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    Invece di ripulire il Crati rubavano inerti, sequestri e denunce dei CC a Rose

     

     

    Invece di ripulire il Crati rubavano inerti, sequestri e denunce a Rose

    02 feb 12 Invece di ripulire l'alveo del fiume Crati come da appalto, rubavano inerti. Sei persone, tra cui il titolare di una ditta che doveva attuare gli interventi, sono state denunciate dai carabinieri. Sequestrati quattro autocarri ed un escavatore. I militari, ricevute delle segnalazioni, hanno verificato la presenza degli escavatori sull'alveo del fiume e di camion che si allontanavano carichi di materiale. Gli inerti venivano portati in un impianto poco distante.

    I carabinieri di Rose, già da tempo, avevano ricevuto indicazioni che qualcosa di anomalo nell'alveo del fiume Crati si stava verificando. Numerosi cittadini avevano segnalato la presenza di strani movimenti di mezzi pesanti. Così è iniziata un'articolata attività investigativa dei carabinieri agli ordini del maresciallo Sandro Martone. Gli uomini della Benemerita si sono appostati nei pressi del fiume ed hanno notato effettivamente che quanto era stato segnalato dai cittadini era vero. Escavatori sul fiume al lavoro e camion carichi di terra che andavano via. Dopo numerosi servizi di osservazione i carabinieri hanno ricostruito quanto accadeva. Sull'alveo del fiume era all'opera un escavatore che raccoglieva la terra che veniva poi caricata su dei camion per poi essere portata in uno stabilimento per la lavorazione nelle immediate vicinanze. I camion cercavano di non passare sulle strade maggiormente trafficate ma percorrevano vie interpoderali tentando di eludere eventuali controlli da parte Forze dell'Ordine. Il movimento dei mezzi, però, non è sfuggito all'occhio attento dei carabinieri della Stazione di Rose che proprio ieri sono intervenuti ed hanno bloccato lo scempio. Sei persone sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Cosenza tra cui il titolare della ditta che gestisce l'impianto in cui veniva scaricata la terra. I carabinieri hanno sequestrato quattro camion che effettuavano il trasporto degli inerti ed un escavatore tutti in uso alla stessa ditta. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che la ditta aveva il permesso di ripulire l'alveo del fiume senza avere la possibilità di asportare inerti per la lavorazione. Una dettagliata informativa è stata depositata sul tavolo del dott. Giuseppe Casciaro della Procura della Repubblica di Cosenza per la convalida dei sequestri effettuati di iniziativa e per le valutazioni di competenza.

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