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    Alessandria del Carretto assediata da quattro metri di neve

     

     

    Alessandria del Carretto assediata da quattro metri di neve

    08 feb 12 Ad Alessandria del Carretto, 540 anime a oltre mille metri d'altezza sul Pollino, ha smesso da poco di nevicare ma il cielo, in uno scenario da inferno bianco, non sembra promettere nulla di buono. A rendere più intensa la sensazione di assedio che ha stretto nella tormenta il piccolo borgo montano ci sono poi i muri bianchi alti anche quattro metri. E' ancora isolato il paese che porta il nome e il cognome del suo fondatore (Alessandro Pignone del Carretto), anche se c'é, e non è poco, la corrente elettrica e funzionano i telefoni. La strada provinciale che conduce a valle, però, è sbarrata dalla neve caduta incessantemente da lunedì e per la popolazione, in gran parte anziani con oltre 65 anni di età (e indice di invecchiamento altissimo), questa non è certo una buona notizia. Arrivare in quello che è il paese a maggiore altitudine del Parco nazionale del Pollino non è mai particolarmente agevole per la tortuosità delle sue arterie stradali, al confine tra Calabria, Basilicata e Puglia. Adesso, però, con la 'dama bianca' che ha sepolto tutto lo è ancora di più: alcune curve del tracciato sono state addirittura cancellate. Un'impresa, poi, raggiungere le cinque contrade montane di Ezzito, Sant'Elia, Foresta, Tolino e Via dei Mulini dove vivono nuclei familiari dediti all'agricoltura e alla pastorizia. Vincenzo Gaudio è il sindaco. "Gli scenari che si aprono ai nostri occhi - dice - sono a dir poco apocalittici. In alcuni punti del paese l'accumulo di neve determinato dalla furia del vento che ha soffiato incessantemente ha portato a superare i quattro metri di neve. E nell'entroterra è ancora peggio. Con una popolazione prevalentemente anziana, abbiamo emergenze di ogni tipo. Proprio ieri, per portare una bombola d'ossigeno ad una paziente con insufficienza cardiopolmonare, siamo rimasti per quattro ore bloccati nella tormenta fino a che un mezzo speciale 'gatto delle nevi' non ci ha consentito di raggiungere la destinazione". Davanti all'emergenza soprattutto in una piccola comunità dove tutti si conoscono e hanno legami di parentele ognuno fa la sua parte. E così i giovani di una cooperativa sociale assieme ai dipendenti comunali, ai lavoratori socialmente utili e agli idraulico forestali dell'Afor sono in prima linea, in una gara di solidarietà, per ridurre i disagi. I mezzi a disposizione sono quelli che sono e si lavora anche solo con delle vanghe. Anche il medico della guardia medica è stato praticamente 'precettato' da domenica sera perché quello di base, che non vive in paese, non ha potuto raggiungere l'abitato. "Ci sono case dove vivono soprattutto coppie di anziani - aggiunge il sindaco - i cui ingressi sono ancora sbarrati da metri e metri di neve. E liberare questi usci per dare la possibilità di scambiare qualche parola è fondamentale per allontanare l'angoscia. Soprattutto quando le previsioni per i prossimi giorni, che annunciano nuovo gelo e neve, non sono per nulla tranquillizzanti". Si va avanti in attesa del prossimo bollettino meteo, nella speranza che le previsioni siano meno fosche.

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