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    Cids "Dopo attentato Delianuova intervenga Governo"

     

     

    Cids "Dopo attentato Delianuova intervenga Governo"

    26 dic 12 ''Dopo l'ennesimo attentato ai danni di amministratori e istituzioni locali, ultimo contro il Comune di Delianuova, il Governo nazionale, anche se virtualmente giunti in campagna elettorale, dovrebbe assumere immediate iniziative per contrastare adeguatamente le potentissime cosche impedendo loro di spadroneggiare e gestire l'attività criminosa e provocare danni, lutti e drammi". E' quanto afferma, in una nota, Demetrio Costantino, presidente del Cids, il Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza. "Alle forze dell'ordine - aggiunge - bisogna certamente esprimere riconoscenza per quello che possono fare con i pochi mezzi a disposizione e che, anche un autorevole magistrato della Dda reggina, ha recentemente denunciato. Ma dinnanzi alla gravità della situazione dell'ordine pubblico nei suoi vari aspetti, alla pericolosità della criminalità organizzata, al numero altissimo di reati compiuti ad opera, purtroppo, di ignoti, alle collusioni tra politici ed esponenti criminali, alle conseguenze dovute alla disattenzione per lungo tempo della politica nazionale e locale, occorrono incisive urgenti misure per reagire, scoprire i responsabili dei reati, controllare il territorio e garantire la necessaria sicurezza ad amministratori, imprenditori, professionisti, cittadini. I Sindaci avevano avanzato richieste per istituire un fondo di solidarietà per i danni da intimidazioni mafiose, l'attivazione di un fondo per la dotazione infrastrutturale della video - sorveglianza, un fondo per la copertura delle spese di costituzione parte civile nei processi di mafia, sostegni per poter utilizzare i beni confiscati. Qual è la situazione e qual é lo stato di queste richieste? Anche la Regione dovrebbe elaborare un serio, concreto programma, discuterlo anche con i rappresentanti dell'associazionismo antimafia, agire con coerenza e trasparenza, anche esercitando il controllo necessario per evitare che, nell'ambito dell'Ue, la Calabria emerga per il maggior numero di frodi verificatisi da parte di presunti imprenditori senza scrupoli. Ed occorrerebbe chiarezza su due cose. La prima, evitare il rischio che l'aperta discussione sul grave gesto avvenuto a Delianuova, non si traduca nell'incontro rituale precisando impegni e dare continuità alla lotta". "La seconda cosa - conclude Costantino - è che in tutti i Comuni dovrebbero esserci punti di riferimento precisi che potrebbero essere i Comitati di coordinamento con l'obbiettivo di convocare, almeno semestralmente, una assemblea provinciale per scambiarsi esperienze e adeguare e attualizzare comuni percorsi per iniziative di lotta".

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