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    CGIL "Più ragioni per sciopero tarsporti in Calabria"

     

     

    CGIL "Più ragioni per sciopero tarsporti in Calabria"

    24 feb 12 "Il prossimo primo marzo Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil-Trasporti hanno proclamato lo sciopero generale nazionale per protestare contro l'insostenibile situazione in cui si trova il settore dei trasporti e della mobilità in tutto il Paese, nel Mezzogiorno e in modo particolare in Calabria, dove il sindacato ha ancora più ragioni per scioperare". Lo sostiene, in una nota, il segretario generale della Filt-CGIL Calabria, Nino Costantino. "Innanzitutto - aggiunge - la cancellazione dei treni notturni e a lunga percorrenza che ha spezzato di fatto il Paese isolando la Calabria. C'é, in queste decisioni, una cinica politica antimeridionale dell'Ad delle FS, Mauro Moretti; una responsabilità evidente del Governo Berlusconi che ha tagliato le risorse ed una responsabilità dell'attuale Governo che non le ha ripristinate. La Calabria, invece, ha necessità di avere collegamenti veloci e moderni con il resto del Paese anche per consentirle di uscire fuori dal degrado economico in cui si trova e per creare le condizioni di un indispensabile sviluppo. Fs e Governo devono rapidamente dare risposte concrete senza pensare che il problema si risolva, tra qualche tempo, con il ripristino di uno o due treni, ma prevedendo la riattivazione di tutti i treni cancellati, attualmente parcheggiati e non utilizzati. Il gruppo FS non può decidere di tramortire oggi la Calabria con il taglio dei treni, che ha provocato esubero di personale, per poi affossarla definitivamente nel futuro visto che il livello di investimenti per la nostra Regione si ferma al 3,5% del totale". "Lo sciopero generale dei trasporti - dice ancora Costantino - ha anche l'obiettivo di fermare lo stillicidio sul sistema della mobilità calabrese, dai tempi infiniti e dalla mancanza di risorse della SA-RC, al debole sistema stradale della Regione, al potenziamento vero e produttivo del porto di Gioia Tauro, ad un sistema aeroportuale in grado di sostenere i bisogni e le esigenze dei cittadini calabresi. Ma lo sciopero del 1 marzo deve evidenziare anche le responsabilità del governo regionale soprattutto in riferimento al trasporto pubblico locale. Senza nascondere le responsabilità delle diverse Giunte che hanno governato la Calabria, oggi siamo di fronte ad un Piano regionale dei trasporti fermo a 15 anni fa e senza alcuna razionale programmazione del sistema della mobilità regionale. Nei giorni addietro, esponenti di questo governo regionale in risposta alla manifestazione della CGIL hanno detto che le nostre proteste e le nostre proposte sono condivisibili. Bene, si passi allora dalle parole ai fatti. Si presenti il Piano regionale dei trasporti, si predisponga immediatamente la legge sull'Azienda unica regionale del trasporto pubblico locale, si rispetti l'accordo su Ferrovie della Calabria, si riaprano subito le ferrovie taurensi, si dia respiro e futuro a centinaia di lavoratori che tra qualche mese rischiano di essere espulsi dalle proprie aziende. Ed inoltre si faccia come in tutte le altre Regioni del Paese: si applichino le penali a Trenitalia quando sopprimono treni regionali o non garantiscono i servizi previsti".

    Sciopero 1 marzo confermato. "Confermato giovedì 1 marzo lo sciopero generale di 4 ore di tutti i trasporti per la grave condizione del settore nel Paese, aggravata dalle decisioni del Governo". Lo ricordano, in una nota unitaria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che "dalla protesta sono esclusi, su indicazione della Commissione di Garanzia, il trasporto aereo e, in vista dello sciopero generale il 13 marzo, la regione Sardegna". "Stop invece - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - alla circolazione ferroviaria dalle 14 alle 18 ed alle attività connesse di pulizia e ristorazione. Si fermeranno le ultime quattro ore della prestazione lavorativa gli addetti all'accompagnamento notte. Secondo modalità locali si fermeranno bus, tram e metropolitane. A Roma dalle 8.30 alle 12.30, a Milano dalle 8.45 alle 12.45, a Napoli dalle 9 alle 13. Nel trasporto marittimo navi e traghetti ritarderanno di 4 ore la partenza. Si fermeranno le ultime quattro ore della prestazione lavorativa i camionisti e tutti gli addetti delle autostrade, dell'Anas, dell'autonoleggio, del soccorso stradale, delle autoscuole, delle funivie. Stop nelle ultime due ore di lavoro degli addetti alle attività dei porti". "In previsione dello sciopero - ricordano infine Filt, Fit e Uilt - martedì 28 e mercoledì 29 a Roma, dalle 10 alle 13, davanti la sede del Ministero dei Trasporti, si terrà un presidio di protesta dei lavoratori del settore".

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