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    Soldiarietà Cgil e Pacenza a lavoratori interinali sanità Crotone

     

     

    Soldiarietà Cgil e Pacenza a lavoratori interinali sanità Crotone

    13 dic 12 La Cgil della Calabria e di Crotone chiede al Prefetto di Crotone di "convocare urgentemente, per la vertenza dei 132 lavoratori interinali saliti per protesta sul tetto dell'Ospedale civile di Crotone, un incontro con l'azienda affidataria dell'appalto, l'azienda di esternalizzazione, il Sindaco di Crotone, la Vice Presidente della Regione Calabria e il responsabile dell'Asp di Crotone al fine di giungere ad una soluzione per il pagamento rapido delle indennità di mobilità spettanti". "L'iniziativa - sostiene la Cgil - avrebbe lo scopo di avere garanzie occupazionali da parte della nuova azienda committente e di delineare un percorso di stabilizzazione in considerazione della lunga attività lavorativa, essenziale per funzionamento dell'ospedale". Sullo stesso argomento interviene il consigliere regionale del Pdl Salvatore Pacenza, che esprime la sua solidarietà ai lavoratori. "Non lasciate spazio a rabbia e disperazione - ha detto Pacenza - perché siamo al lavoro per trovare una soluzione che vi soddisfi. L'Amministrazione regionale, da oltre due anni ormai, si è fatta carico di risolvere una situazione anomala sotto ogni punto di vista, benché ereditata da altre direzioni politiche. Nel contempo gli ex Obbiettivo lavoro sono divenuti di fondamentale importanza per garantire nei vari reparti dell'ospedale San Giovanni di Dio i Livelli essenziali d'assistenza al malato. Non va dimenticato, infatti, che tra i 132 ex Obbiettivo lavoro figurano una settantina di operatori socio-sanitari, cinque conducenti di autoambulanze, 14 amministrativi e una quarantina di addetti alla manutenzione. Come ha avuto modo di rappresentare la vicepresidente Antonella Stasi nei giorni scorsi, purtroppo, la situazione di questi lavoratori è similare a quella vissuta da altri 28 mila percettori di ammortizzatori sociali in deroga della Calabria. E' in atto un vero e proprio braccio di ferro tra l'assessorato regionale al Lavoro e il ministero guidato da Elsa Fornero. Allo stato la Regione può garantire a questi lavoratori il solo pagamento di una delle tre mensilità arretrate. Ma per loro c'é comunque l'impegno della Regione ad avviare quell'esternalizzazione dei servizi che almeno per un anno possa garantire loro un'assunzione a tempo determinato e un salario. Tutto questo in attesa che il blocco del turn-over imposto dal piano di rientro dal debito sanitario finisca e l'Azienda sanitaria possa bandire quei concorsi per assumere definitivamente tutte quelle figure che, al momento, non sono da essa contrattualizzate per via diretta".

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