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    UNC Calabria "Aumentano i furti d'identità sul web"

     

     

    UNC Calabria "Aumentano i furti d'identità sul web"

    16 feb 12 La "rivoluzione tecnologica" ha trasformato gli stili di vita e il modo di pensare delle persone, ed ha portato con sè nuove occasioni di incontro e interazione. La rapida diffusione delle tecnologie di massa ha inaugurato nuovi processi di comunicazione globale, promuovendo uno scambio continuo ed incessante d'informazioni. E' sotto gli occhi di tutti come la rete abbia mutato il modo di relazionarsi con gli altri, le istituzioni e i pubblici uffici. Si pensi al larghissimo e quotidiano uso della posta elettronica, all'introduzione della posta elettronica certificata (PEC), al fenomeno dei social network, alle potenzialità ed agli usi virtualmente illimitati della rete internet. Tuttavia, queste nuove opportunità sono motivi di arricchimento personale, ma anche portatrici di alcuni "guai", l'utente diviene fruitore e "produttore" di una quantità illimitata di dati che possono raggiungere chiunque e dovunque purchè vi sia un computer collegato alla rete, ma con la stessa forza ed incisività con cui internet e la rete in generale hanno mutato i nostri usi e costumi, così hanno generato variegate nuove ipotesi di reato sanzionate dal codice penale. Dunque, come avviene per qualsiasi attività umana, anche l'uso delle tecnologie informatiche quando diviene abuso può potenzialmente ledere i diritti di terzi protetti dalla legge e lo può fare in maniera molto più grave e duratura rispetto a quanto ipotizzato dal Legislatore. L'Unione Nazionale Consumatori Calabria intende richiamare l'attenzione dei cittadini che ignari rimangono vittime dei c.d. "furti di identità sul web", in particolar modo dalle denunce che giungono all'associazione, si realizza frequentemente l'ipotesi criminosa della sostituzione di persona, ovvero allorchè un individuo vìola l'account di qualcuno, può farsi passare per questa persona e inviare messaggi con l'obiettivo di darne una cattiva immagine, crearle problemi o metterla in pericolo, danneggiarne la reputazione o le amicizie; In particolare, si fa riferimento a quelle ipotesi in cui taluno, indebitamente, crei un account di posta elettronica o un profilo su un social network utilizzando le generalità (e, magari, anche le foto) di altro, ignaro, soggetto. In tali casi, il "ladro di identità" potrebbe intrattenere corrispondenze informatiche (per es. scambio di e-mail, oppure chat su social network tipo facebook o twitter,…) con altri utenti, utilizzando le generalità rubate, nella assoluta inconsapevolezza dei suoi interlocutori (oltre che, ovviamente, della vittima). Tale condotta, che a volte soprattutto tra i giovani, viene eseguita per gioco, assurge a vera e propria ipotesi di reato e secondo la Corte di Cassazione, integrerebbe il reato specifico di "sostituzione di persona", sanzionato dall'articolo 494 del codice penale. Sull'argomento, l'Avv. Alfredo G.D. Foti, consulente in materie penalistiche per l'Unione Nazionale Consumatori Calabria ed appartenente al "Centro di orientamento giuridico del consumatore", prendendo spunto da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione (che ha confermato la condanna di un soggetto che, spacciandosi per una ragazza, intratteneva con le generalità di quest'ultima corrispondenze telematiche, dichiarando, agli inconsapevoli interlocutori, la sua disponibilità ad incontri a sfondo sessuale; il tutto, senza che l'ignara ragazza avesse contezza di essere stata vittima del c.d. "furto di identità"), ha commentato in maniera esaustiva (sul sito www.giurisconsumatori.it) tale ipotesi di reato che ricorre frequentemente. La presente sentenza dunque mette in evidenza uno dei problemi intrinseci della Rete, ossia il nascondersi dietro nickname o nomi di altre persone per porre in essere condotte al limite del lecito. Il fatto di nascondersi dietro falsi nomi prevede la reclusione fino ad un anno e soprattutto trattasi di un reato perseguibile d'ufficio. L'Unione Nazionale Consumatori Calabria presieduta dall'Avv. Saverio Cuoco, che ha tra i propri obiettivi la tutela dei consumatori, offrendo consulenza penale e civile gratuita, invita l'ignaro cittadino che sia rimasto vittima del c.d. "furto di identità sul web" e che voglia perseguire penalmente l'autore di tale condotta illecita ed essere risarcito per i danni materiali, morali e di altra natura subìti, a denunciare il fenomeno in crescente aumento, rivolgendosi agli esperti consulenti legali dell'UNC Calabria, i cui contatti sono facilmente reperibili sul sito dell'associazione www.uniconsum.it.

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