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    Federfarma annuncia 2 giorni di serrata, poi farmaci a pagamento

     

     

    Federfarma annuncia 2 giorni di serrata, poi farmaci a pagamento

    07 feb 12 Dopo la serrata delle farmacie prevista per il 20 e 21 febbraio a Catanzaro si passerà al pagamento dei medicinali. E' quanto ha deciso la Federfarma per protestare contro il mancato pagamento da parte dell'azienda sanitaria locale. "Federfarma Catanzaro - afferma il presidente della Federfarma, Vincenzo Defilippo - con delibera del consiglio direttivo del 30 gennaio 2012, è giunta nella determinazione di proclamare ed attuare a livello provinciale una importante forma di agitazione nell'assistenza farmaceutica, allo scopo di sostenere concretamente le legittime istanze delle farmacie aderenti, offrendo allo stesso tempo la solidarietà dell'intera categoria a quelle farmacie che più risentono dei gravi ritardi nei pagamenti, e tenendo viva così nell'opinione pubblica la reale gravità del problema in questione. Ad oggi, il ritardo è arrivato a ben cinque mensilità, per un credito complessivo di 28 milioni circa. Abbiamo 28 milioni di motivi per protestare, tanti quanti l'ammontare delle somme non ancora corrisposte dall'Azienda Sanitaria di Catanzaro". "Un ritardo di tale entità - prosegue - è incompatibile con una corretta gestione economico-finanziaria di qualsiasi azienda e la circostanza che da parte della Azienda sanitaria provinciale non solo non giungono rassicurazioni di sorta circa il pagamento del dovuto ma nemmeno una qualsiasi dichiarazione di impegno a recuperare neanche parte del pregresso, costringerà i titolari di farmacia a ricorrere alle altre forme di autotutela consentite dalla legge, vale a dire l'assistenza indiretta. Conseguenza di questa situazione insopportabile e paradossale è il continuo ricorso da parte dei titolari ad un sistema finanziario sempre più diffidente verso i crediti sanitari. La nomina del direttore generale dell'Asp poco ha inciso sulle ipotesi di soluzione di un problema strutturale oltre che economico; la decisione assunta dai titolari di farmacia di passare allo sciopero, pur sofferta, risulta da un lato inevitabile perché dettata dalla impossibilità di finanziare senza certezze per il futuro la spesa farmaceutica, dall'altro vuole rappresentare uno stimolo a una rinnovata Regione e alle rinnovate aziende sanitarie per poter recuperare in un tempo compatibilmente breve, e nel rispetto delle esigenze dei cittadini, un rapporto costruttivo ed animato da una comunione di intenti finalizzata al bene della comunità". "Avvertiamo - conclude Defilippo - la diffidenza delle banche, aspettiamo il lavoro dei tecnici e vediamo, ma restiamo preoccupati, anche perché la questione era nota da ottobre 2011. Sappiamo benissimo che il problema si trascina da anni, ma il momento è davvero difficile. Ecco perché stiamo protestando".

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