Solidarietà al sindaco Barile - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Solidarietà al sindaco Barile

27 dic 12 "Esprimo solidarietà politica e vicinanza personale ad Antonio Barile, Sindaco di San Giovanni in Fiore, e alla sua famiglia, la cui serenità è messa da tempo a repentaglio da una serie di attentati intimidatori che hanno raggiunto il culmine nella notte di Natale con l'incendio della casa di campagna del primo cittadino. Un atto criminale e odioso che richiede una condanna ferma e perentoria delle istituzioni". Così Salvatore Magarò, consigliere regionale e Presidente della Commissione contro la 'ndrangheta. ''Si tratta dell'ultimo grave episodio di una lunga sequela di minacce ed attentati perpetrati nei confronti di Barile, cui la comunità sangiovannese ha invece manifestato consenso e fiducia, proclamandolo sindaco per due volte consecutive. Non ho dubbi sull'impegno profuso dalla magistratura e dalle forze dell'ordine nella ricerca dei responsabili che auspichiamo possano presto essere individuati ed assicurati alla giustizia. A Barile rinnovo il mio affetto, nella convinzione che proseguirà nella sua missione di sindaco democraticamente eletto, supportato dalla sua giunta e da tutta l'amministrazione".

"Come lo scorso anno, quando il sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Barile e sua moglie subirono una pesante intimidazione, anche quest'anno esprimiamo una solidarietà non formale ma sostanziale a Barile e signora, ai quali è stata distrutta nella notte di Natale una casa di campagna". Lo affermano, in una nota, Orfeo Notaristefano ed Emiliano Morrone, esponenti del Fronte dell'Antimafia. "Colpisce la tempistica di queste intimidazioni - aggiungono - sempre in concomitanza delle festività di Natale e di fine anno. Tuttavia invitiamo il sindaco Barile, che afferma di sentirsi costretto a rallentare la propria azione amministrativa perché questa infastidirebbe qualcuno, ad essere più preciso. Se sa chi sono coloro che si sentono infastiditi dal suo operato parli senza aspettare un altro attentato, magari il prossimo Natale".