Ricettavano birra rubata, 4 esercenti di Rossano rinviati a giudizio - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Ricettavano birra rubata, 4 esercenti di Rossano rinviati a giudizio

06 feb 12 Nell'ambito dell'attività di controllo effettuata nell'area portuale di Corigliano Calabro, disposta dal Questore della Provincia di Cosenza Alfredo Anzalone, e tesa a contrastare il fenomeno dei furti delle merci in transito, la Polizia di Stato ha conseguito un ulteriore brillante risultato. In particolare, nel mese di luglio, un autotrasportatore denunciava, presso l'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima del Commissariato di Rossano, diretto dal Vice Questore aggiunto Raffaele De Marco, il furto di un semirimorchio, lasciato per l'imbarco sul traghetto Corigliano-Catania, nell'area portuale del porto di Corigliano Calabro, carico di 32 pallet di birra di una nota marca. A conclusione di una elaborata attività di indagine, il personale dell'Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, con sede a Cofigliano, riusciva a recuperare una buona parte della refurtiva, il semirimorchio e ad individuare i responsabili della ricettazione della refurtiva. L'indagine ha avuto esito positivo grazie ad uno scrupoloso lavoro degli inquirenti che hanno analizzato nel dettaglio le etichette apposte sulle bottiglie e riportanti i dati relativi alla fabbricazione e alla spedizione della birra oggetto di furto. Successivamente, incrociando i dati rilevati dalle predette etichette con quelli delle birre presenti nei magazzini degli operatori del settore presenti nella provincia di Cosenza, si riusciva, inconfutabilmente, a risalire agli autori della ricettazione. Le bottiglie di birra, rinvenute in diversi magazzini, venivano opportunamente sequestrate per poi essere riconsegnate all'azienda produttrice. Per tale vicenda, la Procura della Repubblica di Rossano, nella persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa Simona Rizzo, nei giorni scorsi ha disposto la chiusura delle indagini preliminari e la richiesta di rinvio a giudizio di nr. 4 soggetti titolari esercizi commerciali di vendita all'ingrosso di generi alimentari, ritenuti responsabili del reato di ricettazione in concorso.