza si rivolge al Consorzio Goel da sempre impegnato nella Locride e in Calabria in azioni di sviluppo locale e pratiche di legalita'". "Messaggi di sdegno e condanna - dice ancora beni - sono giunti da esponenti di tutte le forze politiche, dalla società civile e da cittadini comuni. Ma purtroppo siamo ancora qui a parlare, a condividere sentimenti di cordoglio e di offesa e ad indignarci. Non bastano la solidarietà e l'indignazione. E' necessario che la comunità tutta, cittadini, forze sociali e istituzioni, si mobiliti a difesa e a sostegno di iniziative di grande importanza sociale come quelle che vengono colpite in questi giorni in Calabria. E' attraverso l'affermazione dei diritti dei migranti e la creazione di nuove forme di lavoro che può nascere la vera integrazione e affermarsi il senso di una società più giusta nella quale prosperino legalità e giustizia"

    "E' davvero grave ed intollerabile l' attentato rivolto contro la Cooperativa Goel, in Caulonia". E' quanto afferma, in una nota, Angela Napoli, deputata di Fli, componente della Commissione parlamentare antimafia. "La missione che la Goel porta avanti da anni a favore del cambiamento socio-economico della Locride e della Calabria - prosegue Napoli - è a tutti nota e nessuno può osare di interrompere o minare questa preziosa e meritoria opera, per la quale la Calabria onesta deve solo riconoscenza. Nel ribadire sincera solidarietà al presidente del Consorzio, Vincenzo Linarello, ed a tutti i soci, li invito a proseguire nella loro meritoria attività di cooperazione, consapevoli che i cittadini onesti sono con loro".

    Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, in una nota, ha espresso sdegno per "l'atto intimidatorio ai danni di un locale di Caulonia nel quale il Consorzio di cooperative sociali Goel stava predisponendo un laboratorio d'inserimento lavorativo per gli immigrati rifugiati politici presenti nei propri progetti di accoglienza". "Sono molto turbato - ha detto Speranza - per l'ennesima intimidazione nei confronti di realtà che lavorano nel sociale creando percorsi di solidarietà, accoglienza e integrazione indirizzati alla fasce più deboli della popolazione. Solo pochi giorni fa un ordigno era stato fatto esplodere davanti l'ingresso del centro per minori stranieri non accompagnati della comunità Progetto Sud di Lamezia Terme in un bene confiscato. Per questo mi unisco a tutti quelli che hanno condannato questo gesto intollerabile ed esprimo la mia vicinanza, e quella della comunità di Lamezia che rappresento, al gruppo cooperativo Goel, ai loro associati ed a tutti gli utenti". "Sono convinto - ha concluso - che il consorzio continuerà la propria attività con ancora maggiore determinazione e forza dimostrando che c'é una Calabria migliore che crede nella legalità e nello sviluppo"

    "Non si arresta la serie di attentati operati ai danni di strutture sociali che operano nel terzo settore. A distanza di pochi giorni si registra un nuovo e vile attacco al "sociale calabrese". Lo afferma in una nota il presidente della Confcooperative della Calabria, Santo Vazzano. "Dopo gli attentati - prosegue - alla Progetto Sud di Lamezia Terme, alla Sovereto Verde Blu cooperativa sociale di Isola Capo Rizzuto, alla Coriss cooperativa sociale di Santa Severina, alla Chirone cooperativa sociale di Catanzaro presso il centro di accoglienza per minori extracomunitari del Comune di Torre di Ruggiero, e le continue e singolari offensive consumate ai danni del consorzio di cooperative sociali Jobel di Crotone, non si arresta la serie di attentati operati ai danni di strutture sociali che operano nel terzo settore, infatti, a distanza di pochi giorni si registra un nuovo e vile attacco al 'sociale calabrese' spostandosi nella provincia di Reggio Calabria a danno del Consorzio di cooperative sociali Goel di Roccella Ionica dove un ordigno è esploso davanti all'ingresso del locale che il consorzio stava predisponendo come laboratorio d'inserimento lavorativo per gli immigrati, rifugiati politici, presenti nei propri progetti di accoglienza". "Mi chiedo - aggiunge Vazzano - quale sia la regia che guida queste mani criminali e soprattutto, quali gli interessi che spingono a tali atti intimidatori, ritenendosi fortemente indignato da atti che inquinano tutta la società civile calabrese anche quella onesta e che lavora. L'attività delle strutture colpite è riconosciuta da tutti, operano da anni sui rispettivi territori, realizzando un completo rifiuto delle logiche dei poteri occulti e illegali che governano il territorio, attivandosi quotidianamente nell'impegno contro la criminalità organizzata. Per la stima e l'apprezzamento delle attività svolte che si riconoscono a tali strutture, netta è la condanna e lo sdegno che Confcooperative Calabria intende dimostrare per gli avvenimenti criminali avvenuti".

    "Vi manifestiamo la vicinanza della cooperazione trentina e vi diciamo che, nella misura delle nostre possibilità concrete, non smetteremo di agire al vostro fianco". Così il presidente della Cooperazione Trentina, Diego Schelfi, scrive a Vincenzo Linarello, presidente del consorzio sociale Goel, dopo l'ordigno fatto esplodere ieri davanti all'ingresso di un locale a Caulonia (Reggio Calabria), che Goel stava predisponendo come laboratorio d'inserimento lavorativo per gli immigrati rifugiati politici presenti nei propri progetti di accoglienza. "Ancora una volta - prosegue Schelfi - venite pesantemente intimiditi e colpiti per l'impegno sociale che avete saputo e sapete esprimere nella realtà difficile di Calabria. Risulta effettivamente difficile concepire il fatto che si debba costantemente vivere, lavorare, agire sotto la minaccia di organizzazioni mafiose che continuano quasi indisturbate a intrecciare economia ed economia criminale. Che continuano a considerare il territorio come 'loro'. Per questo la vostra azione è valorosa. In questo paese pieno di problemi economici e sociali simili a quelli del resto d'Europa registriamo la 'originalita'' della presenza di mafia, 'ndrangheta e camorra sempre maggiore e sempre piu' dilagante verso Nord. Per questo il vostro lavoro è indispensabile. Solo attraverso l'educazione é ipotizzabile un contenimento o l'inizio della contrazione della criminalizzazione di interi territori".

