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    Coldiretti "Multinazionali riconoscano giusto valore produzione calabrese"

     

     

    Coldiretti "Multinazionali riconoscano giusto valore produzione calabrese"

    28 feb 12 Si può scrivere una pagina nuova per l'agrumicoltura da industria a Rosarno e nella Piana di Gioia Tauro. A sostenerlo è la Coldiretti calabrese che invita le multinazionali del settore ad "accorciare la filiera e a sottoscrivere un contratto di trasparenza e remunerativo per le imprese agricole". "Le multinazionali dell'aranciata, in particolare la coca-cola, in trasparenza e nel rispetto delle regole commerciali - afferma Pietro Molinaro - riconoscano alla produzione calabrese il giusto valore, nel rispetto dei valori di eticità e dei vincoli sociali a beneficio dei cittadini-consumatori e dell'economia di un territorio. Da oltre un anno e mezzo siamo impegnati a far emergere le contraddizioni di un sistema che mostrava 'crepe' da ogni parte. Niente remunerazione per i produttori (0,7 i centesimi pagati per un chilo di arance) con i frutti che non vengono raccolti, bassa paga per i lavoratori extracomunitari, chiusura delle industrie di trasformazione. Di fatto, una situazione economica che ha compromesso anche l'indotto nonché il territorio dal punto di vista ambientale". "Da sempre abbiamo condannato - prosegue Molinaro - e continuiamo a farlo forme di illegalità, di infiltrazioni e di pratiche commerciali scorrette, prova ne sono i protocolli di intesa firmati con le autorità preposte all'ordine pubblico ed alla sicurezza alimentare dei cittadini. Quell'ombra di razzismo, che lo ribadiamo, non appartiene alla cultura dei calabresi, che, nei secoli e tutt'ora fanno dell'accoglienza e della solidarietà i caratteri distintivi di una regione, deve diradarsi e sparire. Una intesa in tal senso sarebbe una grande novità perché accorcerebbe e razionalizzerebbe la filiera e consentirebbe di aumentare la competitività del succo di agrumi calabrese favorendo un'equa remunerazione al mondo della coltivazione dando serenità ad un settore strategico per valore economico e occupazionale in questa area della regione. Una certificazione etica da spendere su un mercato sempre più esigente ed attento".

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