Raid vandalico in scuola Lamezia che ospita iniziative antindrangheta

21 feb 12 Raid vandalico, la scorsa notte, nella scuola media don Saverio Gatti del quartiere Capizzaglie di Lamezia Terme che sabato prossimo ospiterà una delle iniziative promosse nell'ambito della manifestazione contro la 'ndrangheta ''Il giorno che non c'é". La manifestazione è stata organizzata dalla Cgil e dalla Comunità progetto sud di don Giacomo Panizza, un sacerdote che ha subito varie intimidazioni. Capizzaglie è uno dei quartieri di Lamezia in cui è più forte la presenza della 'ndrangheta. I vandali, dopo essere entrati nella scuola forzando una finestra, hanno danneggiato porte e finestre, allagato i locali e versato sul pavimento la schiuma degli estintori. Sono entrato poi nella sala dei professori ed hanno forzato alcuni armadi. Sul raid vandalico hanno avviato indagini i carabinieri. ''Si tratta di un fatto gravissimo - ha detto il segretario generale della Cgil di Catanzaro, Giuseppe Valentino - che dimostra che la 'ndrangheta non vuole che siano invasioni di campo sul suo territorio. La manifestazione, malgrado quanto e' accaduto, si farà ugualmente ed il concentramento è previsto proprio dalla scuola di Capizzaglie. Il programma non dovrebbe subire alcuna modifica. Siamo fiduciosi nel lavoro delle forze dell'ordine, che spero ci consentiranno di tenere ugualmente l'iniziativa".

"Qualsiasi sia il motivo di quanto è successo bisogna reagire perché la maggioranza della popolazione è onesta, normale, umana e vuole un futuro degno di essere vissuto nella libertà, nell'educazione e nel vivere civile". Lo ha detto don Giacomo Panizza, sacerdote impegnato sui temi della legalità e vittima di numerose intimidazioni, in relazione al raid vandalico compiuto a Lamezia Terme nella scuola del quartiere Capizzaglie in cui il 29 febbraio ci sarà il concentramento per una manifestazione contro la 'ndrangheta. ''Spero che si tratti di una carnevalata - ha aggiunto - perché tirare in ballo i ragazzi e la scuola vuol dire esagerare e disumanizzarsi. Non mi aspettavo, comunque, che si potessero fare cose che mettono in mezzo i ragazzi".