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    Confindustria Reggio: Condizioni proibitive per imprese in Piana Gioia

     

     

    Confindustria Reggio: Condizioni proibitive per imprese in Piana Gioia

    13 dic 12 "Le difficoltà economiche e finanziarie delle aziende della provincia di Reggio Calabria continuano ad accentuarsi. Il mondo bancario si mostra sempre più chiuso. L'imposizione fiscale è altissima e deprime più che mai un sistema fragile, minato dalla recessione ed esposto a rischi per i 'cortocircuiti' dei meccanismi di accertamento legati agli studi di settore". E' un quadro molto allarmante, è scritto in una nota, quello che sta emergendo dalle visite svolte sul territorio dal presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea. Una "fotografia", prosegue la nota, "destinata a peggiorare nei prossimi mesi se non ci saranno immediati e incisivi interventi da parte delle istituzioni politiche". Cuzzocrea ha avviato una ricognizione nei diversi comprensori della provincia, al fine di prendere personalmente contezza della situazione e dei problemi che affliggono le aziende reggine. Il primo distretto a essere visitato è stato quello della Piana di Gioia Tauro. "Qui - spiega Cuzzocrea - esiste un tessuto produttivo ancora importante ma costretto a perdere la sua vivacità a causa delle condizioni pesantissime, quasi proibitive, in cui gli imprenditori del luogo sono costretti a operare. Abbiamo letto negli occhi delle donne e degli uomini che ogni giorno lavorano con passione e sacrificio un senso di profonda frustrazione e una crescente esasperazione che potrebbe presto indurre molti di loro a gettare la spugna. Le conseguenze, non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto l'aspetto sociale e occupazione, sarebbero devastanti. Si rischiano centinaia di posti di lavoro, migliaia se si calcola anche l'indotto". Negli incontri avuti nell'hinterland pianigiano, il presidente di Confindustria ha avuto modo di conoscere "le difficoltà oggettive delle aziende, che rientrano nel quadro della grave congiuntura in atto, ma anche l'esistenza di situazioni paradossali. Ci sono società chiamate al pagamento di sanzioni inique per la carenza e l'abormità della normativa vigente. Se si aggiunge anche questo alla soffocante pressione fiscale, alle imprese potrebbe paradossalmente convenire chiudere, piuttosto che andare avanti. Almeno questi sono i termini amari con cui si sono espressi quanti si sono confrontati con me". Ad avviso di Cuzzocrea "bisognerà tener presenti le vitali esigenze manifestate dagli imprenditori della Piana nella redazione del documento che sarà sottoscritto agli Stati generali dell'economia. Un atto che produrremo per fornire alla politica sia un'analisi esaustiva che un progetto da realizzare per il rilancio di questo territorio e per lo sviluppo delle nostre comunità". La prossima "tappa" dei vertici di Confindustria Reggio Calabria sarà la Locride, un altro comprensorio fortemente condizionato nello sviluppo economico da una serie di criticità, a cominciare dai limiti del sistema dei trasporti.

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