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    Botta e risposta tra colonnello dei Ros e Scopelliti

     

     

    Botta e risposta tra colonnello dei Ros e Scopelliti

    18 feb 12 Botta e risposta tra un colonnello dei carabinieri del Ros, Valerio Giardina, ed il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Oggetto del contendere la deposizione di Giardina ad un processo in corso a Reggio Calabria secondo cui Scopelliti avrebbe fatto parte di un gruppo affaristico-mafioso a Reggio in cui sarebbero stati inseriti i vertici delle cosche reggine e della politica. Scopelliti, in una lettera pubblicata su due quotidiani locali, definisce ''sconcertanti" le dichiarazioni di Giardina e si chiede il perché "un uomo delle istituzioni, e quindi dello Stato, abbia tenuto un comportamento sprezzante ed oltraggioso dei valori che dovrebbe rappresentare".

    "Agiremo ai massimi livelli per capire se c'é una cabina di regia in qualche Palazzo che alimenta una stagione di veleni contro il presidente della Regione Calabria Scopelliti". Lo afferma il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri. "E' incredibile che contro di lui - aggiunge - si evochino connubi con persone che ne hanno sempre avversato l'opera di rinnovamento a Reggio e nella Regione. E queste cose emergono da anni in carte processuali in cui si legge chi e perché ha attaccato l'esponente del Pdl". "Solidali con Scopelliti - conclude Gasparri - reagiremo alla manovra in atto, che fallirà e finirà per creare danni solo a ben noti mestatori".

    'Il cambiamento sostanziale intrapreso, nella nostra regione, dalla Giunta targata Scopelliti si può annoverare tra i motivi principali alla base dei numerosi attacchi che vengono mossi alla più alta carica istituzionale del governo calabrese". Lo afferma il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale, Luigi Fedele. "Sembra - aggiunge - ci sia un tentativo di accerchiamento nei confronti del presidente Scopelliti da parte di un gruppo ristretto di oppositori al rinnovamento realizzato, fin qui, dall'intera squadra che amministra la regione che non fa altro che alimentare illazioni su chi, ogni giorno, è chiamato a svolgere un compito di vitale importanza per tutti i cittadini calabresi: governare una terra difficile come la Calabria attraverso l'attuazione di alcuni principi fondamentali, quali l'onestà morale e il senso di etica e democrazia". "Gli ultimi avvenimenti, fatti slegati tra loro ma che si sono concentrati nell'ultimo periodo colpendo il presidente Scopelliti, l'avviso di garanzia prima e la testimonianza del colonnello Giardina dopo - afferma Fedele - tentano di minare l'azione riformatrice che il governatore, sostenuto dall'intera maggioranza, sta portando avanti con assoluta convinzione e senza fare sconti a nessuno. Già il prossimo 23 febbraio, Scopelliti avrà l'opportunità di chiarire davanti al pm di Catanzaro la vicenda sull'avviso di garanzia che si rifà a provvedimenti di indirizzo politico e non di carattere gestionale che non hanno prodotto alcun effetto in quanto sospesi e poi revocati dallo stesso Commissario ad acta. Si vuole, pertanto, far passare in secondo piano la reale situazione che regola il comparto della Sanità in Calabria e che, proprio in questi giorni, è stata descritta dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Cristina Astraldi De Zorzi nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, che ha dichiarato come riguardo la spesa sanitaria in Calabria, già alla fine del 2011, sono cominciati ad emergere i primi proficui effetti dell'azione svolta dal Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro. Risultati positivi registrati sia sul versante del contenimento della spesa sia su quello della razionalizzazione della rete ospedaliera. Ugualmente efficace, sempre a detta del procuratore, si è dimostrata l'attivita" di riduzione del deficit sanitario, oggetto del piano di rientro, e di risanamento dei conti della sanità in Calabria. D'altro canto è innegabile il reale cambiamento che la città dello Stretto ha vissuto negli anni sotto la guida dell'attuale presidente della regione". "Per queste ragioni, simili episodi - conclude Fedele - devono indurre tutti noi a proseguire con fermezza nel percorso di innovazione sostenuto per primo dallo stesso Scopelliti che guarda, anche grazie al prezioso lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell'ordine, alla diffusione all'interno della società calabrese di quei valori di legalità e trasparenza indispensabili per una rinascita non solo culturale della Calabria".

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