    La Banca Etica, in una nota, esprime solidarietà e vicinanza al Gruppo Cooperativo Goel che nei giorni scorsi ha subito un grave atto intimidatorio. "Il Gruppo Cooperativo Goel - è scritto in una nota - gestisce diversi progetti di accoglienza di rifugiati politici e di minori stranieri non accompagnati insieme al Comune di Caulonia e ad altri Comuni della Locride. Il locale danneggiato si trova a Caulonia, ed era stato affittato da Goel con l'intenzione di avviare un ristorante multietnico dove preparare e inserire al lavoro gli ospiti dei progetti di accoglienza. Goel è un socio e un cliente storico di Banca Etica, altamente rappresentativo del tipo di impresa sociale che Banca Etica vuole sostenere per il suo impegno a favore della giustizia sociale, della legalità e della sostenibilità". "In queste dolorosa circostanza - prosegue - Banca Etica rinnova a tutto il Gruppo Goel la propria solidarietà e la vicinanza, nella convinzione che questo tentativo di intimidazione non affievolirà la forza e il coraggio con cui Goel porta avanti le attività di accoglienza degli immigrati, per sottrarli al controllo della malavita e guadagnarli all'integrazione e allo sviluppo".

    "Il 2012 si apre nel segno della continuità degli attentati alle associazioni, alle cooperative e alle aziende che in questa regione cercano di curare un malato ormai terminale: la nostra libertà. Il Consorzio di cooperative sociali GOEL, nato nella locride per dare una risposta forte contro le vessazioni della 'ndrangheta e contro chi paralizza le risorse della nostra regione, ha subito l'ennesimo avviso a cessare le proprie attività". Lo afferma, in una nota, il presidente dell'Associazione 'Io resto in Calabria', Anna Laura Orrico. "Il lavoro crea libertà - aggiunge - e la libertà, si sa, é uno strumento pericoloso per chi criminosamente ci vuole controllare. Cosa fare oltre a dimostrare la nostra solidarietà e vicinanza al presidente del Consorzio Goel, Vincenzo Linarello, e a tutte le persone che lavorano insieme a lui per dare un'opportunità di vita dignitosa ai giovani della locride, agli immigrati e ai rifugiati politici che arrivano sulle coste della nostra regione. Non basterà un'altra manifestazione se prima tutti i calabresi non ci saremo resi conto che stiamo perdendo la libertà di vivere nel nostro territorio, la libertà di lavorare, la libertà di dare una casa ai nostri figli". "Il tumore - dice ancora Anna Laura Orrico - è diventato metastasi. I medici che cercano di arginare il male sono pochi e l'unica speranza è che le cellule di questo corpo, ormai quasi esanime, che è la Calabria, si ribellino per sradicare la malattia. Le cellule siamo noi, ed è arrivato il momento di affrontare seriamente questo cancro che si chiama 'ndrangheta, che ha preso le forme di una mentalita' mafiosa e clientelare che pervade ormai i comportamenti di tutti o quasi. Parliamo, dunque, del malato e della malattia ovunque sia possibile e non lasciamo che il silenzio acceleri la metastasi".

    "E' stata definita 'azione preventiva' della 'ndrangheta contro un'esperienza positiva che stava prendendo vita a Caulonia. L'ordigno fatto esplodere la notte di San Silvestro davanti all'ingresso del ristorante 'La Grotta', gestito da un gruppo di migranti nell'ambito di un progetto che vede insieme Comune di Caulonia e Cooperativa Goel, è un atto indegno e vigliacco che va condannato senza mezzi termini e senza tentennamenti". Lo afferma il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera, che esprime "solidarietà e vicinanza all'Amministrazione comunale di Caulonia, al sindaco Ilario Ammendolia ed alla cooperativa Goel". "Due esempi - aggiunge Nucera - il primo istituzionale ed il secondo sociale, che rappresentano l'evoluzione positiva di un modo di intendere l'accoglienza, l'integrazione, la solidarietà e l'uguaglianza tra i popoli. L'attentato di Caulonia, al di la dello sconcerto e dell'indignazione iniziali, deve diventare, invece, l'occasione per rafforzare l'impegno e la mobilitazione sociale per la legalità e l'affermazione dei diritti di tutti. Un obiettivo verso il quale tutti, a qualsiasi livello sociale o istituzionale impegnati, dobbiamo convergere. Sono e resterò sempre a fianco dei soci della Cooperativa Goel. Li invito ad andare avanti con coraggio e speranza". "Il mio auspicio - conclude il consigliere regionale - è che le istituzioni, nell'ambito dei rispettivi interventi di politiche sociali, diano un segnale altrettanto risoluto ed univoco, finanziando la ristrutturazione del ristorante che qualcuno ha tentato, ribadisco inutilmente, di chiudere preventivamente. E' un logica che non possiamo far passare: quella di una prevaricazione violenta che sta rischiando di minare e condizionare in maniera irreversibile l'intera società calabrese".

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