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    Sono 22 i feriti dai botti in Calabria, uno ha 10 anni. A Cosenza nessun ferito

     

    Il Capodanno a Cosenza

     

    Sono 22 i feriti dai botti in Calabria, uno ha 10 anni. A Cosenza col divieto nessun ferito

    01 gen 12 Sono ventidue le persone, tra cui un ragazzo di dieci anni, rimaste ferite in Calabria durante i festeggiamenti per il nuovo anno a causa dei botti e di proiettili vaganti. Il maggior numero di feriti sono stati registrati in provincia di Reggio Calabria e Catanzaro. A Villa San Giovanni e Siderno, nel reggino, tre persone sono state lievemente ferite da colpi d'arma da fuoco sparati durante i festeggiamenti. Le loro condizioni non destano preoccupazione. Sempre in provincia di Reggio Calabria vengono segnalati altri sei feriti a causa dell'esplosione dei botti. In provincia di Catanzaro il bilancio è di otto feriti. Due persone, di 46 e 53 anni, hanno subito l'amputazione di una mano mentre un venticinquenne del capoluogo calabrese ha perso un occhio. Altre cinque persone hanno subito delle ferite lievi con prognosi che vanno dai 7 ai 30 giorni. A Crotone un ragazzo di 10 anni si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale perché è rimasto lievemente ferito ad una gamba da un proiettile vagante sparato durante i festeggiamenti per il capodanno. A Vibo Valentia il bilancio è di tre feriti di cui un uomo di Soriano ha subito l'amputazione di un dito. In provincia di Cosenza viene segnalato solamente un ferito a Rossano le cui condizioni non destano preoccupazione.

    Cosenza senza botti e senza feriti. E' stata sostanzialmente rispettata l'ordinanza del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, con la quale veniva vietato l'utilizzo di botti durante i festeggiamenti per il capodanno. Nella città di Cosenza, infatti, proprio in virtù dell'ordinanza quest'anno non si sono verificati feriti a causa dell'utilizzo di ordigni pirotecnici. Durante la notte nel capoluogo sono stati effettuati controlli da parte delle forze dell'ordine affinché venisse rispettata l'ordinanza emessa dal sindaco Occhiuto anche se qualchhe fuoco pirotecnico di lieve entità è stato brillare comunque. Proprio niente in confronto alla "guerra" degli altri anni. L'ordinanza, in vigore da ieri sera alle 20 e fino a stamane alle 6, prevedeva per i trasgressori multe da 25 a 500 euro.

    In Italia 2 morti. E' di due morti e 561 feriti (e non 595, come riferito dalla fonte in un primo momento) il bilancio complessivo, fatto dalla Polizia di Stato, delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno. Il numero dei feriti è in aumento (498 lo scorso anno), ma sono diminuiti quelli con lesioni oltre i 40 giorni (35 rispetto a 44). "I dati relativi agli incidenti verificatisi nel corso dei festeggiamenti della notte del 31 dicembre 2011-1 gennaio 2012 evidenziano ancora una volta - sottolinea la Polizia - come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti all'uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali". Le due vittime sono il ristoratore di Casandrino (Napoli), "deceduto per l'uso insensato di armi da fuoco e per il quale sono in corso indagini da parte della polizia" e l'uomo rimasto ucciso a Roma "per lo scoppio di un grosso ordigno". Tra i 561 feriti viene evidenziato il dato relativo ai minori di 12 anni, che è di 76 feriti. Da sottolineare anche il dato relativo alla "produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici 'bombaroli' rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli". La Polizia rivolge "un richiamo forte affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli".

    Sono 437 i denunciati. Nell'attività di prevenzione degli incidenti di fine anno, le forze di polizia hanno arrestato o denunciato in tutta Italia 437 persone. Sono stati inoltre sequestrati quasi 1.200 lanciarazzi, 8 armi comuni da sparo, oltre 157 munizioni, oltre 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, quasi 3 tonnellate di polvere da sparo, oltre 8,5 tonnellate di prodotti esplodenti artigianali e più di 11.000 detonatori (lo scorso anno erano stati meno di 300).

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