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    Allerta neve per il centro-sud

     

     

    Allerta neve per il centro-sud

    06 feb 12 Ancora neve, fino a quote di pianura, su Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, sui settori orientali della Toscana e sul Lazio centro-orientale. E' quanto prevede la nuova allerta meteo emessa dal Dipartimento della Protezione Civile, che integra ed estende quelle emesse nei giorni scorsi. L'area depressionaria che ormai da giorni sta interessando il nostro paese porterà nevicate anche nella giornata di domani. A partire dalla serata di oggi, gli esperti prevedono dunque fiocchi su tutte le regioni centrali, fino a quote di pianura. La quota neve sale invece a 100-300 metri su Sardegna, Basilicata, Puglia centro-settentrionale e zone settentrionali della Calabria, mentre nei restanti settori della Calabria e sulla Sicilia la quota neve è collocata al di sopra dei 400-600 metri. Per quanto riguarda i quantitativi, gli esperti prevedono nevicate deboli sul Lazio, o localmente moderate sui rilievi, mentre saranno generalmente moderate sulle altre regioni. Accumuli di neve elevati, infine, sulle zone interne delle regioni meridionali. Il Dipartimento continuerà a seguire l'evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile.

    Da venerdì ondata di freddo siberiano. Neve in arrivo questa sera al sud e sulle regioni Adriatiche, temperature rigide fino al week-end e un marcato peggioramento venerdì. Sono le previsioni per i prossimi giorni dei meteorologi che parlano di "ondata di gelo più intensa degli ultimi 70 anni" con diversi record nel nord Italia. Previsioni confermate dal Dipartimento della Protezione Civile, che ha emesso una nuova allerta meteo: prevista in particolare nuova neve, fino a quote di pianura, su Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, sui settori orientali della Toscana e sul Lazio centro-orientale. Già questa sera, conferma Antonio Sanò del sito ilmeteo.it, é previsto un "forte peggioramento fino a domani". "Cadranno in particolare - rileva Sanò - 30-40 cm tra Puglia-Molise e Basilicata, Irpinia e in Calabria. A Napoli nevicherà dalle 22. Altre nevicate sono previste domani sulle regioni Adriatiche, al sud e a nordest". Sarà in particolare emergenza in Puglia con neve poco fuori Bari, su Murge e Foggiano, su tutta la Basilicata, Irpinia, dove cadranno 20 cm ogni 6 ore sulla Calabria. Neve anche sul nord Sicilia, tutte le Adriatiche e in Romagna. Venti fortissimi da nordest in serata. Domani, spiega Andrea Giuliacci del Centro Epson Meteo, "sono previste deboli nevicate al Nord, in particolare in Lombardia, Piemonte e in Emilia anche in pianura; al centro sul versante adriatico, e al sud nelle zone interne a quote basse, e nel nord della Puglia fino alla pianura". Mercoledì e giovedì saranno giornate sempre molto fredde, e sono previste solo piogge al sud e neve a bassa quota sui rilievi. Fiocchi bianchi, con intensità minore, cadranno anche in parte sulle coste Adriatiche e le zone interne del sud. Venerdì poi si registrerà un deciso peggioramento che coinvolgerà tutta Italia. Forti nevicate sono previste in tutto il Nord, al centro in Toscana, Umbria e nelle zone interne dove nevicherà a quote molto basse. "Venerdì - aggiunge Giuliacci - potrebbe nevicare anche a Roma, sicuramente ai Castelli ma non è neanche esclusa la pioggia, di una certa consistenza". Giuliacci ricorda che le nevicate di questi giorni sono provocate dal 'mulinello' di bassa pressione che si trova sul Tirreno e provoca lo scontro tra l'aria fredda di origine siberiana e l'aria umida proveniente da sud. L'ondata di gelo e neve di questi primi giorni di febbraio, sottolinea il meteorologo Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com, è per il nordovest la più intensa degli ultimi 70 anni. "Temperature minime da record - spiega - sono state raggiunte lunedì mattina al nord, con valori inferiori anche ai -12/-15 gradi sulla Valpadana. Battuti alcuni record storici di febbraio come i -18 di Milano Malpensa (record precedente -17,8 nel 1956), i -15 di Novara, per pochi decimi di grado (record precedente -14,6 nel '69) ed i -14 di Torino Caselle (ma solo dal 1961 ad oggi)". In Romagna, aggiunge Ferrara, si e' poi passati "dalla siccità alla neve record, con accumuli nevosi da record. 110cm misurati a Forlì, fino a oltre 120cm in provincia, frantumando persino il precedente record di 90cm registrato nel terribile inverno del 1929. Accumuli impressionanti sulle colline dove si superano anche i 2 metri oltre i 300 metri di altezza".

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