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    Sindaci Alto Tirreno chiedono incontro con DG Asp Cosenza

     

     

    Sindaci Alto Tirreno chiedono incontro con DG Asp Cosenza

    07 feb 12 I sindaci dell'Alto Tirreno cosentino assieme alla Provincia, rappresentata dall'assessore Arturo Riccetti, e alla Comunità montana riunitisi a Praia a Mare hanno chiesto un incontro al direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, per discutere dell'esecutività della delibera del 29 dicembre 2011 che contiene la proposta di riorganizzazione dei presidi ospedalieri della provincia. "Dall'incontro - è scritto in un comunicato dei sindaci - é emersa la necessità di fare fronte comune affinché sia tutelata la salute dei cittadini gravemente minata dai provvedimenti assunti sia dal Commissario regionale ad acta per il piano di rientro, sia dallo stesso direttore generale dell'Asp, in modo da non verificarsi quanto successo nell'ospedale di Praia a Mare per il decesso di una paziente alla quale comunque non sarebbe potuta essere erogata la necessaria assistenza a causa della mancanza di figure professionali ed in particolare dei medici anestesisti-rianimatori". "Dalla riunione è emersa la valutazione dei sindaci sull'inutilità del piano di rientro dal debito, poiché lo stesso - prosegue il comunicato - prevede una passività di circa 1,02 miliardi di euro a fronte di una attività di circa 900 milioni di euro di cui la Regione è creditrice dallo stato per la cosiddetta Premialità. I Sindaci evidenziano che gli obiettivi dei livelli essenziali di assistenza possono essere raggiunti evitando ben altri sprechi che si compiono nel settore sanitario quali, ad esempio, i fondi stanziati in favore di enti privati come la Fondazione Campanella, con la finalità, più o meno velata, di trasformale in enti di diritto pubblico nonostante la bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della legge regionale n.35/2011. I Sindaci sottolineano che l'applicazione del decreto n. 18/2009 comporterebbe la perdita di posti letto in numero enormemente maggiore rispetto a quanto previsto dalla normativa in vigore, con grandissimo danno per la comunità tutta dell'Alto Tirreno Cosentino, e con gravi ripercussioni per l'intera economia del comprensorio che ne pagherebbe le conseguenze anche sotto il profilo turistico. Infine, preannunciano la proposizione di ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar Calabria che ha rigettato le osservazioni dei comuni di Praia a Mare e Tortora ai quali si accomuneranno anche tutti i sindaci presenti".

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