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    Il 7 gennaio serrata delle farmacie a Catanzaro

     

     

    Il 7 gennaio serrata delle farmacie a Catanzaro

    18 dic 12 Il Presidente di Federfarma di Catanzaro, Vincenzo Defilippo, ha proclamato lo stato di agitazione dell'assistenza consistente nella chiusura volontaria di tutte le farmacie della provincia di Catanzaro, per l'intera giornata del 07 gennaio 2013, ad eccezione delle farmacie tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati dalle diverse Aziende Sanitarie territorialmente competenti. L'iniziativa è stata decisa per protestare contro i ritardi nei pagamenti ai farmacisti da parte dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. La Federfarma ha deciso anche la sospensione del servizio del Centro Unico di Prenotazione Cat@hospital per la Provincia di Catanzaro a partire dal 07 gennaio fino al 07 febbraio 2013. "Sono indignato - afferma Defilippo - per la mancanza di iniziative costruttive provenienti dalla parte pubblica e furente dinanzi al meccanismo di finanziamento che l'Azienda ha unilateralmente instaurato per risolvere i propri problemi di liquidità: ritardare i pagamenti ai farmacisti a tempo indeterminato con il solo onere dell'interesse al saggio legale (attualmente all'2,5%) costituisce di fatto una forma di 'finanziamento' che i farmacisti attuano, non per loro volontà, nei confronti dell'azienda. Questa situazione è inaccettabile e fortemente osteggiata dai farmacisti che per primi subiscono oneri più elevati per fare ricorso al sostegno bancario a causa di una mala gestio che non è quella della loro attività bensì quella delle Aziende sanitarie da cui attendono i rimborsi. Ma i vertici della Sanità calabrese, sembrano sordi al problema". "Federfarma Catanzaro - prosegue - invocava un incontro urgente con i vertici del settore per l'attuazione dell'accordo del 16 novembre scorso a meno che non voglia ammettersi che quell'incontro ha fatto da specchio delle allodole per superare, ma solo momentaneamente, lo stallo di un sistema in ginocchio. Già perché i farmacisti della Provincia di Catanzaro, tornano a farsi sentire per evitare di fare la fine della sanità calabrese e di essere trascinati nel suo calderone. Finora abbiamo avuto molta pazienza ma l'attuale crisi finanziaria e il decremento dei margini per la farmacia rischiano di cronicizzare, se non di peggiorare ulteriormente, una situazione già sufficientemente critica. E' venuto dunque il momento di capire come mai l'Asp di Catanzaro non riesce a pagare".

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