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    A Catanzaro mostra sulla videoarte italiana

     

     

    A Catanzaro mostra sulla videoarte italiana

    10 feb 12 Una grande mostra con 16 realtà artistiche italiane che si muovono tra video, cinema digitale e processi installativi. Saranno questi i contenuti della rassegna 'Corpo elettronico - Videoarte italiana tra materia, segno e sogno' che sarà inaugurata sabato alle ore 18 nel complesso monumentale del San Giovanni a Catanzaro. La rassegna è stata organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo. Corpo Elettronico svelerà immaginari che coniugano arte e scienza, tecnologia e realtà, sperimentazione e documento, approfondendo linguaggi e tematiche di rilevante attualità e complessa natura concettuale. La mostra affronta molteplici aspetti linguistici e tematici, mescolando esponenti storici della sperimentazione italiana con artisti più giovani che hanno scelto il video quale medium espressivo. "Corpo Elettronico - è scritto in una nota - Videoarte italiana fra materia, segno e sogno è un evento unico nel suo genere, un tentativo di sintesi storica che indaga le valenze linguistiche e strutturali del mezzo, la relazione tra il linguaggio video e i materiali reali, le molteplici possibilità tematiche, narrative e sensoriali che lo strumento narrativo offre. Si passerà da proiezioni monocanale e complesse installazioni interattive, attraversando spazi espositivi che saranno tappe dinamiche di una vera immersione espositiva". "La vera storia del video - prosegue la nota - comincia dopo il 1965, anno fatidico in cui la Sony lancia sul mercato statunitense il 'portapak' (videoregistratore portatile con telecamera), diffuso poi in tutto il mondo a partire dal 1967. Due gli artisti che riescono subito ad appropriarsene: Nam June Paik, grazie a una sovvenzione della Fondazione Rockfeller, e Les Levine. I primi video da loro realizzati sono emblematici perché indicano le differenti direzioni su cui si avvierà poi il video: pura sperimentazione linguistica o ricerca linguistica abbinata a preoccupazioni documentarie. Il video, che ancora oggi, a circa cinquant'anni dalla sua nascita, fa discutere e divide le opinioni tanto dei teorici quanto degli stessi operatori, è un medium particolare, poliedrico per natura, impossibile da definire in termini univoci". Un importante volume di circa 200 pagine, curato da Andrea La Porta e Gianluca Marziani per l'editore Giampaolo Prearo, verrà presentato in occasione dell'apertura della mostra. Al suo interno saranno raccolti i contributi critici dei principali teorici che si sono occupati di videoarte in Italia. Ci saranno interventi, oltre che dei due curatori, di Bruno Di Marino, Sandra Lischi, Dacia Palmerino, Valentina Valentini. Particolare attenzione verrà riservata alla fruizione dei lavori coi loro contenuti, offrendo modalità idonee di 'consumo' delle opere esposte. Il sito della mostra (www.corpoelettronico.com), i social network e i tradizionali commenti arricchiranno la discussione su ciascun artista. Una sala ospiterà il bookshop e le postazioni multimediali. Su smartphone e strumenti portatili si potranno scaricare diversi contenuti supplementari, oltre ad avere una serie di link che aggiungeranno preziose informazioni per il fruitore curioso. Infine, un ulteriore elemento di approfondimento sarà un programma di seminari e appuntamenti tenuti da artisti e critici. Il 2012 sarà un anno ricco di appuntamenti per la Fondazione Rocco Guglielmo. Dopo i 15 artisti della mostra di apertura e la monografica dedicata ad Alessandro Russo, primo artista calabrese nella sezione dedicata alle indagini sul territorio, Corpo Elettronico rappresenta il terzo grande appuntamento negli spazi del San Giovanni. A questa sede si affianca dallo scorso anno la Casa Della Memoria, sede naturale per progetti dedicati principalmente alla scultura. Le prime due mostre hanno visto protagonisti Gehard Demetz e Alex Pinna. Per il 2012 sono in programma le personali di Antonio Violetta e Cesare Berlingeri.

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