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    False fatture per incassare fondi UE, 5 denunce della Gdf a S.Giovanni in Fiore

     

     

    False fatture per incassare fondi UE, 5 denunce della Gdf a S.Giovanni in F., sequestrato immobile

    20 feb 12 Un immobile di proprietà della Cooperativa agricola casearia silana di San Giovanni in Fiore, per un valore di 365 mila euro, é stato sequestrato dai militari della Guardia di finanza che hanno denunciato cinque persone per truffa. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno accertato che i responsabili della cooperativa hanno emesso tre fatture false finalizzate ad ottenere dalla Regione Calabria un finanziamento con i fondi Por. I finanzieri sostengono che l'amministratore ed il vice presidente della cooperativa, e la moglie di quest'ultimo, titolare di una ditta fornitrice con sede in Poggibonsi (Siena), avrebbero simulato l'avvenuto pagamento delle false fatture attraverso l'emissione di diversi assegni per l'importo complessivo di 160 mila euro.

    I finanzieri hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro di un manufatto, per l'equivalente di € 365.000,00 circa, emesso dal tribunale del riesame nei confronti del rappresentante legale della Società Cooperativa Agricola Casearia Silana di San Giovanni in Fiore (cs), operante nel settore della raccolta, prima lavorazione, conservazione di prodotti agricoli. La condotta delittuosa attribuita agli indagati è quella di truffa aggravata posta in essere dall'amministratore della predetta cooperativa, beneficiaria di contributi pubblici erogati dalla Regione Calabria e precisamente por agricoltura 2000/2006 - Parte Feoga asse iv – reg. cee 1257/99 – filiera A.pro.zoo - Pif carne bovina certificata - misura 4.5. – per complessivi euro 484.121,91 per spese ammesse pari ad € 968.243,82. Le articolate e complesse investigazioni di polizia economico finanziaria eseguite dalle fiamme gialle hanno permesso di scoprire come il rappresentante legale della cooperativa, per ottenere l'erogazione dell'agevolazione in parola da parte della Regione Calabria, con artifici e raggiri ha utilizzato n. 03 fatture accertate gonfiate nell'importo reale per complessivi euro 160.000,00, nonche' dichiarazioni liberatorie false da parte di un fornitore con riguardo al pagamento delle fatture. infatti, l'amministratore, unitamente al vice presidente della cooperativa, alla di lui moglie, nonche' al titolare di fatto della ditta fornitrice con sede in Poggibonsi (si) avrebbero simulato l'avvenuto pagamento dei predetti documenti contabili, attraverso l'emissione di diversi assegni per l'importo complessivo di euro 160.000,00, assegni in realta' incassati dai menzionati soggetti.

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