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Evasi dal carcere di Avellino catturati dai carabinieri a Sibari
Evasi dal carcere di Avellino catturati dai carabinieri a Sibari 13 dic 12 E' durata poco più di 24 ore la fuga dei quattro pregiudicati evasi ieri notte dal carcere di Bellizzi Irpino (Avellino). Dopo che ieri era stato bloccato il tarantino Daniele Di Napoli, preso in provincia di Potenza mentre era alla guida di un'automobile rubata, i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno arrestato gli altri tre fuggitivi. Si tratta di Cristiano Valanzano, di Castellammare di Stabia, Salvatore Castiglione, di Crotone, e Fabio Pignataro, di Mesagne (Brindisi). I tre sono stati individuati nelle campagne di Sibari di Cassano allo Jonio nei pressi di un casolare diroccato in cui avevano trascorso la notte. I militari hanno bloccato dapprima Valanzano e poco dopo hanno individuato anche Castiglione e Pignataro. I tre avevano rubato un'automobile a Potenza, che avevano poi abbandonato lungo la statale 106 jonica, a breve distanza dal luogo in cui sono stati individuati dai carabinieri. I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza si sono attivati dopo avere ricevuto la segnalazione dai loro colleghi di Potenza che i tre evasi avrebbero potuto trovarsi nella zona di Sibari. E' stato attivato così un piano operativo molto vasto, con un massiccio impiego di militari e mezzi anche aerei. L'intenzione dei fuggitivi era quella di rubare un'altra automobile e proseguire la fuga in altre direzioni. L'intervento dei carabinieri ha però vanificato i loro piani. I tre sono stati portati nel carcere di Castrovillari, dove la loro posizione è adesso al vaglio del Procuratore della Repubblica, Domenico Giacomantonio. "L'arresto dei tre evasi - ha detto il Comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello Francesco Ferace - è stato il frutto di un'attività congiunta dei Comandi provinciali dei carabinieri di Potenza, Avellino e Cosenza. Si è trattato anche del risultato dell'efficienza operativa dei reparti che hanno operato nella Piana di Sibari dalle prime luci dell'alba, da quando cioé era giunta la segnalazione dal Comando provinciale di Potenza". Intanto, la Procura della Repubblica di Avellino, per l'evasione di Di Napoli e degli altri tre, ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone responsabili, a vario titolo, dell'organizzazione e dello svolgimento del servizio di sorveglianza all'interno del carcere di Bellizzi Irpino. L'iscrizione è stata decisa come atto dovuto e riguarda personale della Polizia penitenziaria e dirigenti del carcere. Arrestati a Sibari. Sono stati arrestati dai carabinieri nelle campagne di Sibari, nel cosentino, i tre pregiudicati che erano evasi ieri dal carcere di Avellino insieme ad un complice che era già stato bloccato ieri. I tre sono stati sorpresi in un canalone in una zona di campagna. Avevano rubato un'auto a Potenza, dopo avere raggiunto non si sa come il capoluogo lucano, abbandonata poi lungo la statale 106 jonica, i tre evasi dal carcere di Avellino bloccati a Sibari dai carabinieri. Dopo avere lasciato l'auto i tre hanno tentato di raggiungere la stazione Fs di Sibari, ma sono stati individuati dai carabinieri, che hanno bloccato subito Cristiano Valanzano e, successivamente, gli altri due a Cassano allo Jonio, mentre erano nascosti in un canalone, in una zona di campagna. Sono stati intercettati dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza mentre stavano raggiungendo la stazione ferroviaria di Sibari, nel Comune di Cassano allo Jonio, Cristiano Valanzano, Salvatore Castiglione e Fabio Pignataro, i tre pregiudicati che erano evasi ieri dal carcere di Avellino. Valanzano è stato bloccato subito dai militari, mentre gli altri due sono stati presi poco dopo a conclusione di una pressante caccia all'uomo attuata dai carabinieri con un massiccio impiego di uomini e mezzi. Ferace: Cattura frutto di collaborazione. "L'arresto dei tre evasi dal carcere di Avellino è stato il frutto di un'attività congiunta dei Comandi provinciali dei carabinieri di Potenza, Avellino e Cosenza". Lo ha detto il Comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello Francesco Ferace. "Si è trattato anche del risultato - ha aggiunto l'ufficiale - dell'efficienza operativa dei reparti che hanno operato nella Piana di Sibari dalle prime luci dell'alba, nel momento in cui le strutture operative dei carabinieri di Potenza hanno segnalato alla Centrale operativa di Cosenza la possibile presenza nella Piana di Sibari dei tre fuggitivi". "Il piano di ricerca immediatamente disposto in zona - ha detto ancora il colonnello Ferace - ha consentito la localizzazione e la cattura di tutti e tre gli evasi, sorpresi negli agrumeti nei pressi dell'abitato di Sibari, dove avevano trascorso la notte in un riparo di fortuna". Cinque indagati. La Procura della Repubblica di Avellino ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone responsabili, a vario titolo, dell'organizzazione e dello svolgimento del servizio di sorveglianza all'interno del carcere di Bellizzi Irpino (Avellino) dal quale ieri mattina sono evasi quattro detenuti, ripresi fra ieri e oggi in Basilicata e Calabria. L'iscrizione - da quanto si è saputo - è stata fatta quale atto dovuto e riguarda personale della Polizia penitenziaria e dirigenti del carcere. I reati ipotizzati sono connessi a eventuali carenze e lacune nei sistemi e nelle operazione di sorveglianza del carcere e dei detenuti. DAP: Vicini ad agenti. "Le responsabilità dell'accaduto sono ancora tutte da accertare, ma l'Amministrazione Penitenziaria, nella sua interezza, esprime vicinanza a tutto il personale che opera nell'istituto di Avellino, evidenziandone la professionalità e l'impegno profuso con sacrificio e senso del dovere". Lo afferma Luigi Pagano, vice capo del Dap, il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, dopo l'evasione ieri dal carcere di Avellino di tre detenuti catturati oggi in Calabria. "L'evasione dalla Casa circondariale di Avellino, pur nella oggettiva gravità del fatto - sottolinea Pagano -, non può determinare una presa di distanza del Dap dalle realtà periferiche della nostra Amministrazione, risolvendosi esclusivamente in una ricerca di possibili errori e/o omissioni in capo a singoli operatori". "Se il sistema penitenziario nel suo complesso tiene, nonostante il grave indice di sovraffollamento e una sensibile flessione delle risorse - prosegue Pagano - lo si deve alla capacità e al senso di responsabilità dei nostri operatori, nella straordinaria qualità del lavoro reso che non può essere messo in discussione neppure dopo accadimenti del genere. L'impegno dell'Amministrazione, a partire dal progetto sui circuiti regionali, con la razionalizzazione delle risorse umane e materiali, va proprio nella direzione di garantire la sicurezza degli istituti prevenendo il verificarsi di tali episodi". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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